L'Italo-Americano

italoamericano-digital-3-9-2017

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GIOVEDÌ 9 MARZO 2017 www.italoamericano.org 19 L'Italo-Americano IN ITALIANO | P er secoli sono state l'unico modo di viaggiare, di attra- versare la laguna poco pro- fonda e di navigare i canali che sono simboli della città. Oggi, mentre le gondole di Venezia ancora scivolano silenziosamente attraverso le idrovie, pochi visita- tori conoscono la loro storia, feli- ci al solo godersi la vista delle gondole o le occasionali canzoni melodiche di un gondoliere. Comunque, guardandole da vici- no, vedrete che sono più che un modo decorativo di viaggiare. Se sapete come leggerle, vi diranno tutto quello che c'è bisogno di sapere della città. Qui vi spiego come decodificare la simbologia nascosta della iconica gondola veneziana. Decodificare le gondole a Venezia La gondola è il simbolo indis- cutibile di Venezia, riconosciuto in tutto il mondo. Molti vedono un giro lungo il Canal Grande a bordo di una delle imbarcazioni nere e lucenti, come l'epitome di una storia d'amore. E se certa- mente si ha una prospettiva diver- sa sulla città dalla bassa posizione sull'acqua che offre la gondola, con i palazzi che appaiono in lon- tananza, le loro origini hanno radici molto più pratiche, guidate dalle necessità della vita quotidi- ana nella laguna. E la loro storia è scritta tutta su di loro, se solo si sa dove guardare. Quindi comin- ciamo con la forma. A prima vista la gondola assomiglia ad una lunga canoa di legno a fondo piatto. E tutte le gondole hanno la stessa forma e la stessa grandezza, per legge. Quindi ognuna è lunga 35 piedi e 6 pollici e larga 4 piedi e 6 polli- ci. Ciascuna pesa 1,500 libbre (700 kg). Ed ognuna è fatta da 280 pezzi fatti a mano uno per uno da otto legni diverso. Anche con un sguardo casuale si può vedere l'abilità che serve nel fare questa imbarcazione ma con gli occhi di un'aquila comincerete a notare alcune interessanti anom- alie. Per cominciare la gondola evi- dentemente si appoggia su un lato. Ed i suoi lati non sono diritti o di una lunghezza uguale poiché uno è più lungo di ben 10 pollici rispetto all'altro. Assomiglia a una strana canoa ma questa non è una stranezza locale: c'è metodo nella pazzia dei vecchi veneziani che idearono le barche. Quando i primi abitanti veneziani arrivarono in laguna, l'acqua marina offriva protezione dagli assalitori, visto che era impossibile per chiunque muoversi inosservati sull'acqua aperta. Ma mentre l'acqua sem- bra, e davvero lo è, profonda in alcuni luoghi, in molti punti si tocca col ginocchio. I veneziani ebbero quindi bisogno di barche poco profonde per sopravvivere in un habitat unico. Da questo deriva il fondo piatto della gon- dola che consentiva ai gondolieri e ai pescatori di scivolare attra- verso le acque poco profonde ed evitare di incagliarsi sulle piane di fanghiglia. La strana pece sui lati della gondola è un'altra caratteristi- ca che aiuta in acque poco pro- fonde. I veneziani scoprirono poi che remare in piedi, invece che sedu- ti, offriva loro un migliore punto di vista per evitare banchi di fango e ostacoli subacquei. Ma stare in piedi, specialmente men- tre si rema, in una barca comune è cosa precaria poiché influisce molto sull'equilibrio, così i locali costruttori di imbarcazioni costru- irono la gondola con un fondo piatto ma anche leggermente sbi- lenca per controbilanciare il peso del gondoliere. La forma curva, asimmetrica, aiuta ulteriormente a compensare il solitario gondoliere e rende più facile governare la pesante gon- dola con solo remo. Il gondoliere ha anche altri due attrezzi che l'aiutano a far sembrare senza sforzo il remare sulla gondola: vale a dire il remo e la forcola, o scalmo, che tiene il remo al suo posto. Sono i due elementi della barca che saldano uomo e barca insieme per dare spinta, controllo e la velocità. E sono le uniche parti di una gondo- la che sono fatte per andare bene al gondoliere piuttosto che essere un pezzo standard, così se sai come leggere una forcola o un remo può dire l'altezza del rema- tore, lo stile di vogata e qualche volta persino se hanno problemi di postura o dolori. È solo un altro degli ingegnosi e misteriosi aspet- ti fondamentali della iconica gon- Molti vedono un giro in gondola lungo il Canal Grande come l'epitome di una storia d'amore. Photo by Zoooom GRAND TOUR VIAGGI ITINERARI TERRITORIO Decifrare le iconiche gondole veneziane dola veneziana, che passa com- pletamente inosservata ai passeg- geri che si baciano. E c'è finalmente, un'ultima caratteristica che nasconde dei simboli seri e che è la prua o prora metallica. Poche cose sono più emblematiche di Venezia come la prora dentata e luccicante di una gondola ed anche in questo caso solo pochi visitatori capis- cono la vera ragione per cui c'è. A livello pratico la prora den- tata e luccicante è un altro con- trappeso alle spalle del gondo- liere. Protegge anche la punta della barca di legno da raschi for- tuiti e collisioni. Ma la prora è molto di più e se si sa come decifrarla rivelerà informazioni sulla geografia, il panorama ed il potere di questa città fra le più belle. Guardandola da vicino, i det- tagli cominciano ad essere rile- vanti. E ciascuno ha un significa- to. La cima a cupola, per esem- pio, rappresenta il cappello ceri- moniale del Doge o presidente della vecchia Repubblica Veneziana. Le 6 punte davanti rappresentano i 6 distretti o ses- tieri del centro storico. E la punta che guarda all'indietro indica l'isola di Giudecca che galleggia sul fondo della città. Alcune barche hanno anche 3 punte sup- plementari che inframezzano le 6 principali e queste significano le isole principali di Murano, Burano e Torcello. Ma non è tutto. La forma di S della prora rispecchia la curva caratteristica del leggendario Canale Grande che scorre tra i più grandi palazzi della città. La piccola apertura semicircolare sotto la cupola rap- presenta il Bacino di San Marco, la distesa di acqua di fronte al Palazzo dei Dogi che conduce alla porta della città. Infine, l'in- tera città è disegnata in questa meravigliosa prua di metallo così che è giusto che sia diventata il simbolo di Venezia nel mondo. Si può quindi capire che, nonostante la loro apparente sem- plicità monocromatica e la sago- ma uniforme, le gondole Veneziane davvero sono piene, se solo si sanno leggere, di simboli storici ed unici, di segnali segreti ed informazioni ignote. Per il fatto che aiutano a decifrare la storia della barca e il perché della sua forma, a leggere la geografia della città attraverso il disegno, che si può misurare la taglia del gondoliere dalla forcola o scalmo, poche cose portano Venezia alla mente o dicono della città più delle sfarzose e brillanti gondole. Magari, la prossima volta che sarete a Venezia, vedrete molto più che delle romantiche gondole che scivolano lungo il Grande Canale, vedrete il mondo attra- verso occhi veneziani. Le gondole sono più che un modo decorativo di viaggiare. La loro storia è scritta tutta su di esse, se solo si sa dove guardare. © innervision

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