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GIOVEDÌ 5 APRILE 2018 www.italoamericano.org 38 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Alessandro Volta e il suo Liceo: il monumento culturale di Como al fisico che inventò la pila elettrica N el lontano 1927, nel- l'atrio del prestigio- sissimo liceo "Ales- sandro Volta" di Como, veniva collo- cato il busto in marmo dell'illu- strissimo fisico comasco per ricor- darne il centenario della morte. Scolpito da Gaetano Monti nel 1834, tra le mura austere e solenni dell'antichissimo edificio, ancora oggi ispira passione per il sapere comunicando determinazione a proseguire, a non demordere nep- pure nei momenti più bui. In effetti, da quando è nato, il liceo "Alessandro Volta" di Como è un faro culturale ed etico, una luce che affascina ed attrae, un'istituzione di cui chiunque vorrebbe fare parte per- ché insegnare o essere studenti di una tra le scuole superiori più prestigiose della penisola, confe- risce un'auctoritas e una consa- pevolezza che distingue, non in termini di superiorità ma di sensi- bilità verso ciò che davvero importa, ciò che non è misera- mente passeggero né terreno, ma destinato a durare in eterno: l'hu- manitas, l'amore per il bello, l'a- nimo e la mente. II liceo è un unicum, i Greci direbbero un apax, la cui dignitas nessuno e niente potrà scalfire. Quanti lo hanno conosciuto, fre- quentato, amato e anche "odiato" per il dispendio di energie e tempo richieste, una volta allon- tanatisi, lo hanno rimpianto, avvertendone profondamente la mancanza, perché ha chiesto tan- tissimo ai suoi "figli" ma ha donato loro mille volte di più. LAURA BENATTI intraprendente. Come scienziato avvertiva il bisogno di dire agli altri ciò che pensava, apertamente e senza riserve, e di sentire l'opi- nione dei suoi interlocutori. Era descritto da tutti come "uomo affascinante, di conversazione affabile, interessante e gioviale". Conosceva perfettamente il Latino, si esprimeva in Italiano e in Francese. George Christoph Lichtenberg (1742-1799), profes- sore di Fisica a Gottinga e suo caro amico, diceva di lui: "E' molto allegro nel momento giu- sto, si esprime eccellentemente, discute intensamente, impreca quando i suoi esperimenti non vanno come dovrebbero e sorride in modo indescrivibilmente pia- cevole quando gli vanno bene". Una qualità preminente in Volta fu, a detta di tutti i suoi bio- grafi, la modestia. "Questo cele- bre uomo – scrive Francesco Mochetti – portò fino alla tomba l'umiltà dello scolaro". Quando il liceo "A. Volta" di Como vide la luce e iniziò la sua opera di istruzione ed educazione delle giovani menti? L'edificio risale al 1250 circa ed era il Monastero delle mona- che Agostiniane, dedicato a S. Cecilia, comunemente noto come Monastero di S. Croce. Circa vent'anni dopo, ottenne la possi- bilità di estendersi rispetto al pro- getto originario grazie ai finan- ziamenti della famiglia comasca Lucini e del vescovo Leone Lambertenghi. Tutto riposò fino al 1573, anno in cui venne costruita la chiesa di S. Cecilia (con due aule, una per i fedeli, l'altra per le monache di clausu- Come un padre severo, il liceo protegge le sue creature dal rischio sempre più minaccioso della superficialità, della futilità, della leggerezza che rischiano di fagocitare i giovani. E ciò che più contraddistingue questa nobile istituzione è che permette di man- tenere un legame attuale con il mondo circostante attraverso una visione corretta e non distorta della realtà. E' intitolato a colui che vi ha insegnato Fisica Sperimentale dal 1774 al 1778, periodo durante il quale fu Reggente del liceo. Alessandro Volta è stato uno dei più famosi fisici della storia: vissuto a cavallo tra il Settecento e l'Ottocento, ha inventato e per- fezionato la pila elettrochimica e ha scoperto peculiarità e poten- zialità del metano. Ad Angera (in provincia di Varese) scoprì que- sto gas mentre costeggiava i can- neti in barca. Poi a Velleia o Veleia, sulle colline di Piacenza, ne osservò i fenomeni. Nel 1778 venne chiamato all'Università di Pavia, dove la Cattedra di Fisica, già tenuta da padre Carlo Barletti, venne divisa in quella di Fisica Sperimentale, che gli fu affidata, e in quella di Fisica Generale, che rimase a Barletti. Le lezioni di Volta erano tal- mente affollate che si rese neces- saria la costruzione di un teatro di fisica più capiente. Il successo e la notorietà che aveva raggiunto lo collocò tra quelle personalità di "chiara fama", che Vienna aveva voluto considerare nel- l'ambito del rilancio dell'Università. Volta fu uno studioso molto fecondo che, nel corso dei suoi studi e soprattutto degli esperi- menti, mise in discussione gran parte delle teorie e delle cono- scenze pregresse. Il suo nome è legato agli studi sull'elettricità, che ha tra le sue unità di misura il "Volt" (V). Negli anni Ottanta condusse importanti ricerche in meteorologia elettrica, elettrolo- gia, calorimetria, geologia e chi- mica dei gas. Aveva una grande sicurezza di sé, era forte e di bell'aspetto, di straordinaria ricchezza, vitalità e attività. Aveva una mente vulca- nica, grande esuberanza e spirito Il liceo 'Alessandro Volta' di Como è dedicato al fisico che ha inventato la pila elettrica e scoperto il metano ra). I lavori di ristrutturazione del vecchio monastero, guidati dal- l'architetto ticinese Simone Cantoni, si svolsero a partire dal 1804. Trasformò il luogo religio- so in edificio destinato alla scuo- la. Nel 1811 fu costruita la biblio- teca. La facciata venne disegnata nel 1816. Alla sua morte, nel 1818, i lavori furono affidati al ticinese Biagio Magistretti, già docente nella scuola, che la portò a termine nel 1824. Nel 1865 il ginnasio-liceo fu dedicato e inti- tolato a Volta. La facciata, in splendido stile neoclassico, è sorretta da otto colonne in marmo cipollino, con basi e capitelli corinzi. Nella parte superiore, a sinistra, sono inseriti i busti di Cecilio, Caninio Rufo e Gaio Plinio Secondo. A destra Gaio Plinio Cecilio, Paolo Giovio e Carlo Castone della Torre di Rezzonico. Nel timpano della parte centrale sant'Abbondio, patrono della città. Sotto i Papi comaschi, Innocenzo XI e Clemente XIII, e due figure intere rappresentati la Religione e la Filosofia. L'ambiente attualmente adibito a Biblioteca scolastica è al primo piano dell'edificio. Nel Liceo è tuttora custodita una collezione di strumenti scientifici di inestima- bile valore, il cui impianto gene- rale rispecchia l'impostazione didattica voltiana. Como fu un punto di riferi- mento costante nella vita e nell'o- pera di Volta. Nella centralissima via che ne porta il nome, si collo- ca la casa natale dell'inventore della pila. Proseguendo verso Sud, è visibile Torre Gattoni, nel cui Gabinetto Fisico Volta si dedicò all'elettrologia e, intorno al 1765, condusse i primi esperi- menti scientifici. Nella seconda metà dell'800, le celebrazioni dell'inventore della pila assursero a simbolo della rinascita della cultura scien- tifica nell'Italia postunitaria. In questo clima furono indette la mostra dei cimeli di Volta e l'Esposizione Internazionale di Elettricità del 1899, durante le quali il fuoco distrusse purtroppo numerosi strumenti appartenuti al Fisico. Delle celebrazioni del 1927, nelle quali si impegnò per- sonalmente Guglielmo Marconi, rimangono due testimonianze architettoniche significative. La prima è il Tempio Voltiano, edifi- cio in stile neoclassico eretto sul Lungolago, che ancor oggi ospita gli apparecchi scientifici del Volta. La seconda è l'Aula Magna dell'Istituto Carducci, che ha sede su una delle vie che dal lago portano alla città murata. Qui ebbe luogo il Congresso Internazionale dei Fisici del 1927. SOCIETÀ & ATTUALITÀ CRONACHE NOVITÀ EVENTI