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GIOVEDÌ 20 APRILE 2017 www.italoamericano.org 41 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | GRAND TOUR VIAGGI ITINERARI TERRITORIO U n libro bellissimo rivalu- ta l'Abruzzo ma anche tutta l'Italia contadina del '900, attaccando tutti i miti fondativi del modernismo attua- le, sempre più in crisi di identità e di valori. Lo ha scritto Elìaba, ossia Donato De Francesco, 85 anni, ex tecnico della Rai e sindaco del suo piccolo paese in provin- cia di Chieti: Sant'Eusanio del Sangro. L'incipit verso la scrit- tura glielo ha dato proprio un personaggio del suo paese, Zi 'Ntonie, un personaggio unico nella sua personalità che gli ha permesso di scrivere ben tre edi- zioni del primo volume ("Così parlò Zi 'Ntonie, l'analfabeta) per poi accorgersi che del suo testo si era accorto un editore nazionale che lo ha indotto a s c r i v e r e " F u o r i d a l b a r a t r o ! Cultura cittadina e perversioni m o d e r n e " ( P r e s e n t a z i o n e d i Paolo De Lucia, I Libri di Emil, Bologna 2016, pp. 384, € 19). Il volume è da poco uscito nelle librerie italiane ma ha già avuto un grande successo. Si p e n s i c h e i l s u o v i d e o s u YouTube di Zi 'Ntonie ha supe- r a t o i 1 0 . 0 0 0 c o n t a t t i e d h a riscosso un grande successo di pubblico e di critica. La storia, la cultura, la politi- ca, la fede, alcune "divagazioni". Un trattato? Non è così sempli- ce. Un dialogo? Non esattamen- te, perché Zi' Ntonie è morto qualche anno fa a poco più di cento anni. Nella sua lunga esi- s t e n z a n e s s u n c r o n i s t a s i è accorto della sua presenza sulla terra; è stato "un personaggio che non fa storia". Nessuno ha pronunciato per lui il discorso funebre; nessuna via lo ricorda e, non avendo avuto figli, nessu- n o p o r t a u n f i o r e s u l l a s u a tomba. V i s s u t o a i m a r g i n i d e l l a S t o r i a c o n d e n t r o d i s é u n a miniera pressoché inesplorata di saggezza (o, chissà, di lucida e santa follia) nei suoi confronti il "Mondo" ha usato il solito siste- ma: lo ha semplicemente ignora- to. Per questa ragione Elìaba ha ricostruito con meticolosità una sorta di dialogo. È un modo per dare risalto ad una vita che lo avrebbe meritato, riscattando nel contempo la memoria di una Cultura "altra", vilipesa, mistifi- cata e uccisa a cuor leggero da chi, forse, avrebbe avuto qualco- sa da imparare da essa. Donato De Francesco mette sotto accusa tutto il sistema poli- tico-culturale che ci governa, responsabile di disastri ambien- tali, di caos sociale e di induzio- ne dell'umanità all'autodistruzio- ne. Mette sotto accusa la storia, SERGIO PARMA che ci ha tramandato una serie di eventi anomali e insoliti (prodot- ti da avventurieri assetati di potere e di privilegi) omettendo di raccontarci gli effetti nefasti degli stessi eventi sul resto del- l'umanità che di quegli eventi era vittima; mette sotto accusa la chiesa, la quale invece di darci una testimonianza coerente del Messaggio che andava annun- ziando, ha degradato il Vangelo a inerte dottrina, ossia a pura ideologia che - come tutte le ideologie - induce i seguaci a "pensare bene" e a "razzolare male"; mette sotto accusa la "Ragione" che - camuffandosi da "spirito"- ha ridotto l'uomo a una macchina, a merce, pronto a vendersi al miglior offerente per poter sopravvivere. La superiorità umana ed esi- stenziale della campagna sulla città diventa motivo di grande attenzione a livello universitario, oltre i confini dell'Abruzzo. L'invito alla lettura ed alla piena conoscenza dell'intellettuale abruzzese viene in particolare da Paolo De Lucia, docente di filo- sofia all'Università di Genova, c h e n o n e s i t a a d e f i n i r e D e Francesco "uno dei più interes- santi ed originali pensatori con- temporanei". U n a c u l t u r a " a l t r a " c h e è "alta" e che non cede a compro- messi. De Francesco evidenzia mali, propone soluzioni. È u n a c r i t i c a c o s t r u t t i v a anche se agli occhi degli osser- vatori e dei lettori superficiali potrebbe apparire diversamente. Avere le idee. Avere il coraggio L'autore di Fuori dal baratro!, Donato De Francesco con la moglie Maria Grazia nella loro casa di Sant'Eusanio del Sangro in provincia di Chieti Cosa resta dell'antica saggezza dell'Italia contadina nelle nostre civili società moderne? di esporle. Avere la forza di difenderle. E non arrendersi. Mai. Alcune perle di saggezza: "Amare l'altro significa essere capace di donargli disinteressata- mente non ciò che l'altro vorreb- be, ma ciò di cui ha effettivo bisogno, e il vero bisogno del- l'uomo è l'essenziale, anche se l u i d e s i d e r a i l s u p e r f l u o " . E ancora: "Oggi le campagne sono deserte e solo qualche anziano vi si aggira, sebbene debilitato e privo di forze; le palestre, al con- trario, sono affollate di persone piene di vitalità che sudano le sette camicie per dimagrire o per potenziare sempre più i loro inu- tili muscoli. Tutto questo è pura follia eppure accade, e accade per merito della ragione umana che aborre la fatica produttiva e santa ed esalta la fatica sterile e sprecata, oppure utilizzata per accrescere la prestanza fisica; la fatica (come quella utilizzata per esempio dalle ballerine) diventa nobile solo se è "bella". Mi chie- do: quando le persone si mettono a tavola, mangiano i prodotti della fatica santa o i prodotti della fatica bella? Chissà se gli uomini di mondo si sono mai posti una simile domanda!". Se Zi 'Ntonie aveva elaborato un sistema di pensiero, il cui baricentro è la teoria della supe- riorità umana ed esistenziale d e l l a c a m p a g n a r i s p e t t o a l l a città, questa volta De Francesco compie un altro salto di qualità, specie verso la chiesa, attingen- do ad una fede cristiana robusta e p r o f o n d a m e n t e a s s i m i l a t a , cogliendone la radice nel prima- to dello spirito, da lui identifica- to con la pretesa onnicomprensi- va della razionalità. Un libro, in definitiva, che è da sconsigliare per coloro i quali credono di vivere nel migliore dei mondi possibili; un libro da leggere tutto d'un fiato. Un libro che rivaluta l'Abruzzo e tutta l'Italia contadina del Novecento