L'Italo-Americano

italoamericano-digital-5-31-2018

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GIOVEDÌ 31 MAGGIO 2018 www.italoamericano.org 34 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & ATTUALITÀ CRONACHE NOVITÀ EVENTI Ritrovato capolavoro di Mantegna ritenuto una copia per 200 anni P er quasi 200 anni il di- pinto è stato considerato una copia e, dagli anni '40, è custodito nei de- positi dell'Accademia Carrara. L'opera invece, è un ori- ginale di Andrea Mantegna e il suo valore, secondo il Wall Street Jour- nal che ne ha ricostruito l'attribu- zione, sarebbe di circa 30 milioni di dollari, oltre 26 milioni di euro. Il merito della sensazionale scoperta è di una piccola croce sul margine inferiore del dipinto che si è rivelata essere il punto di unione con un'altra tela, la "Discesa al limbo" del maestro Mantegna, conservata a Princeton nella collezione di Barbara Piasecka Johnson. Valutando la continuità tra la croce e l'asta che la sorregge si è giunti alla conclusione che la "Resurrezione di Cristo" appartie- ne al maestro del Rinascimento italiano ed è databile tra il 1492 e il 1493. L'intuizione è stata del conservatore della Collezione Carrara, Giovanni Valagussa, ed è stata avvallata dal massimo esper- to al mondo sull'artista, Keith Christiansen, del Metropolitan Museum of Art di New York. La Resurrezione di Cristo è un originale di Andrea Mantegna Firenze, 25 anni dopo via dei Georgofili N ella notte tra il 26 e il 27 maggio 1993 u n ' a u t o b o m b a esplose a pochi metri dagli Uffizi, ucci- dendo 5 persone (Fabrizio Nen- cioni, la moglie Angela e le loro figlie, Nadia, 9 anni, e Caterina, di appena 50 giorni. Muore anche lo studente di architettura Dario Ca- policchio) e ferendone 48. Oggi i magistrati cercano ancora i "man- danti occulti" di quell'attentato di mafia. L'attacco danneggia grave- mente alcune sale degli Uffizi e il Corridoio Vasariano: il 25% delle opere custodito nella Galleria viene danneggiato. Alcune opere sono perdute per sempre. Danneggiati anche Palazzo Vecchio, la chiesa di Santo Stefano, Ponte Vecchio e le abita- zioni circostanti. Moltissime famiglie restano senza un tetto. In occasione del 25° anniver- sario, l'Accademia dei Georgofili ha annunciato la futura apertura di una sala memoriale per ricor- dare la strage. Il nuovo ambiente nascerà agli Uffizi nell'area anti- stante la sala d'accesso al Corridoio Vasariano: conterrà i tre dipinti andati distrutti durante l'esplosione avvenuta nella notte tra il 26 e il 27 maggio 1993, poi recuperati grazie a lunghi inter- venti di restauro. Si tratta dell'Adorazione dei Pastori di Gherardo delle Notti, del Concerto musicale di Bartolomeo Manfredi e dei Giocatori di carte, sempre di Manfredi. L'attentato viene subito inqua- drato come mafioso. È passato poco più di un anno dalla strage di Capaci e dall'omicidio di Giovanni Falcone. Quanto acca- duto a Firenze segna il ritorno della strategia stragista di Cosa Nostra, che nel giro di poche set- timane colpirà ancora in via Palestro, a Milano e a Roma, a San Giovanni in Laterano e San Giorgio in Velabro. Le indagini degli anni succes- sivi permettono di ricostruire l'ac- caduto e di procedere nel 1998 all'arresto di Giuseppe Barranca, Gaspare Spatuzza, Cosimo Lo Nigro, Francesco Giuliano, Giorgio Pizzo, Gioacchino Calabrò, Vincenzo Ferro, Pietro Carra e Antonino Mangano, che vengono riconosciuti come esecu- tori materiali della strage. Salvare l'organo che Mozart suonò a Milano: ser vono 200mila euro L'organo della Basilica di San Marco a Milano fu suonato da Mozart nel 1773 L a Chiesa di Sant'Antonio Abate, nascosta in un chiostro a Milano, na- sconde un tesoro e con esso uno dei palcosce- nici di Wolfgang Amadeus Mozart: il secondo organo a canne più an- tico d'Italia. Mozart lo suonò nel 1773, nel suo terzo soggiorno a Mi- lano. Costruito dalla famiglia or- ganaria Brunelli attorno al 1506, tra il 1806 e il 1818, subì un primo in- tervento di restauro. Nel 1864, il monzese Livio Tornaghi, ricevette l'incarico di riformare lo strumento secondo i canoni musicali dell'e- poca, per adattarlo alle nuove esi- genze organistiche. Nuovamente, nel 1881, Giuseppe Bernasconi ap- portò diverse modifiche, sosti- tuendo alcuni registri. Oggi la Ba- silica ha bisogno di 200mila euro per nuovi restauri, dopo quelli del 2006. Lo strumento è a trasmissione integralmente meccanica e dispo- ne di 29 registri per un totale di 1109 canne. La consolle è a fine- stra ed è al centro della parete anteriore della cassa, ha un'unica tastiera di 58 note, con i tasti dia- tonici in ebano e quelli cromatici placcati in osso, e pedaliera a leg- gio di 17 note. Due Oscar fanno luce al Battistero di Firenze L ui è Vittorio Storaro e ha vinto tre Oscar per la migliore fotografia in Apocalypse Now, Reds e L'ultimo impe- ratore. Lei è sua figlia, l'architetto e light designer Francesca Storaro e con il padre ha già realizzato il progetto di illuminazione dei Fori di Roma e del Salone dei Coraz- zieri del Quirinale. Insieme hanno ora progettato la nuova illumina- zione di uno dei monumenti più visitati d'Italia: il Battistero di Fi- renze. Il progetto prende ispirazione dal concetto del fonte battesima- le: la rinascita attraverso l'ac- qua, tramite cui "si viene alla luce". Dall'ottagono, simbolo d e l l ' i n f i n i t o , s i i n n a l z a n o l e colonne avvolte di luce. Luci calde riempiono il mosaico della cupola fino a raggiungere Gesù che riflette tonalità più tenui che scendono sulle pareti in un dialo- go tra basso e alto, tra umano e divino. Gli scenari luminosi sono stati elaborati impiegando 320 corpi illuminanti a led. La conclusione del progetto è prevista per fine anno e proce- derà di pari passo con la conclu- sione dei lavori di restauro dei rivestimenti marmorei. La riqua- lificazione del monumento che sorge di fronte alla cattedrale di Santa Maria del Fiore, dura da anni: tra il 2010 e il 2016 sono stati restaurati i marmi del rive- stimento esterno del Battistero e la lanterna. Ora è stato avviato il restauro della tomba del Cardinal Cossa ed è stato terminato il restauro della Porta del Paradiso. Riportata all'antico splendore anche la Porta Nord. La Porta Sud sarà restaurata entro il 2019. Il Battistero, risalente al IV-V secolo, è una delle chiese più antiche di Firenze e fu consacra- ta nel 1059. Ha pianta ottagona- le, un diametro di 25,60 metri, quasi la metà della cupola del Duomo. L'ottagono è figura tipi- ca dei battisteri medievali e di ispirazione bizantina: ricorda "l'ottavo giorno" della settimana, che nel Nuovo Testamento del C r i s t i a n e s i m o è s i m b o l o d i Resurrezione ed Eternità. "Esiste un rapporto magico fra luce e architettura, ognuna aiuta l'altra a rivelarsi. La luce - hanno detto gli Storaro - offre comunicazione universale, che si applica a tutte le arti e trasmette storia, cultura ed emozione".

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