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GIOVEDÌ 18 MAGGIO 2017 www.italoamericano.org 7 L'Italo-Americano IN ITALIANO | popolare attraverso incantamenti ed esorcismi che per misteriose vie possano placare la forza della natura. Il mistero per eccellenza a Napoli si chiama liquefazione del sangue di San Gennaro: due volte l'anno il sangue contenuto nelle ampolle diventa liquido quando viene accostato alla testa del mar- tire custodita nel reliquario. L'evento della liquefazione del sangue, tanto misterioso quanto inspiegabile, viene letto ogni volta come una profezia a cui tutta la città partecipa con grande trepida- zione. Circondato dai 25 compatroni San Gennaro esce in processione per le strade del centro antico fra le implorazioni quasi pagane del popolo. Ma a Napoli è possibile perfino tracciare un itinerario del mistero: percorrendo Via dei Tribunali, l'antico Decumano maggiore di Neapolis, si giunge alla Chiesa del Purgatorio ad Arco. Una lunga scala porta a un ipogeo popolato di crani anonimi che la devozione popolare ha tra- sformato in santi. Il più venerato è il cranio di Lucia detta la Principessa, si dice appaia in sogno il lunedì, il giorno delle dee lunari, per annunciare grazie e vincite al lotto. Eccoci nel cuore del mistero, la Cappella Sansevero legata alla figura del principe Raimondo di Sangro alchimista, mago e negro- mante. Qui c'è un vero miracolo d'arte: il famoso Cristo velato di Giuseppe Sammartino, il velo di marmo che ricopre il Cristo depo- sto e ne rivela prodigiosamente il corpo. Le cronache napoletane rac- contano delle grida strazianti della bella Maria di Avalos uccisa assieme al suo amante Fabrizio Carafa a palazzo di Sangro dai sicari inviati dal marito Carlo Gesualdo, principe di Venosa. Nelle notti senza luna si può incontrare il fantasma di Maria che vaga tra l'Obelisco di San Domenico Maggiore, nel cui con- vento insegnarono teologia Tommaso D'Aquino e Giordano Bruno, e il portone di Palazzo San Severo. A Spaccanapoli, la lunga via che taglia in due il corpo della città, troviamo la Chiesa 600esca di San Gregorio Armeno dove le monache custodiscono l'ampolla del sangue di Santa Patrizia che invece di due volte l'anno si scio- glie tutte le settimane. Discendente dell'imperatore Costantino, Santa Patrizia nata nel V secolo, è compatrona della città. Nel labirinto di vicoli che salgono da Piazza San Domenico Maggiore, via san Giovanni in Porta fu intitolata alle Tria Fata, le Tre Parche che sovrintendevano al regno dei morti, oggi detto rione Sanità, immortalato nelle sue tragi-commedie dall'immenso Eduardo De Filippo. Tra ipogei, chiese e palazzi ari- stocratici si arriva a Piazza delle Fontanelle. Qui si trova la gigan- tesca grotta-ossario dove Roberto Rossellini girò una celebre scena del suo Viaggio in Italia. A Vico Tre Re il 6 di ogni mese le donne che non riescono ad avere figli si siedono sulla sedia miracolosa di Santa Maria Francesca delle cinque Piaghe. Sullo splendido lungomare liberato dal traffico c'è Castel dell'Ovo. Sembra che nelle sue segrete il poeta Virgilio custodisse un uovo incantato che aveva il compito di proteggere la città dal fuoco del Vesuvio. Dall'integrità di quest'uovo custodito in una caraffa di vetro, a sua volta rac- chiusa in una gabbia di metallo, dipenderebbe il destino di Napoli. Mago e taumaturgo,Virgilio, il poeta latino autore dell'Eneide, venne considerato il nume tute- lare della città prima di San Gennaro. Del resto tutto il territo- rio che va da Napoli ai Campi Flegrei è segnato dai prodigiosi interventi del famoso poeta: la costruzione dei bagni termali di Baia, la perforazione della cripta neapolitana, quest'ultima sarebbe stata realizzata con l'aiuto di una schiera di demoni. Il mito di Ulisse, le Sirene, la seduzione, la morte, il lungo viag- gio della conoscenza: tutto passa da questo prodigioso territorio all'ombra del Vesuvio per esten- dersi fino al lago d'Averno, dove gli antichi Romani avevano posto l'ingresso al regno degli Inferi. Il cratere vulcanico nato 4000 anni fa, profondo al centro 34 metri, racchiude acque cupe, ferme, paurose: si racconta che esalassero acido carbonico e gas che facevano morire gli uccelli (il nome deriverebbe dal greco aor- non, luogo senza uccelli). Patria del sincretismo, Napoli e il suo territorio è allegra e san- guinaria, unica e sorprendente, tutta da vivere e da gustare, terra di contrasti e di contraddizioni dove la sete di meraviglia e di magia, dell'ignoto e del curioso si mescola con una religiosità solare, pagana che seduce. Perché in questi luoghi la vita è ancora, in fondo, condizionata e indirizzata da una sapienza antica, che oscilla continuamente tra paganesimo e cristianesimo arcai- co mostrando saldi legami tra un passato remoto e un presente che da essi non è mai riuscita ad affrancarsi completamente. Riti, magie e misteri di Napoli: il miracolo del suo fascino millenario Circondato dai 25 compatroni San Gennaro esce in processione per le strade del centro antico. Credit: ANSA / Ciro Fusco NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ Continua da pagina 1 Una pittoresca foto di uno scorcio di Napoli con i tipici panni appesi. Photo from "One Day in Naples" Exhibit by Flavia Loreto Spaccanapoli, la lunga via che taglia in due il corpo della città. Photo by gregorylee