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L'Italo-Americano GIOVED����� 6��� DICEMBRE��� 2012 PAGINA��� 5 Preziosi affreschi nel suggestivo Castello della Manta, gioiello medievale nei pressi di Saluzzo FABRIZIO DEL BIMBO COLLABORATORE Saluzzo, in provincia di Cuneo, �� una cittadina di pianura, di origine antica, presumibilmente romana. L���abitato �� addossato a uno sperone delle Alpi Cozie, allo sbocco delle valli Varaita e del Po, digradando a est del Monviso, verso la pianu- tasi al piano. La citt�� conserva un���evidente impronta medievale nel disordine delle anguste viuzze e piazzette. Da visitare in questa deliziosa cittadina, la Castiglia, fortezza ed ex-carcere, la chiesa di San Giovanni, il Palazzo Comunale, la stupenda Casa Cavassa, esempio di dimora rinascimentale. A breve distanza da Saluzzo Affresco della Chiesa della Passione (Archivio Atl Cuneo) ra. Il vecchio borgo, sorto per necessit�� di difesa, �� disposto a gradinata sulla collina, con le case che dal castello scendono verso la parte moderna, sviluppa- non si pu�� perdere una visita al suggestivo Castello della Manta, che �� un maniero medievale, attualmente gestito dal FAI, Fon-do per l���Ambiente Italiano, e sede di eventi culturali. Il castello �� inserito nel circuito dei "Ca-stelli Aperti" del Basso Piemon-te. Frutto di aggregazioni aggiunte posteriormente all'impianto originario del XII secolo, il castello, poi trasformato in dimora signorile, inizi�� ad assumere la fisionomia attuale solo all'inizio del Quattrocento grazie all'opera della famiglia Saluzzo della Manta. In una sala, all'interno di una piccola nicchia �� conservato un affresco raffigurante una Madonna del Latte in cui �� raffigurata la Vergine Maria nell'atto di allattare Ges��. L'opera risalente al ���400 �� opera di un pittore anonimo. Si esclude che possa essere l'anonimo pittore che affresc�� il Salone Baronale. Quest���ultimo conserva il pi�� importante ciclo pittorico conservato nel castello della Manta. Questo �� arricchito da un importante ciclo di affreschi che ne decora perimetralmente le pareti, capolavoro e rara testimonianza della pittura profana tardogotica nell'Italia settentrionale. L'opera �� attribuita all'anonimo pittore maestro del Castello della Manta. Il ciclo, completato poco dopo il 1420, raffigura una serie di eroi ed eroine, presumibilmente appartenenti al casato dei Saluzzo, qui illustrati secondo la tradizione iconografica classica, ebraica e cristiana e vestiti di preziosi abiti del tempo - e la cosiddetta Fontana della giovinezza, tema ripreso dall'antica tradizione dei romanzi francesi medievali. I personaggi rappresentati sono ispirati ad un poema scritto da Tommaso III di Saluzzo, le Chevalier Errant e vi appaiono, tra gli altri, Ettore, Alessandro Magno, Giulio Cesare, etc. (L'ultima eroina �� rimasta mutilata dal crollo dell'intonaco). Un'importante testimonianza dell'arte manierista del Cinquecento �� invece data dalla Sala delle grottesche, parte dell'appartamento di rappresentanza voluto intorno al 1560 da Michelanto-nio della Manta: un soffitto finemente dipinto e decorato con stucchi, grottesche, rovine antiche, architetture rinascimentali frutto della cultura dell'Italia centrale del tempo. Annessa al castello �� visitabile la chiesa castellana, al cui interno sono custoditi due ambienti di particolare pregio, riconducibili ai due momenti pi�� significativi della decorazione pittorica che caratterizza l'intero maniero. Un importante ciclo di affreschi sulla vita di Ges�� Cristo risalente allo stesso periodo della realizzazione della sala Salone Baronale (Atl Cuneo) baronale del castello - correda l'abside della chiesa, mentre la cappella funeraria di Michelantonio riporta una ricca decorazione a stucco e affreschi anch'essi di stampo manieristico. Ad Anagni tutto cominci�� 700mila anni fa coi manufatti litici ma il centro ciociaro pass�� alla storia come la ���Citt�� dei Papi��� SIMONA AIUTI COLLABORATRICE Ricca d���attrattiva, storia e tradizioni, la citt�� d���Anagni, che si trova alle pendici dei Monti Ernici, �� famosa soprattutto per il ruolo avuto come sede papale nel corso del Medioevo, e per aver dato i natali a ben 4 pontefici di grande influenza politica, tra cui Bonifacio VIII, papa che fiss�� in termini giuridici i caratteri del primo importantissimo Giubileo del 1300. Anche per questo il paese ciociaro �� noto come ���la citt�� dei Papi���. Anagni, che si trova a due passi dall���Urbe, ha recentemente assunto una notevole importanza nel campo delle ricerche preistoriche-archeologiche, grazie al rinvenimento di manufatti litici risalenti a oltre 700.000 anni fa e di resti fossili di Homo Erectus datati di 458.000 anni, di certo i pi�� antichi finora rinvenuti in Italia. Di estremo interesse il materiale etrusco del VII sec. a. C., a testimonianza della penetrazione di questo popolo, anzi forse della compenetrazione nella Valle del Sacco e del Liri, possibile itinerario seguito dagli Etruschi per gli scambi con la Magna Grecia. Ai tempi di Tarquinio il Superbo, ovvero agli inizi del V sec. a.C., il sito d���Anagni era popolato da genti erniche, d���origine marsa o sabina. I rapporti con quella che diventer�� la grande potenza romana, conobbero fortune alterne, dalle alleanze del V sec. a.C. alle continue guerre del 318 a.C. fino allo scioglimento della Confederazione Ernica voluta proprio dai romani nel 306 a.C. Cripta del Duomo di Anagni L���impianto urbanistico pi�� arcaico d���Anagni, citt�� sacra, era limitato un tempo alla zona dell���acropoli e difeso parzialmente da una cinta muraria ricostruita integralmente in epoca romana secondo la tecnica delle mura cosiddette ���serviane���. Al II sec. a.C. risale invece la costruzione dell���emiciclo degli ���Arazzi���, con tre grandi archi a tutto sesto sorretti da pilastri isolati dalla cinta muraria, cui si riuniscono in alto mediante una pseudo volta. Anagni fu anche residenza estiva dell���imperatore Marco Aurelio, di Commodo, di Lucio Settimio e anche di Caracalla. Come dicevamo, centro della vita politica internazionale del medioevo, fu a buon diritto chiamata ���la citt�� dei Papi��� non soltanto per essere stata la patria di quattro grandi pontefici: Innocenzo III, Gregorio IX, Alessandro IV e Bonifacio VIII, ma fu anche residenza ufficiale dei Papi che trovavano in Anagni un sicuro e sacro rifugio e una degna sede del loro mandato. Il noto ���Palazzo Papale��� meta importante per i turisti, molto antico e suggestivo, gi�� appartenuto alla famiglia Conti, fu acquistato dai Caetani nel 1295. Il prospetto �� costituito da un portico con grandi archi, sormontato da un loggiato con bifore. La leggenda vuole che in quelle sale, affrescate con motivi floreali e faunistici, Papa Bonifacio VIII al secolo Benedetto Caetani, componente della famosa famiglia nobile, venisse offeso da Guglielmo di Nogaret e da Sciarra Colonna, inviati a bella posta dal re di Francia Filippo il Bello, dove avvenne il famigerato atto oltraggioso dello ���schiaffo d���Anagni���. Il Palazzo ospita un piccolo e caratteristico museo, e il Palazzo Civico nel centro della citt��, che fu costruito tra il 1159 ed il 1163 da Jacopo d���Iseo venuto ad Anagni al seguito della delegazione della Lega Lombarda, che �� dav- vero vanto per estetica ed eleganza, colpisce il turista pi�� attento e sensibile all���architettura medievale intatta della Ciociaria. La concezione architettonica �� davvero unica e molto originale, con una fuga di otto grandi archi di pietra che sorreggono e innalzano in maniera leggera e dinamica la Sala della Ragione. Il retro del Palazzo, da poco ristrutturato, presenta graziosi ornati nel cornicione e l���aggraziata quattrocentesca ���Loggia del Banditore���, che �� rimasta intatta e testimone nel tempo, �� una finestra sul Medio Evo. Attualmente il Palazzo Comunale ospita alcuni uffici del Comune, oltre alla splendida Sala della Ragione, ideale scenario per le mostre e le esposizioni. Il patrono della citt�� �� San Magno e nella ricorrenza vengono allestite sfilate in costume medievale delle contrade, grande attrattiva per i visitatori. In quei giorni, ogni pomeriggio sfila una Contrada con partenza da Porta Esterno della Cattedrale di Anagni Cerere verso la Cattedrale ove si tengono i riti propiziatori, con funzione religiosa e benedizione di cavallo e cavaliere. Al termine di ogni sfilata i simpatizzanti si ritrovano in contrada. Suggestiva anche la processione con partenza dalla Chiesa Collegiata di S. Andrea, verso la Cattedrale in onore del Ss. Salvatore, con la partecipazione delle Confraternite anagnine e dei rappresentanti di tutte le Contrade. Sono moltissime le manifestazioni durante il periodo estivo e per un pubblico di tutte le et��, quindi l���idea di una vacanza nel verde ciociaro, tra storia e buona cucina di una terra ricca di vigneti e uliveti, non �� affatto male come idea! �� possibile raggiungere Anagni in treno da Roma in circa 30/45 minuti; via autostrada sempre da Roma: A1 (Milano-Napoli) uscita Anagni - Fiuggi Terme oppure S.S. Casilina direzione Frosinone, prendendo il bivio per Anagni.