L'Italo-Americano

italoamericano-digital-4-5-2018

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GIOVEDÌ 5 APRILE 2018 www.italoamericano.org 39 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO V iaggiando nella parte settentrionale del Gar- gano, all'interno del- l'omonimo Parco Na- zionale, si incontra il lago di Lesina, bacino caratteriz- zato da un complesso di distese di acque libere e da formazioni tipi- che delle lagune salmastre, fre- quentate da diverse specie di avi- fauna. Lungo circa 22 chilometri e largo mediamente 2,4 chilome- tri, è il secondo lago dell'Italia meridionale per estensione. L'Acquarotta e lo Schiapparo sono i due canali attraverso cui la laguna comunica con il mare Adriatico, da cui la separa un cordone di dune lungo ben 16 chilometri, il Bosco Isola, ricco di alberi e macchia mediterranea. La laguna si estende per circa 5.000 ettari e presenta un alto valore naturalistico: Inoltre, è il teatro dei giochi d'acqua dell'a- vifauna tra cui spiccano il cor- morano, la garzetta, il falco di palude, il cavaliere d'Italia, il gabbiano roseo, il fenicottero rosa e il martin pescatore. Un soggiorno a Lesina non può iniziare senza una sosta al Centro Visite di Lesina, nato gra- zie alla passione e alla costanza di alcuni volontari del luogo, i quali nel 1995 si sono impegnati nella ricerca di testimonianze e documenti con lo scopo di creare il p r imo Cen tro d i Documentazione Ambientale. La posizione del Centro Visite è davvero comodissima per il turi- sta, anche di passaggio: infatti esso è situato a pochi passi dalla laguna, presso il lungolago, che è così suggestivo e affascinante. Nel 2003, il Centro Visite di Lesina è stato accreditato al Sistema Regionale per l'educa- zione ambientale e quindi eserci- ta tutte le attività educative rivol- te a studenti di scuole di ogni ordine e grado. All'interno della struttura si ha la possibilità di osservare un acquario delle spe- cie ittiche lagunari, il primo in Europa d'acqua salmastra. Inoltre qui si trova una parte museale dedicata agli aspetti naturalistici che caratterizzano il territorio e la laguna e una sezio- ne etnografica denominata "Casa del Pescatore" rivolta alla cultura della comunità lesinese, i suoi costumi e le sue tradizioni. Nella laguna si possono anche effettua- re escursioni guidate e, per gli appassionati di pesca sportiva, si può prendere parte a diverse bat- tute di pesca. Assolutamente consigliato il tour panoramico attraverso il sandalo, che è l'imbarcazione tradizionale usata nel passato per attraversare la laguna. La carat- teristica di questa barca è la sua vela quadrata e il suo fondo piat- to, ideale per varcare le acque salmastre e melmose tipiche della laguna. Nel centro antico del paese, dalle caratteristiche e curate vie lastricate, non si perda una visita alla cattedrale di origine duecen- tesca e al palazzo vescovile. I canali di comunicazione che ha con il mare fanno del lago di Lesina una laguna. Attualmente funzionanti vi sono i due che abbiamo già citato: il canale A cquarotta, antico letto del fiume Fortore, i cui lavori di ristrutturazione cominciarono nel 1901 come esecuzione di un progetto di bonifica del Comprensorio Lagunare; il cana- le dello Schiapparo, di origine incerta. Q ues ti canali s ono pos ti rispettivamente, a ponente ed a levante del tombolo, ossia della duna costiera che divide la lagu- na di Lesina dal mare. La formazione della duna, secondo varie teorie, potrebbe essere stata causata dalle sabbie trasportate dalle correnti marine che, provenienti da nord, per continuare la loro corsa verso sud sono obbligate ad abbando- nare la spiaggia per superare il FABRIZIO DEL BIMBO Laguna di Lesina, dove la biodiversità incontra la placida suggestione del lago salmastro della Puglia Nella parte orientale del lago si trova la Riserva naturale Lago di Lesina, area naturale protetta istituita nel 1981 promontorio del G argano, lasciando i materiali trasportati dove ora sono i lidi. In sostanza i detriti del Fortore, spinti dalle correnti dell'Adriatico, si sono disposti ed accumulati lungo la linea ovest-est chiudendo i due seni marini di Lesina e Varano. Sin dai tempi antichissimi, resta- rono così dietro le nuove dune, i laghi di Lesina e di Varano. La costituzione del terreno della duna è principalmente sab- biosa e la flora che vegeta è caratteristica del litorale adriati- co. Si va, infatti, dalle querce e i lecci, alle cerase marine ed al corbezzolo, dallo zappino, ossia dal pino d'Aleppo, all'olivastro, al lauro, al lentisco, per passare ancora al mirto (con cui è tradi- zione produrre un ottimo liquore) al ginepro, al rosmarino ed alle mortelle. Questa estensione di terreno prende il nome di Bosco-Isola proprio perché è quasi completa- mente coperta da alberi e da arbusti selvatici. A Lesina si sta bene in ogni s tagione, anche lontano dal periodo più caldo dell' anno, quello delle vacanze es tive, quando il lungolago e la marina si affollano di turisti. La ricetti- vità è stata potenziata e sono disponibili numerose strutture. Infine uno s guardo alla gastronomia: osservare piatti e prodotti di Lesina è un piacere che coinvolge tutti i sensi, si resta subito affascinati dalla varietà dei colori della frutta, piatti di carne e di pesce, verdu- re, formaggi e minestre. I colori e i profumi sono rafforzati dalla presenza costante del prezzemo- lo, del basilico, dell'aglio, dei capperi, dell'origano, della rucola selvatica. La cucina tradizionale lesinese è spesso frugale. Il pane, la pasta fresca, l'olio extra vergi- ne di oliva, gli ortaggi, le verdure selvatiche, il pesce, i crostacei, i molluschi sono gli elementi di base dei piatti. La tipicità delle pietanze è assicurata dall'uso di ingredienti frutto di una produ- zione locale che garantisce conti- nuità con il passato. L'Acquarotta e lo Schiapparo sono i due canali attraverso cui la laguna comunica con il Mare Adriatico

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