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GIOVEDÌ 6 APRILE 2017 www.italoamericano.org 48 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | GRAND TOUR VIAGGI ITINERARI TERRITORIO Santa Giustina di Mesola, punto di partenza per scoprire i gioielli del Delta del Po U n interessante itinerario in Emilia Romagna, dalle molteplici sfaccettature, parte da Santa Giustina, piccolo borgo contadino nel Ferrarese, a pochi chilometri dal Po, costruito ex novo nel 1954, in posizione baricentrica fra Mesola, Bosco Mesola e Goro, a due passi da Torre Abate, uno dei "gioielli" architettonici dell'intero Delta. Realizzata nel 1569, durante la Grande Bonificazione Estense, Torre Abate fu un'opera di inge- gneria idraulica all'avanguardia per il tempo: all'epoca sorgeva sulla riva del mare Adriatico. Restaurata alla fine degli anni Sessanta, è oggi meta fra le più suggestive del territorio, anche per gli ambienti naturali che la circondano. La società Aqua, che si occupa da anni di turismo ambientale e valorizzazione del territorio da entrambi i lati del Po, sia nel Ferrarese che in provincia di Rovigo, gestisce un articolato complesso di strutture che faceva- no parte del paese costruito nel 1954 e che oggi sono state con- vertite in un ostello, un ristorante tipico con annessa bottega di pro- dotti del territorio, e un grande centro didattico rivolto soprattutto ai ragazzi. Questa struttura poli- funzionale aperta tutto l'anno, è la base ideale per escursioni e visite guidate organizzate in tutte le più belle località dei dintorni: escursioni costruite ad hoc per tipologie di pubblico diverse che possono apprezzare la viarietà paesaggistica del Delta del Po inserito, dal 1999, nella lista dei siti italiani patrimonio dell'uma- nità dall'Unesco. Il Bosco della Mesola, origina- tosi nel Medioevo su cordoni dunosi formati dal Po di Goro e dal Po di Volano, è oggi la più estesa area boscata del Ferrarese. FABRIZIO DEL BIMBO Dal Ponte degli Sbirri si gode la vista più bella: da una parte l'Antico Ospedale degli Infermi, dall'altra l'ottocentesco Palazzo Bellini e il celebre Trepponti, simbolo della cittadina. Suggestiva è l'antica Manifattura dei Marinati, perfettamente ristrutturata e tornata in funzione, dove è possibile visitare la "Sala dei fuochi", con 12 camini per la cottura allo spiedo delle anguille prima della marinatura. Mesola vanta invece un mera- viglioso castello di epoca Estense, dotato di quattro impo- nenti torri, mura merlate, grandi finestre: una struttura a metà tra una fortezza e una dimora di lusso o Delizia, circondata da un bosco per la caccia. La sua costruzione iniziò nel 1578 per volere del Duca Alfonso II, ultimo discendente della dina- stia degli Este, che desiderava lasciare un segno importante sul territorio ferrarese costruendo una residenza di corte sfarzosa al punto da poter competere per dimensioni e magnificenza con il più antico Castello di Ferrara, simbolo assoluto del dominio estense. Secondo l'ipotesi di alcuni sto- rici, questa futura città rinasci- mentale doveva contrastare il potere di Venezia sull'Adriatico: un progetto ambizioso che neces- sitava di tempo e di eredi che Alfonso II non riuscì ad avere. Nel 1598 lo Stato Pontificio tornò in possesso del Ducato di Ferrara e di conseguenza di Mesola. Goro e gli altri villaggi di pescatori sulla foce del grande fiume presentano straordinari ambienti naturali, "modellati" dalla mano dell'uomo nel corso dei secoli. In questi luoghi la vacanza migliore ha i ritmi lenti della bici- cletta, facilmente noleggiabile, per pedalare su dolci strade pia- neggianti. Ma sono possibili anche escursioni a piedi o in barca elettrica, abbinandosi sem- pre alla bontà dei prodotti tipici, dall'anguilla al pesce del Delta, dagli asparagi al Vino delle Sabbie. "La nostra è una terra a tradizione agricola – patate, caro- te, radicchio – ma in anni recenti ha saputo puntare con intelligenza sul turismo ambientale, grazie anche alla posizione centrale nel Parco del Delta del Po e al contri- buto operativo del Gal Delta 2000. E realtà come questa stanno dando grande impulso alla valo- rizzazione turistica di un territorio davvero singolare, dove ambiente e cultura si sposano come rara- mente accade altrove", sottolinea- no il sindaco di Mesola, Gianni Padovani, e il presidente del Gal Delta 2000, Lorenzo Marchesini. Il terreno è di origine alluvionale dall'andamento irregolare, sinto- mo della presenza di antiche dune, che a tratti formano ristagni d'acqua con vegetazione palustre. Tra i mammiferi, nel parco si possono incontrare, durante le visite guidate in pulmino, un con- sistente nucleo di daini e un centi- naio di autoctoni cervi della Mesola, ultimo nucleo degli anti- chi cervi della Pianura Padana. Grande è la varietà di specie di uccelli tra cui la capinera, la cin- ciallegra, l'allocco. I dintorni racchiudono veri e propri gioielli, come Comacchio con i suoi ponti e i suoi canali, "capitale" del Delta emiliano, detta anche la "piccola Venezia". Comacchio è uno dei maggiori centri del Delta del Po e poggia su 13 piccole isole. Vive principalmente di pesca e turismo