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GIOVEDÌ 22 FEBBRAIO 2018 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | 19 LA COMUNITÀ DI LOS ANGELES N on molti sanno che la famosa citazione Tutti gli uomini sono stati creati uguali usata nella Dichiarazione di Indipendenza americana è stata suggerita a Thomas Jefferson da un italiano, Filippo Mazzei. O che sul letto di morte Leonardo Da Vinci, una delle menti italiane più brillanti, abbia affermato: "Ho fallito com- pletamente" riferendosi alla sua lunga ricerca sull'anima. Dif- fondere la storia degli italiani e degli italoamericani che hanno fatto la differenza era da sempre l'obiettivo di Robert Barbera. Con la sua fondazione Barbera ha sponsorizzato il progetto Mentoris, ovvero una serie di libri che ha l'obiettivo di ispirare le nuove generazioni attraverso la vita di questi personaggi. Enrico Fermi, Cicerone, Cristoforo Colombo, Madre Cabrini, Filippo Mazzei, Luigi Palma di Cesnola, A.P. Giannini, Ernest Gallo e Guglielmo Mar- coni sono al centro dei primi nove libri, libri che verranno seguiti da molti altri. "Ne faremo 50, ci stiamo lavorando. In realtà ho in mente di farne anche 60". Ci dice orgoglioso Robert Bar- bera. È stato l'Istituto Italiano di Cultura ad ospitare la presen- tazione delle prime nove pubbli- cazioni lo scorso 15 Febbraio, con una cerimonia di inaugu- razione aperta dalla direttrice Valeria Rumori. Robert Barbera, accolto sul palco da un applauso caloroso, ha aperto il suo discor- so ricordando quanto questo progetto fosse nei suoi pensieri da anni. Già da studente aveva notato l'assenza di certe infor- mazioni nei libri di storia. "Credo fermamente che sia nec- essario mantenere viva l'eredità che ci viene trasmessa. Anche molte delle persone nate e cresciute in Italia non conoscono questi personaggi incredibili che hanno avuto successo in vari campi: nella scienza, nella letter- atura, nello sport e negli affari." Anche Ken LaZebnik, editore manageriale del progetto Men- toris, ha preso la parola durante la presentazione. "Nel corso di quest'anno uscirà un nuovo libro ogni mese" ha spiegato. "In totale circa 30 autori hanno lavo- rato su 50 libri. I libri sono in formato digitale ma sono anche stampabili su richiesta andando sul nostro, www.mentorisfoun- dation.org." Il pubblico ha successiva- mente potuto ascoltare la lettura di alcuni passaggi di due libri, fatta dalle autrici presenti all'evento, Rosanne Welch e Kate Fuglei che hanno scritto rispettivamente America's For- gotten Founding Father: A Novel Based on the Life of Filip- po Mazzei e Fermi's Gifts: A Novel Based on the Life of Enri- co Fermi. "Mazzei si trasferì in Virginia per fare il vino ed è lì che ha incontrato Jefferson, sono diven- tati grandi amici e vicini di casa" ci racconta Rosanne Welch. "Mazzei non si unì al congresso continentale perché non riteneva il suo livello di inglese sufficien- temente buono per assistere ai dibattiti. Ma continuò ad aiutare Jefferson con le sue idee e Jef- ferson lo aiutava con l'inglese. Più avanti la frase Ogni uomo è stato creato uguale, contenuta all'interno di uno dei trattati scritti da Mazzei sulla rivo- luzione, fu passata da Mazzei a Jefferson e inserita nella nostra Dichiarazione di Indipendenza. Ho un dottorato in Storia Ameri- cana e non ne avevo mai sentito parlare. Mazzei continuò a scri- vere articoli per fomentare la riv- olta e successivamente fu mandato in Europa a raccogliere soldi e soldati per tornare e aiutare nelle guerra contro l'Inghilterra. Quindi fu profon- damente importante, proprio come Lafayette". E mentre Rosanne Welch L'eredità dei grandi italiani e italo-americani nei libri del Mentoris Project dedicherà il prossimo libro a Giuseppe Garibaldi, Kate Fuglei ha da poco terminato quello su Maria Montessori e scriverà il successivo sul regista Frank Capra. "Sono stata molto fortunata a scrivere il primo libro su Enrico Fermi, era una persona merav- igliosa, con un forte senso del- l'umorismo e per nulla preten- ziosa. È stato anche interessante scoprire più dettagli sul caso Manhattan e sulla bomba atomi- ca". Prima della fine dell'evento abbiamo avuto modo di inter- vistare Robert Barbera che ci ha parlato in maniera più approfon- dita del progetto Mentoris. Come ha deciso di dare vita al progetto? In passato scrivevo una rubri- ca su L'Italoamericano e ogni settimana la dedicavo a un per- sonaggio importante. Ma avevo a disposizione solo 500 parole, con i libri invece si può dare più spazio alla comprensione del valore di una persona e della sua vita. È molto importante lasciare una traccia per le nuove gener- azioni. Nelle famiglie spesso non si tramanda questo sapere, quin- di è importante scrivere libri per parlare dei contributi dati dagli italiani e dagli italo-americani. Quale è stato l'impatto di questi personaggi? Erano persone incredibili, intellettuali. Dobbiamo molto a loro. Senza di loro mi chiedo che tipo di cultura avremmo adesso. È grazie a loro se abbiamo quel- lo che abbiamo. In che modo questi libri sono diversi da altri? La differenza è che questi libri raccontano la loro vita in un contesto familiare, parlano di come le loro famiglie erano inserite nella comunità, come sono arrivati a fare quello che hanno fatto. E devo dire che gli italiani devono certamente esserne orgogliosi! I libri trattano diversi argo- menti? Sì. Escono sempre in coppia oppure a gruppi di tre o quattro. Ad esempio se l'argomento è la legge, si parla di qualcuno nato e cresciuto in Italia che ha dato il suo contributo in quell'ambito. Un libro parla di Marco Cicerone che ha una storia incredibile. Era un avvocato e ha salvato la Repubblica nel primo secolo. Duemila anni dopo par- liamo del giudice John Sirica che ha portato avanti il processo con- tro Nixon e ha salvato la Repub- blica. C'è quindi una dualità tra quanto fatto secoli fa e in tempi più recenti. È un modo di imparare la storia. Raccontiamo di persone di diversi ambiti. Ad esempio? La religione. Ci siamo domandati: chi ha scritto i più importanti libri di religione? Chi ha fatto tanto per i cattolici? Una è stata madre Cabrini. Ci con- centriamo sempre su qualcosa di significativo sia nel passato che in tempi più recenti. Anche Leonardo da Vinci, sappiamo tutto sulle sue invenzioni, ma la parte interessante è che il libro approfondisce la sua infanzia e anche la sua morte, quando disse "Sono un completo fallimento". Chi l'avrebbe mai detto? Lo disse riferendosi alla ricerca sull'anima, ed è interessante che un uomo di così alto intelletto si sia potuto sentire non realizzato dal punto di vista spirituale. Per questo motivo l'ho inserito nella sezione religiosa. Quali altri temi sono trat- tati? Gli affari. Parliamo del più grande banchiere del suo tempo, Medici, comparabile a Giannini che ha creato la più grande banca degli Stati Uniti e a livello mondiale. Si parla spesso di sto- ria ma quello che conta è chi siamo e con questi libri era importante creare qualcosa che portasse le persone ad apprez- zare l'eredità lasciata dai propri antenati. Ken LaZebnik Managing Editor del progetto Mentoris L'autrice Pamela Winfrey firma il suo libro su Guglielmo Marconi Suzanne Turpin (Project Designer) Robert Barbera Karen Richardson (Autri- ce di Ernest Gallo & coordinatrice E-Book