L'Italo-Americano

italoamericano-digital-6-1-2017

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GIOVEDÌ 1 GIUGNO 2017 www.italoamericano.org 41 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | A lla parola Alpino la memoria ritorna subito a un'epoca di eroiche impre- se. Formatisi il 15 ottobre 1872, gli Alpini sono il più antico corpo di fanteria da montagna attivo nel mondo, originariamen- te creato per proteggere i confini montani settentrionali dell'Italia con Francia, Impero austro-unga- rico e Svizzera, nel 1888 furono inviati alla loro prima missione all'estero, in Africa, continente nel quale sono tornati più volte per combattere le guerre colonia- li del Regno d'Italia. Il "battesi- mo del fuoco" avvenne durante la guerra di Abissinia. Fu una sconfitta plateale, inevitabile conclusione di una missione organizzata male e gestita fretto- losamente. E poi li vediamo ancora lì, appol- laiati sulle alture in condizioni estenuanti a combattere il nemico austriaco durante la Prima Guerra Mondiale. E ancora nella Seconda, a fianco delle forze dell'Asse nel difficile teatro greco-albanese e sul fronte orien- tale, dove, impegnati sulla linea del Don subirono perdite gravis- sime prima della tragica ritirata nell'inverno 1942-1943. Ancora oggi, in un mondo dove i conflitti vengono portati avanti da lontano, con i trattati economici e sul web, quei cap- pelli con la penna nera sanno ancora suscitare sentimento, curiosità e un po' di commozio- ne, come in migliaia hanno potu- to constatare di persona a Treviso, in occasione della 90° Adunata Nazionale degli Alpini: l'adunata del Piave, il fiume sacro alla Patria. Gli alpini hanno marciato per le strade. Orgogliosi portano i LUCA FERRARI loro stendardi. Cori. Fanfare. Il tricolore italiano sventola ovun- que. Qui non c'è ideologia di destra o di sinistra. Solo sano senso di appartenenza a una Storia, anzi a una Memoria. E anche se chi ha combattuto allo- ra, oggi non c'è più, gli eredi di quegli uomini sono qui, a far sen- tire l'eco dei loro cuori. Portando con onore ciò che è stato del pro- prio padre o nonno. Sono arrivati da tutto il mondo: Argentina, Canada, Stati Uniti. Perché finita la guerra, in molti partirono alla ricerca di una situazione di vita più favorevole, peraltro come molti fanno al giorno d'oggi venendo in Italia. L'adunata 2017 si è svolta a cavallo di tre intense giornate. Sulle note della fanfara della Brigata Julia e il picchetto arma- Le truppe alpine oggi riuniscono reparti appartenenti alle varie armi e a corpi dell'Esercito: fanteria, artiglieria, genio, trasmissioni, trasporti, logistica In centomila a Treviso per la 90° adunata nazionale del valoroso corpo degli Alpini to del 7º Alpini, la 90ª Adunata nazionale di Treviso ha ufficial- mente preso il via con l'alzaban- diera in Piazza della Vittoria e in contemporanea anche presso il Sacrario del Monte Grappa, a Moriago della Battaglia, al Sacrario di Nervesa della Battaglia e a quello di Fagarè, in omaggio all'adunata del Piave e in ricordo del centenario della Grande Guerra, tutti nella provin- cia di Treviso. Dopo le prime 48 ore scandite da eventi e incontri, è arrivato il momento dell'aduna- ta vera e propria. Una giornata che ha visto sfilare nel centro storico della città centomila "penne" con la resa degli onori in Piazza della Vittoria. Fra di loro c'era anche Silvio Biasetti, arrivato a spegnere 104 candeline, l'alpino più anziano. E a proposito di record, la domenica è riuscito a fare il suo ingresso anche Iroso, il mulo quarantenne, salvato in extremis dalla fine meno nobile della macelleria. L'ultimo ad aver pre- stato servizio nel 7° Reggimento. Treviso dunque è stata invasa da queste simpatiche bestiole, simbolo anch'essi appartenenti al corpo alpino. Già, lassù sulle montagne non si può certo "fiera- mente" andare al galoppo di qualche nobile destriero. I muli, invece, infaticabili avanzavano e arrivavano ovunque, portandosi sul dorso di tutto: viveri, armi e il necessario per provare a soprav- vivere nelle gelide notti in alta quota. Se per le giovanissime generazioni l'immaginario del mulo riporta al logorroico Ciuchino della saga di Shrek, oggi, a Treviso, insieme ai loro genitori hanno potuto scoprire un nuovo volto. La 39° Adunata degli Alpini non è solo Storia o eventuale occasione di nostalgia. Le scuole locali si sono inge- gnate per essere soggetti pulsanti in questa speciale tre giorni. Anche la tecnologia ha lasciato il segno, passando per Facebook e gli altri social network: post, tweet, condivisione totale. Sulla pagina specifica Adunata Ana sono stati pubblicati video, foto e soprattutto commenti. Uno su tutti, è capace d'incar- nare la più nobile e sincera sem- plicità: "Adunata fantastica. Sono ancora con il cuore a Treviso". Il re Umberto di Savoia incontra gli alpini del Monte Cervino in procinto di partire per la Russia. Fu una disfatta italiana con tantissime vittime SOCIETÀ & CULTURA COSTUMI PATRIMONIO TERRITORIO

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