L'Italo-Americano

italoamericano-digital-8-20-2020

Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel

Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/1281809

Contents of this Issue

Navigation

Page 36 of 39

GIOVEDÌ 20 AGOSTO 2020 www.italoamericano.org 37 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO A Fontanellato, in Emilia, basta attraversare un fossato per fare un viaggio nelle meraviglie del passato Rosario, interessante per la fac- ciata neo-barocca. Lasciata la pia- cevole cittadina stretta attorno al suo Palazzo rinascimentale, riat- traversiamo campi di mais ed immense distese di erba e terra arata prima di entrare nel dominio del principe Diofedo Meli-Lupi di Soragna, la cui dimora è costi- tuita da una rocca che ancora gli appartiene. Le sale del piano nobile sono arredate e decorate da Andrea Appiani, il Brescianino, i Bibbiena, Lodovico Brea. Nella pianura piacentina, vicino Alseno, si trova il più celebre monumento cistercense della regione, l'Abbazia di Chiaravalle della Colomba. Dedicata a San Bernardo, pannelli iconografici illustrano la sua vita, le sue gesta, il fervore religioso, i momenti e i personaggi che l'hanno arricchita e caratterizzata. Come non ricor- dare che San Bernardo appoggiò l'ascesa di uno degli ordini mona- stico-cavallereschi più importanti ed enigmatici del suo tempo, I Templari, ancora oggi al centro di dibattiti, studi e polemiche? Il Monastero fu fondato secondo la tradizione nel 1136, anno in cui Arduino, vescovo di Piacenza concesse al monastero i primi beni terreni. Una colomba ne avrebbe delineato il perimetro con pagliuzze davanti agli occhi dei monaci. Così dice la leggen- da. La storia ne ricorda invece l'eccidio e il saccheggio ad opera di Federico II di Svevia e la con- fisca dei beni da parte di Napoleone. Stupisce l'interno per l'ampiezza delle tre navate, testi- monianza di un momento di pas- saggio dal romanico al gotico. Ma il gioiello di Chiaravalle della Colomba rimane il chiosco tre- centeco: si tratta di un perfetto quadrato scandito da 96 arcatelle ogivali e ornato da 130 colonnine binate in marmo rosa di Verona con splendidi capitelli in pietra, l'uno diverso dall'altro. L'austerità dell'architettura cistercense contrasta con la ric- chezza delle mensole di sostegno, i capitelli figurati, le sculture, prodigi di eleganza decorativa: un giovane monaco ci illustra con orgoglio le fini trinature franco- moresche della porta del refetto- rio. Nel calefactorium, un ambiente riscaldato da un grande camino, dove i monaci bianchi andavano a leggere e meditare nei giorni di grande freddo, c'è oggi la liquoreria dei monaci, che secondo la regola dell'Ora et Labora, producono liquori ed essenze di lavanda e violetta. Passando da Fiorenzuola d'Arda, si può raggiungere Castel Arquato, borgo medioevale di grande interesse storico. La sua fondazione risale all'epoca augu- stea, come capoluogo di un distretto agricolo assegnato all'VIII legione. Attorno al 1200 si organizzò in Communitas, come testimonia il Palazzo del Podestà, di fronte alla Rocca viscontea che domina la valle. La Collegiata romanica, in conci di tufo ed arenaria, ha un bel porta- le, detto del Paradiso, e capitelli interessanti per via di sculture di tipo longobardo, con effigiati rozzi volti dall'espressione barba- rica e primitiva. Un piccolo chio- stro, costruito a fine '200, conser- va un certo misticismo antico, di quando i canonici facevano vita in comune. Da qui si possono andare a visitare le Terme di Bacedasco: si trovano in mezzo a un fitto bosco, ma hanno perso un pò di interesse da quando è stato abolito il trenino che conduceva direttamente agli stabilimenti ter- mali. del Conte Galeazzo Sanvitale. Il mito, soggetto dello splendido affresco, liberamente tratto dalle Metamorfosi di Ovidio, racconta di una fuga e di un incontro ed evoca la trasformazione in cervo di Atteone per aver guardato Diana nuda mentre si fa il bagno. Non si sa bene a cosa servisse in origine questa saletta circolare, se fosse un bagno o un pensatoio; si sa che fu dedicata a Paola Gonzaga, anche perché nel peduncolo centrale si fa riferi- mento ad un lutto che dovette sconvolgere la signora di Fontanellato: vi sono raffigurati due bambini e il più piccolo ha in mano un ramo di ciliegio simbolo di morte precoce. Qui forse la madre si ritirava per riflettere e rielaborare il lutto. Al centro della volta un ammonimento, "respice finem", sembra voglia alludere alla gelosia del marito oppure alla necessità di guardare oltre la superficie delle cose. Esaurita la visita alla Rocca di Fontanellato, un altro monumento poco lontano suscita curiosità. E' il Santuario della Vergine del La Rocca di Sanvitale a Fontanellato racchiude uno dei capolavori del manierismo italiano: il Mito di Diana e Atteone del Parmigianino (Ph Carlo Grifone - Wiki Loves Monuments 2018) Continua da pagina 36

Articles in this issue

Links on this page

Archives of this issue

view archives of L'Italo-Americano - italoamericano-digital-8-20-2020