L'Italo-Americano

italoamericano-digital-5-18-2017

Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel

Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/825375

Contents of this Issue

Navigation

Page 8 of 43

GIOVEDÌ 18 MAGGIO 2017 www.italoamericano.org 9 L'Italo-Americano IN ITALIANO | I n un mondo dove le gener- azioni più giovani sono sem- pre meno abituate a carta e p e n n a , e s e m p r e p i ù a m a n t i delle tastiere, parlare del piacere di scrivere con una buona penna stilografica può sembrare anti- quato. Allora consideratemi anti- quata perché è quello che farò. Quando ero alle Elementari, tutti scrivevamo con la penna stilografica, di solito decorata con i nostri personaggi preferiti dei cartoni animati. Io avevo Titti. I bambini italiani di metà anni '80 sapevano riconoscere una buona penna stilografica q u a n d o l ' a v e v a n o i n m a n o . Nella mia classe tutti avevamo una "Auretta": preferita, solida, affidabile, la versione colorata, c o n v e n i e n t e e d a l l e g r a dell'Aurora per gli studenti: leg- germente più costose di quelle con i personaggi dei cartoni che c o l l e z i o n a v a m o , l e A u r e t t a e r a n o d i u n a l t r o p i a n e t a i n quanto a qualità. Amavo la mia: era rossa e nera, con un piccolo c a l a m o a c u i n o n i m p o r t a v a nulla che io fossi mancina. Quello che io non sapevo allora - e che ora so - era che la mia Auretta era una penna di alto lignaggio, era una Aurora. Aurora era nata da un sogno ed aveva, almeno all'inizio, un po' di fascino proletario: era il 1919 quando Isaia Levi aprì la sua fabbrica a Torino, città al tempo dominata dai Socialisti. Nessuna meraviglia, quindi, se Levi scelse il nome dell'incroci- atore russo che aveva dato il via alla Rivoluzione di Ottobre per i suoi affari. Le persone cam- b i a n o , t u t t a v i a , e p r o p r i o i l f o n d a t o r e d i A u r o r a , i l S i g . Levi, divenne un senatore sotto il regime fascista: Mussolini rese lui e la sua famiglia "ari- ana" così che non soffrirono sotto le Leggi Razziali del 1938. Levi andò in pensione dopo la fine della guerra e lasciò la sua società ad un nipote, Giuseppe Enriques, che la guidò fino agli a n n i S e s s a n t a , q u a n d o f u acquisita dalla famiglia Verona che ancora oggi la possiede. Aurora era, ed è ancora, la marca italiana più famosa di penne stilografiche, la risposta nazionale alla Montblanc della G e r m a n i a , a l l a P a r k e r d e g l i S t a t i U n i t i e a l l a W a t e r m a n francese. Il suo fascino elegante h a i n f a t u a t o r e - f a m o s a è "Petra" di Aurora, disegnata su richiesta della famiglia reale di Giordania - e ha conquistato amanti dell'arte - due dei suoi modelli degli anni '70, Hastil e Thesi, entrambi disegnati da Marco Zanuso sono finiti diritti al MoMa. Negli anni più recen- ti, Aurora ha collaborato con L o u i s V u i t t o n , V e r s a c e e Giugiaro. Quando tutto cominciò, tut- tavia, in quel lontano 1919, nes- suno pensava di raggiungere simili traguardi. I primi modelli da sviluppare furono il R.A. e il F.A., il primo caratterizzato da una ricarica di sicurezza, il sec- ondo da una ricarica con il con- tagocce: lo scopo era offrire un'alternativa nazionale alle popolari, ma più costose, penne stilografiche che arrivavano dagli Stati Uniti. Negli anni Venti, la società introdusse una versione tascabile del F.A., il F.A.S., fatta con materiali più convenienti. Sempre negli anni Venti, fu presentata una penna con ricarica a leva, il modello A.R.A. Infatti, l'A.R.A. fu un s u c c e s s o i n t e r n a z i o n a l e , i l p r i m o m o d e l l o c h e e s p o s e Aurora a livello internazionale, accanto ai grandi nomi del set- tore. Questi primi modelli furono tutti realizzati in ebanite nera, e in seguito con altri colori come il rosso ed il più raro rosso "chi- azzato". Galvanizzata dal suc- c e s s o d e l m o d e l l o A . R . A . , Aurora iniziò a produrre penne in celluloide, per tenersi al passo dei trend e degli stili dei produt- tori americani di penne stilogra- fiche, Parker in testa. In verità Aurora, come molti altri produttori europei di penne stilografiche, prendeva fonda- mentale inspirazione dalla pro- duzione estera, lasciando agli Stati Uniti il ruolo dominante in fatto di innovazione. Comunque, la creazione di penne Aurora fu r i c o n o s c i u t a a l i v e l l o i n t e r - n a z i o n a l e p e r l a s u a q u a l i t à estrema e per l'attenzione ai det- tagli e al design. La creazione famosa di questi anni - siamo sempre nei ruggenti anni Venti - è Duplex, un chiaro omaggio al Duofold di Parker. Negli anni Trenta, Aurora r i v o l u z i o n ò i m e r c a t i i n t e r - nazionali ed un modello spe- ciale, "Internazionale", fu creato esclusivamente per le vendite in Francia. Cercate una rara Aurora per a g g i u n g e r l a a l l a v o s t r a collezione? Ebbene, rimaniamo negli anni Trenta e concentrate- vi sulla "Etiopia", a quanto si dice creata nel 1935, durante la campagna fascista in Abissinia. La leggenda dice che la società fece la penna pensando ai sol- dati lontani al fronte, equipag- giati di una particolare ricarica a contagocce, con un serbatoio a tavolette di inchiostro asciutto. Storia affascinante, non è v e r o ? S ì , m a n o n d e l t u t t o . "Etiopia" fu lanciata nel 1936, quando la guerra abissina era già finita. La Seconda Guerra Mondiale portò perdite e distruzione alla società: la fabbrica principale a Torino fu pesantemente danneg- giata dai bombardamenti alleati e tutti i materiali e gli archivi andarono completamente persi. Proprio come una fenice, Aurora risorse dalle sue ceneri ed uscì, nel 1946, con il suo modello più iconico e desiderato, "88", che rimane oggi il modello più ven- duto di Aurora. L'Auretta conveniente e alle- gra dei miei ricordi d'infanzia fu lanciata negli anni Sessanta, la prima penna stilografica in Italia ad usare cartucce di inchiostro. Il piacere di scrivere, in stile italiano: la storia delle penne stilografiche Aurora Rimase la fedele compagna di scuola di centinaia di migliaia di b a m b i n i i t a l i a n i n e g l i a n n i Ottanta. Aurora oggi è un vero simbo- lo del miglior "Made in Italy", che unisce tradizione, bellezza e q u a l i t à t u t t o i n u n p i c c o l o , prezioso, articolo per la scrit- tura. È particolarmente apprez- zata all'estero, con il 55% delle v e n d i t e d e l l a s o c i e t à c h e arrivano da fuori Italia, ma non abbiate un'idea sbagliata, noi qui amiamo ancora le nostre Aurora: la scrittura con la penna stilografica è un'abilità apprez- z a t a d a m o l t i , p e r c h é c ' è u n senso d'eternità legato ad essa. Come Cesare Verona, presi- dente di Aurora, ha dichiarato al q u o t i d i a n o i t a l i a n o " L a Repubblica", "Non siamo più capaci di leggere documenti su floppy disks, ma pensateci: pos- siamo ancora leggere tomi scrit- ti ad inchiostro più di 1000 anni fa". Qualche volta la tecnologia p u ò n o n e s s e r e l a m i g l i o r e risposta all'immortalità. Nata dal sogno di Isaia Levi, che aprì la sua fabbrica a Torino, Aurora è ancora la marca italiana più famosa di penne stilografiche LA VITA ITALIANA TRADIZIONI STORIA CULTURA

Articles in this issue

Links on this page

Archives of this issue

view archives of L'Italo-Americano - italoamericano-digital-5-18-2017