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www.italoamericano.org 21 GIOVEDÌ 9 MARZO 2017 L'Italo-Americano IN ITALIANO | C ari lettori, marzo, il mese così chiamato per Marte, il dio romano della guerra, ha molte date collegate all'Italia. Il giorno di San Patrizio. Sì, è ora di tirar fuori dall'armadio una cravatta o una sciarpa verde e per me di riciclare il mio articolo "San Patrizio era italiano" così che possiate vincere qualche scommessa nel vostro dispensario locale di "Caffè irlandese" dove ci sono sicuramente dubbiosi Tommasi. Il primo giorno di San Patrizio negli U.S. si tenne a Boston nel 1734. Semplificando un po' le cose, potete affermare correttamente che "San Patrizio era italiano". I genitori di Patrizio erano romani. I Romani governarono l'Inghilterra a quel tempo. Calpurnio, padre di Patrizio, era un alto diplomatico romano che viveva in Inghilterra, ma era un cittadino romano. Patrizio era nato in Inghilterra attorno all'anno 385 D.C. Le città romane in Inghilterra avevano negozi e belle case, così Patrizio per un po' visse una buona vita. Attraversato il mare d'Irlanda (Repubblica d'Irlanda), le cose non andavano così bene. Re tribali litigavano continuamente, e nell'anno 400 D.C., un re tribale (Niall) attaccò l'Inghilterra. Fece migliaia di prigionieri, incluso Patrizio, e li rese schiavi. Presto il piccolo e ricco bambino romano fu costretto a radunare maiali e pecore, come un piccolo e povero ragazzo schiavo lontano da casa. Patrizio fu portato in Irlanda Settentrionale e venduto ad un altro re tribale chiamato Meliucc. Meliucc e la sua famiglia furono gentili con Patrizio, ed i loro bambini erano una buona compagnia. Tuttavia, Patrizio (Maewyn) era ancora solo, in una terra straniera, ad appena 15 anni. Non conosceva la lingua; non sapeva se la sua famiglia fosse ancora viva. Patrizio dormiva in una capanna di fango ed era il guardiano di un branco di maiali. A 21 anni, dopo sei anni da schiavo, fuggì. Camminò per molte miglia verso il mare, trovò una nave che lo riportò in Inghilterra. Allora, i Romani erano stati cacciati; non erano più i dominatori, ed il paese era in rovina. Patrizio navigò attraverso il Canale e vagabondò attraverso l'Europa, e fino a Roma, e nell'anno 410 D.C., trovò che anche il centro di ogni potere romano era stato conquistato. Il suo passato era veramente morto, così decise di ritornare in Inghilterra a pensare, pregare e vivere molto quietamente là. Mentre era in preghiera, lui si sentì certo che Dio lo stava richiamando in Irlanda, per riportare insieme tutte quelle tribù e fare dell'Irlanda una terra cristiana. Ma prima, Patrick andò in Francia e lì studiò religione per dieci anni. Nell'anno 432 D.C., Papa Celestino fece vescovo Patrizio e lo chiamò "Patricius". Ora, il vescovo Patricius salpò per l'Irlanda. Gli irlandesi non erano interessati al Cristianesimo e tentarono di ucciderlo prendendolo a sassate. Il vescovo ed i suoi uomini fuggirono e trovarono ricovero per la notte in un granaio vicino alla spiaggia. Il granaio apparteneva ad un re tribale chiamato Dichu. Lui pensò che il vescovo ed i suoi uomini fossero ladri e volessero ucciderlo. Patrizio allungò la mano e sorrise, ed un'aura dorata splendé sulla sua faccia. Dichu mise giù la sua arma, il suo fiero cane smise di ringhiare (secondo la leggenda), e Dichu divenne il primo cristiano in Irlanda ed il granaio, la prima chiesa. Patrizio viaggiò in tutta l'Irlanda. Lui aveva sempre un tamburino con sè. Quando arrivava in un villaggio, il tamburino suonava, e le persone uscivano dalle loro case per ascoltarlo (come nella ricerca di lavoro). Patrizio mostrava loro un trifoglio, un fiore con tre foglie. Patrizio spiegava così l'idea del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. (Se a portata di mano non c'erano trifogli usava l'esempio dell'acqua, del ghiaccio e del vapore). Oggi, il trifoglio è il fiore nazionale dell'Irlanda, e man mano sempre più re tribali e la loro gente divennero cristiana, andarono in chiesa e divennero uniti come paese. Il vescovo Patricius a rullo di tamburo tirò fuori l'Irlanda dal mare (secondo leggenda), e costruì centinaia di chiese. Quando lui morì il 17 marzo (tra 461 e 492 D.C.), il Papa lo dichiarò santo e lo fece seppellire nelle terre della chiesa di Downpatrick, Irlanda. Negli U.S., il giorno di San Patrizio vuole dire tempo di festa. In Irlanda, vuole dire Tempo Santo. *** Possano i guai diminuire e le benedizioni aumentare e niente, tranne la felicità, varcare la porta. *** La Festa della Donna (International women's Day) in Italia si celebra da decenni l'8 marzo. Alcuni dicono che è cominciata come un movimento rurale lontano dall'Italia, a New York City, dove l'8 marzo 1857, tessitrici scesero in sciopero, creando il primo sindacato femminile. Nel 1945, il sindacato delle donne italiane proclamò quell'8 marzo come una data per celebrare tutte le donne. Un anno più tardi, divenne il giorno delle donne riconosciuto a livello nazionale. L'albero di mimosa che fiorisce a marzo coi suoi brillanti fiori gialli e il profumo rinfrescante, divenne il simbolo della Festa delle Donne. I suoi rami profumati sono regalati da familiari e amici alle donne delle loro vite come gesto di apprezzamento e amore. Mia figlia Caterina, chiamata così per la sua "Nonna" materna ha il compleanno l'8 marzo. Seguendo una Conferenza Internazionale delle Donne in Italia, Caterina scrisse: "Mentre l'Italia è bella e la vita italiana è piena di grande cibo e buoni amici, non è tutto rose e fiori. Le donne italiane sono grandi lavoratrici e così devono essere. La percentuale di disoccupazione per le donne in Italia è del 16,8 percento, nell'Italia meridionale per le donne sotto i 25 anni la percentuale arriva all' incredibilmente alto tasso del 66 percento. Questo vuole dire che chi rifornisce le forze lavoro ha tutto il potere. *** A Venezia, in un Congresso Internazionale di professioniste e donne d'affari, c'erano 1,200 donne da 46 Paesi. Donne da tutto il pianeta, erano rappresentati luoghi come Nepal e Nigeria, Islanda e Papua Nuova Guinea. Le trovai affamate di conoscenza e successo. Sebbene loro rappresentavano il privato del settore pubblico, tutte volevano un migliore lavoro ed una migliore vita per loro e gli altri. Ho parlato con donne che provenivano da luoghi come Turchia, Botswana, Giordania e Germania. Mi dissero delle sfide che affrontavano come donne lavoratrici in questi luoghi lontani. Io ero sia rinfrancata sia rattristata dallo scoprire che loro affrontano le stesse sfide che affrontiamo in America, nel cercare di bilanciare lavoro e famiglia, nel gestire efficacemente gli altri stando sicure in un mondo complesso. Una delle oratrici disse: "Tutto il Mondo è Paese". Ed è così dopo che conosci le donne di tutto il mondo. *** L'International Women's Day è una buona occasione per cercare il libro di Lucia Chiavola Birnbaum, "Liberazione della Donna, Femminismo in Italia" nella vostra biblioteca locale. Io l'avevo sul mio scaffale e rileggendo il libro di Lucia fui sorpresa dal sapere che nel 1945 il leader italiano del partito comunista anticlericale del dopoguerra, nato a Genova nella Domenica delle Palme del 1893, chiamato Palmiro Togliatti, condannava la storica subordinazione delle italiane e invocava la piena uguaglianza politica ed economica delle donne. "Nella cultura italiana tradizionale, una donna era buona se era una moglie e madre devota, che si subordinava a marito, famiglia, chiesa e società. Pari diritti furono scritti nella Costituzione italiana del 1948, e quella che poteva essere la legislazione femminista più avanzata d'Europa fu messa nel Codice italiano dopo il 1968". *** Il giorno di San Giuseppe, 19 marzo, in Italia è anche la festa del papà. Fino al 1998 il giorno di San Giuseppe era anche una Festa Nazionale. Ma poichè l'Italia aveva troppe feste, il governo italiano ritenne necessario fare delle riduzioni al calendario delle festività così si eliminò il giorno di San Giuseppe. Il giorno di San Giuseppe è anche una grande festa per ragazzi e ragazze che si chiamano Giuseppe o Giuseppina poichè quello è il giorno del loro Onomastico. In anni passati le feste di onomastico erano spesso più elaborate delle feste di compleanno. Giuseppe, il padre adottivo di Gesù Cristo, un falegname di mestiere, è anche il santo di patrono dei bambini orfani, dei senzatetto diseredati e degli affamati. In Italia e negli U.S. molte famiglie e organizzazioni italo-americane organizzano le Tavole di San Giuseppe. Invece di carne, ci sono pesce, vegetali, frutta, pasticcerie e pane. Vegetali di generi diversi sono fritti in una pasta di uovo e serviti caldi o freddi. Il modo più comune di preparare il sugo per gli spaghetti nel giorno di San Giuseppe è con la pianta di finocchio, uova sode bollite e zucchero. Un altro piatto tradizionale è la pasta alla milanese. È una miscela della Sicilia occidentale, fatta con sardine fresche e/o acciughe, la parte verde della pianta di finocchio, pinoli ed uva passa. Di solito è fatta solamente per la festa di San Giuseppe. Questo piatto, senza dubbio, viene dall'influenza araba che ha dominato molti secoli fa la Sicilia. Altri importanti ingredienti della tavola di San Giuseppe sono le fave essiccate che ci ricordano una severa siccità, secoli fa, in Sicilia. Donazioni per i poveri dai visitatori delle Tavole di San Giuseppe sono raccolte dagli osti e poi donate a meritevoli programmi caritativi. *** LA VITA ITALIANA TRADIZIONI STORIA CULTURA