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GIOVEDÌ 9 FEBBRAIO 2017 www.italoamericano.org 28 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | LA COMUNITÀ DI LOS ANGELES Vive a San Diego, lavora per LA ma gira il mondo con le sue foto d'autore: Luciano Borsari V ive a San Diego, è nato in Venezuela da padre emi- liano e madre abruzzese ed ha vissuto parte dell'infanzia a Guardiagrele, in Abruzzo. Luciano Borsari, sposato con Adriane (nata a Ipanema di Rio de Janeiro), rappresenta non solo un punto fermo nella comunità della città californiana ma anche un esempio degli italiani che vantano una carta geografica come sedimento storico familia- re. Lu ciano Bors ari nas ce a Caracas nel 1955, figlio di G ius eppe, origin ario di Formigine e di Velia Scogna, originaria di Guardiagrele. Da ragazzo ha attraversato più volte l'Atlantico per vivere nel capo- luogo del Parco Nazionale della Maiella e nella capitale venezue- lana. Trasferitosi per studio a San Diego nel 1981 e laureatosi in Economia e Commercio con un Master in International Business, Peres, da Margaret Tatcher a Tiger Woods , dalle s orelle V enus e S erena Williams a Enrique Iglesias, da Maradona a Ricky M artin per finire con Obama e la conterranea Nancy Pelosi. Sposato con Adriane Veiga, manager brasiliana (nata e cre- sciuta a Ipanema) della United Airlines, Luciano Borsari ha s uperato indenne anche un agguato tesogli dai contrabban- dieri di vite umane tra Messico e Stati Uniti (significative le sue foto scattate al confine tra i due paesi per documentare l'immi- grazione clandestina) e gli inci- denti avvenuti nelle manifesta- zioni contro Chavez, a Caracas. "Il lavoro fotografico – spiega l'italo-venezuelano-americano Luciano - mi ha permesso di operare in molte situazioni diver- se una dall'altra. Ho svolto gran- di reportage nel campo della nautica (America's Cup, Luis Vuitton) e sono stato assunto dalla Zuma Press per la quale ancora oggi collaboro". Nel suo vastissimo curricu- lum figurano scatti che hanno calcato le pagine di numerose testate americane e internaziona- li. Tra i titoli dei suoi lavori foto- grafici si possono citare: Images, Una finestra su Guardiagrele, Un reportage sulla visita a Chieti del compianto pres idente della Repub blica Carlo A zeglio Ciampi (per questo reportage Borsari ha ricevuto un plauso dallo stesso presidente Ciampi). Particolarmente toccante il servi- zio fotografico realizzato dopo il sisma che nel 2009 ha distrutto Borsari nel 1988 vince un con- corso alle Nazioni Unite e per due anni si ferma a New York mantenendo sempre intatta la passione assoluta per la fotogra- fia. Notato da un editore di una rivista di nautica, Borsari viene invitato a collaborare e nel giro di poche settimane diventa il fotoreporter dell' agenzia Ppl/Oxbow di Londra e ottiene l' incarico di fotografare l' A merica' s Cup e la Louis V uitton. E lo fa con grande talento. Per quest'ultimo evento infatti gli viene conferito il pre- mio dalla G alleria U fficiale dell' A merica' s Cup: " Bes t International P hotographic Collection of 1995". Entrato a far parte della pre- stigiosa agenzia Zuma Press (con s ede a Laguna Beach California) il profes s ionis ta abruzzese inizia una lunga car- rellata di click d'autore. Nella sua raccolta figurano personalità importanti: da George W. Bush ad A l G ore, da M ikhail Gorbachev, a Leah Rabin, da Madame Jehan Sadat a Shimon L'Aquila. "Nel nido dell'aquila ferita", sulle suggestive note dei Pink Floyd e di "Imagine" di John Lennon, ha raccontato in imma- gini il lungo reportage giornali- stico che ha portato Luciano A. Borsari tra le macerie e i campi di accoglienza dell'Aquila e dei paesi limitrofi distrutti dal sisma, un lavoro approdato sulle testate dei giornali italiani editi negli Stati Uniti. "Il cd – racconta lo stesso Borsari - rappresenta un viaggio nel nido dell'Aquila ferita dal sisma. La mia è stata una testi- monianza sulla forza della Terra e sulla forza degli uomini e il racconto in immagini dell'espe- rienza vissuta dall'Associazione Nuova Acropoli che nel sisma ha perso la propria sede, il proprio responsabile nazionale della Protezione civile e altri soci del sodalizio, ma che ha saputo alle- stire in poche ore, e solo contan- do sui propri volontari, un effi- ciente campo di accoglienza nell'area di Pile, dove sono stato ospitato diversi giorni. Tra l'altro questo campo è stato l'unico a creare una tenda per eventi cultu- rali e per mesi è stato l'unico presidio culturale presente in città". Il pluripremiato fotoreporter che negli anni ha raccontato eventi sportivi, culturali, sociali e umani nei vari angoli del mondo, nel 2007 è stato insignito del prestigioso Premio "Guerriero di Capestrano" e nel 2014 è stato celebrato con il "Premio Dean Martin", per il suo grande contri- buto di abruzzese nel Mondo. Il fotoreporter Luciano Borsari ha origini emilane ed abruzzesi (dove ha trascorso l'infanzia). Oggi vive a San Diego GENEROSO D'AGNESE