L'Italo-Americano

italoamericano-digital-5-3-2018

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www.italoamericano.org 11 L'Italo-Americano IN ITALIANO | GIOVEDÌ 3 MAGGIO 2018 Mangiare a zigzag, scarpetta, pane, doggy bag e cappuccino ai pasti D a oltre quarant'anni vivo in Italia e negli Stati Uniti. Mi sento italiana e america- na… "italiana e americana", sembra quasi un drink di Starbucks! La differenza con l'essere italo-americano è che sento che le due culture vivono insieme in me senza mescolarsi e mantengono la loro individualità. Appartenere a due culture mi per- mette di notare somiglianze e dif- ferenze, oltre a idee sbagliate. Oggi è il turno delle buone maniere, della scarpetta, del pane, della doggy bag e del cappuccino. C'è la storia di un pilota ameri- cano caduto in Austria durante la Seconda Guerra Mondiale e vesti- to da contadino per non essere scoperto. Tuttavia, per caso sfor- tunato, un ufficiale della Gestapo si sedette a un tavolo accanto a lui in un ristorante, notò che mangia- va a zig zag e pensò immediata- mente che doveva essere america- no. Ciò che è successo è ovvio! Il modo in cui vengono utilizzati forchette e coltelli distingue gli americani dagli italiani e dalla maggior parte degli europei. Man- giare a zig-zag consiste nel taglia- re un pezzo di cibo con il coltello tenuto dalla mano dominante e la forchetta, con i denti abbassati, nell'altra mano; dopo che il coltel- lo è stato posizionato sul lato del piatto, la forchetta, con i denti rivolti verso l'alto, viene trasferita alla mano dominante e il pezzo delle dimensioni di un boccone viene spalmato o raccolta sui denti della forchetta e quindi man- giato. La forchetta viene quindi ritrasferita alla mano non domi- nante e il processo viene ripetuto. La ragione di questa differenza si trova nella storia. Gli inglesi, che erano molto sprezzanti sull'u- so delle forchette e usavano un cucchiaio a due punte, agli ameri- cani ricaricarono il prezzo dal 20% al 60% delle forchette attra- verso gli Atti di Navigazione. Così molti americani hanno cominciato a usare i cucchiai per tenere il cibo mentre lo tagliava- no. Poi dovevano passare il cuc- chiaio a due punte alla mano dominante per raccogliere il cibo in quanto non avevano la forchet- ta per sollevarlo. Secondo la sto- ria, nel 1630, il governatore della colonia del Massachusetts Bay, Winthrop, possedeva l'unica for- chetta del paese. Il rapporto degli italiani con le forchette, al contrario, risale all'XI secolo e fu un'italiana, Caterina de 'Medici che, nel 1533, portò le forchette in Francia quando sposò Enrico II. Gli americani hanno dovuto aspettare fino al 19° seco- lo per avere un uso diffuso delle forchette, ma la vecchia abitudine era già stata assimilata e trasmes- sa al futuro. Anche se Emily Post ha condannato questo modo di mangiare nel 1928 - "fare zig-zag con la forchetta dalla mano sini- stra alla destra in quasi ogni boc- cone è una pratica ridicola da parte di chi aspira all'eleganza che non si vede mai nella miglio- re società" - la maggior parte degli americani ancora mangia a zig-zag. Legata a questa abitudine c'è quella del posto tenuto dalla mano non dominante. Gli ameri- cani, durante il tempo che consu- mano a zig-zag, tengono la mano appoggiata sotto il tavolo mentre gli italiani la tengono sul tavolo. Si potrebbe ritenere l'abitudine degli americani di sentirsi a pro- prio agio in ogni momento, ma è disapprovato dagli italiani che tradizionalmente tengono entram- be le mani sul tavolo per dimo- strare di non avere armi nascoste oppure, considerando che l'Italia era la patria della famiglia Bor- gia, che non stavano tentando di avvelenare il loro vicino prenden- do della polvere letale nascosta in un anello. L'origine di questa abi- tudine fu rafforzata dai Francesi al tempo di Luigi XIV che scoprì una cospirazione per avvelenare le sue bevande e il suo cibo con la polvere della successione, una mistura di arsenico e bava di rospo. È capitato abbastanza spesso di sentire un italiano mera- vigliarsi se la mano fosse sul grembo perché la persona aveva subito un'operazione alla spalla e non poteva sollevare il braccio o se la persona stava facendo qual- cosa di inappropriato. Parlando di buone maniere a tavola, c'è un'abitudine italiana, condannata dall'etichetta, che la consente solo durante i pasti informali e con l'uso di una for- chetta, che gli americani non conoscono e fa loro perdere un mondo di sapori e di piacere del cibo. Sto parlando di quello che viene chiamato scarpetta, e consi- ste nell'usare del pane per racco- gliere il cibo e, quando il piatto è vuoto, nello "spazzolare" il piatto e raccogliere salse e sughi fino all'ultima goccia. La sua origine non è certa e ci sono tre possibili spiegazioni accreditate: una forma di pasta concava, chiamata scarpetta, che assomigliava a una scarpa e restava piena di salse, o che il pane, come una scarpa su un piede, si muoveva in modo simile, o ancora quella scarpetta suona come "scarsetta", cioè abbastanza scarsa, e sarebbe indi- ce di povertà e dell'abitudine di non lasciare nulla sul proprio piatto. Origini a parte, gli ameri- cani, che non mangiano mai il pane come accompagnamento di un piatto, perdono una delle espe- rienze più deliziose e piacevoli della tavola. Se è vero che gli americani non raccolgono il cibo fino all'ul- timo, sono furbi a portare a casa ciò che non hanno mangiato avendo creato l'usanza della "doggy bag", esperienza che solo recentemente e molto limitata- mente, è iniziata in Italia. Gli ita- liani, che prestano molta attenzio- ne alle formalità, sono sempre stati vergognosi e timorosi di apparire avari o poveri nel chie- dere la doggy bag. Così, nel 2016, il Ministero dell'Ambiente, in collaborazione con le Camere di Commercio del Veneto e CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi), ha inventato la Family Bag, un elegante conteni- tore interamente realizzato con materiali riciclati che vantano uno stemma con FB scritto in mezzo! Barbara Degani, sottosegretario all'Ambiente del 2015, ha dichia- rato: "È nostro dovere agire per migliorare il nostro rapporto con l'ambiente circostante. L'introdu- zione della Family Bag nel risto- rante è un importante passo cultu- rale. La Family Bag è l'aggiornamento semantico della Doggy Bag che rende il concetto più moderno e allo stesso tempo ci aiuta a superare la nostra modestia allontanandolo dal ghet- to in cui era confinato. Non spre- care deve essere il nuovo stile di vita e quindi chiedere una Family Bag sarà un comportamento vir- tuoso". Perché gli italiani sono sempre così complicati? Proprio come succede con il momento in cui si può prendere un cappuccino. Il cappuccino, a differenza degli Stati Uniti, è una bevanda mattu- tina associata alla colazione, al più tardi, se ti sei svegliato molto tardi, si può avere a mezzogiorno ma non accompagna mai un pasto. A pranzo o a cena c'è acqua, soda, birra o vino. Il momento. Barilla Academy elen- ca dieci regole della cucina italia- na. Una di queste è che un cap- puccino non può essere consumato ai pasti, è permesso alla fine di un pasto ma, aggiun- ge, un italiano non lo farebbe mai. Il motivo è che il cappuccino è una bevanda molto ricca fatta principalmente di latte intero per- ché schiuma meglio, quindi dà una buona dose di proteine, grassi e zuccheri, e quindi è molto simi- le al gelato, la grande differenza è l'associazione di latte e caffè che dà luogo a sostanze che hanno bisogno di molto tempo per esse- re digerite (l'acido tannico nel caffè tende a legarsi con la casei- na del latte, formando così la caseina tannica). La schiuma aumenta questa caratteristica ren- dendola una bevanda post-pasto inadatta. Ho appena sorpreso mia figlia a ordinare un cappuccino con il suo sandwich per pranzo. A que- sto punto, ho capito che ha passa- to più tempo negli Stati Uniti che in Italia! Piccoli assaggi d'Italia Mangiare "a zig zag" vuol dire "made in USA" In Italia anche le doggy bags hanno ricevuto un upgrade piuttosto trendy LA VITA ITALIANA TRADIZIONI STORIA CULTURA

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