L'Italo-Americano

italoamericano-digital-11-29-2012

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PAGINA 6 L'Italo-Americano GIOVEDÌ 29 NOVEMBRE 2012 Cinema Italian Style DOC: un viaggio dietro lo schermo Troppo spesso lo spettatore si CHARLOTTE RANIERO STAFF WRITER accontenta di limitare la visione di una pellicola alle immagini che animano lo schermo, que- sto schermo, che "da tanta parte dell'ultimo orizzonte il guardo esclude". Ma dietro un film, c'è molto di più. magistrali possono fare" spiega- no i due registi. È una boccata di autenticità artigianale in un mondo materializzato all'estre- mo. Ogni creazione è originale, fatta a mano e su misura per gli attori perché possano incarnare, nel senso proprio del termine, il personaggio da interpretare. alleati per confezionare un pro- dotto di alta qualità, che sia invi- diato dal resto del mondo. Il Made in Italy non è un mito, ma un patrimonio, e tramite que- sto documentario, Una scena del film-documentario di Guido Torlonia e Laura Delli Colli, Handmade Cinema re Handmade Cinema, il docu- mentario di Guido Torlonia e Laura Delli Colli presentato il 16 Novembre all'IIC di Los Angeles nell'ambito della rasse- gna cinematografica Cinema Italian Style. "Il cinema è fatto di lavorazioni che solo persone È quello che vuole racconta- Costumi, accessori, ambienti... migliaia di pezzi; tutto, come all'origine, viene creato dalla mano dell'uomo". Percorriamo così, il tradizionale savoir- faire che la grande famiglia di Cinecittà si trasmette di genera- zione in generazione. Passione e pazienza sono i due migliori rendo uno dei più affascinanti scandali amorosi della storia del cinema, quello che coinvolse le attrici Ingrid Bergman e Anna Magnani, e il regista Roberto Rossellini. La Guerra dei Vulcani di Francesco Patierno ritrae un Rossellini senza scru- poli, che sceglie inizialmente lasempre incisiva Magnani come protagonista di Stromboli, terra di Dio, per poi sostituirla con la Bergman, da cui era evidente- mente già affascinato. Nello stesso periodo il Principe sicilia- no Francesco Alliata decide di finanziare un altro progetto cine- artisti/artigiani, rimasti troppo spesso all'ombra, guadagnano finalmente un po' di luce. "Qual'è la differenza tra l'arti- giano e l'artista?" chiede il film. A quanto pare, nessuna. Il viaggio prosegue ripercor- i suoi Una scena del film-documentario di Guido Torlonia e Laura Delli Colli, Handmade Cinema matografico, che vede la Magnani come protagonista: Vulcano di William Dieterle, ambientato anche questo sulle Isole Eolie. Al di là della passio- ne fra i tre artisti, il documenta- rio di Patierno racconta anche i retroscena della professione: lo scontro con l'ostilità delle isole, la mancanza di acqua, luce e strutture, l'imprevedibile attività del vulcano e la diffidenza degli isolani nei confronti della troupe, ritraggono un cinema fatto anche di rischi ed avventura. Ritracciare la genesi dei luoghi sacri del cinema è invece l'inten- to di Francesco Matera, che con Voi siete qui propone un road-movie metropolitano attra- verso la Roma del secolo passa- to: dal periodo fascista alla rico- struzione, dal boom economico alla più recente speculazione edi- lizia. Il documentario sembra essere una vera e propria cronaca della Città Eterna, che segue con accuratezza ogni suo cambia- mento. È un cinema che si rea- lizza da sé, che riflette la realtà nella quale si ambienta e si lascia a sua volta osservare, come uno specchio. L'esperimento di Cinema Italian Style Doc, complemento del Festival annuale, è un inte- ressante sguardo nuovo su un mestiere meno nuovo, che però si fa riflesso di una società che cambia. Quella del film-docu- mentario è una voce nuova che sembra ricevere sempre più attenzione nel panorama italiano ed internazionale. Segno di una svolta nel Cinema nostrano? L'attrice Carolina Crescentini risponde: "Il pubblico italiano è un pubbli- co difficile da coinvolgere, ma come Montaldo: la sala cinematografi- ca è l'unico luogo dove i timidi ti guardano negli occhi. Per questo il cinema ha il dovere di essere vero, impegnato socialmente, perché nel buio della sala parla direttamente col pubblico, lo fa riflettere. L'Italia sta vivendo un diceva Giuliano momento difficile, una crisi eco- nomica, politica e sociale; il cinema ha la responsabilità, anche storica, di raccontare la vita vera, seppure con leggerez- za, perché la gente possa reagire e dibattere".

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