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GIOVEDÌ 23 AGOSTO 2018 www.italoamericano.org 36 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO C hi è appassionato di storia, arte e archeolo- gia non può perdere una visita alla città di Lucera, la "Luceria Apulia" degli antichi Romani, in provincia di Foggia. Si trova a 240 metri di altezza su un'altura isolata del Tavoliere. Una collocazione che consente una bella vista pano- ramica sulla Capitanata settentrio- nale, dal semicerchio delle colline subappenniniche al Gargano. Una posizione di favore che ne spiega origine e importanza storica. Lucera vanta bei palazzi e notevoli edifici ed è una città atti- va e colta, un notevole centro di studi con un museo e una biblio- teca che conta oltre 35.000 volu- mi, oggi conservata nel comples- so del Ss. Salvatore. Molti e importanti resti della città antica si ritrovano sotto gli edifici moderni. Particolarmente notevoli sono quelli dell'anfitea- tro, di un edificio detto il Palazzo Imperiale, e di alcune cisterne d'acqua entro il recinto del castel- lo di Federico II. Sul terrazzo dirupato del colle, dove fu l'acropoli dell'antica Luceria, si eleva il castello, innal- zato nel 1233 da Federico II di Svevia, poi ampliato da Carlo I d'Angiò. Altissime cortine circon- dano il fortilizio angioino, a pian- ta di pentagono irregolare, rinfor- zato tutto intorno lungo i lati da torri quadrilatere e pentagonali: enormi le due belle torri cilindri- che dette "del Leone" e "della Leonessa". All'interno del recinto angioi- no risalgono forse all'età sveva i FABRIZIO DEL BIMBO Fiorelli" è l'istituzione più com- pleta, la testimonianza più fedele della storia millenaria della città. Nato nel 1905 come Antiquarium municipale per iniziativa di un gruppo di privati è intitolato all'archeologo napoletano di ori- gine lucerina Giuseppe Fiorelli (1823-1896), una figura di ecce- zionale valore nella cultura storica ed archeologica meridionale, primo organizzatore di scavi siste- matici a Pompei. Allestito dapprima in due sale a piano terra del Palazzo munici- pale, ha trovato dal 1934 definiti- va sistemazione nel settecentesco palazzo De Nicastri-Cavalli. La raccolta consiste in diverse sezio- ni che coprono le fasi più signifi- cative della storia della città, a partire dalle epoche più antiche della civiltà: archeologia classica, archeologia medievale, numisma- tica, pinacoteca, tradizioni locali e arti minori. Ricca è la sezione epi- grafica, riferita ad un arco di tempo che va dai primi secoli della Roma repubblicana al tardo Impero, fino all'epoca paleocri- stiana, completa di iscrizioni di carattere onorario e sepolcrale. Importante è la collezione liti- ca, rappresentata da are, cippi, capitelli, frammenti marmorei, fregi e bassorilievi dell'antica Luceria. La collezione statuaria comprende una Venere marina di stile greco-romano, di età impe- riale, rinvenuta a Lucera nel 1872 nei pressi delle Terme di Porta S. Severo; il Salone del mosaico, un superbo pavimento musivo del I secolo notevole per la varietà Rinascimento. Pare che i Romani già vi abi- tassero nel 323 o 322; la dovettero abbandonare per effetto della "clades caudina": la recuperarono nel 314 e allora vi costituirono una colonia latina, baluardo della latinità nell'Apulia, l'attuale regio- ne della Puglia. Una nuova colo- nia fu realizzata probabilmente sotto Augusto. Fino al sec. III d. C. rimase colonia latina ed ebbe il diritto di coniare moneta. Il museo civico "Giuseppe Lucera fu, insieme a Brindisi, uno dei capisaldi della presenza romana in Puglia, città autorizzata a battere moneta e fiorente municipio in età augustea delle figure e dei colori, recupera- to dalle antiche Terme di Piazza Nocelli. Tra le numerosissime teste si segnalano quelle di Eracle Epitrapezio, di scuola lisippea, di Cicerone, Vespasiano e, interes- santissimo, un capo giovanile del- l'imperatore Federico II. Tra le raffigurazioni litiche e marmoree risaltano la testa di Alessandro Magno, quella di Minerva medica e un busto fittile di Proserpina (III sec. a.C.). Di particolare suggestione sono infi- ne la ricostruzione integrale del vano cucina e del settecentesco salotto Cavalli, testimonianza di un gusto e di uno stile borghesi, comuni ad un'epoca ormai lonta- na. Da visitare anche il convento del Ss. Salvatore, detto anche di San Pasquale, fondato nel 1407 dai frati Osservanti per volere di padre Giovanni Vici da Stroncone. Secondo antichi documenti angioini, la chiesa esisteva già nel 1273 e Stroncone la fece restaura- re adattando a convento l'antica grancia. Divenne centro di studi di teologia sotto i frati Riformati nel XVII sec. con relativa biblio- teca. Con la soppressione dell'or- dine nel 1811, cominciò il suo declino che si concluse con la chiusura definitiva nel 1863. Oggi è sede della nuova biblioteca e dell'interessante pinacoteca comu- nale. Da visitare anche il bellissi- mo Museo Diocesano del palazzo Vescovile e il Convitto Nazionale 'R. Bonghi", ospitato nel quattro- centesco ex Convento dei padri Celestini. La Puglia che non ti aspetti: a Lucera anfiteatro, domus e mosaici svelano la storia degli antichi Romani ruderi della rocca, in forma di alta torre irrobustita da volte e ram- panti. Dal re Carlo II d'Angiò fu iniziato il Duomo nel 1300, misto di forme romanico-gotiche, fian- cheggiato da una torre campanaria cuspidata con due piani di elegan- ti bifore e monofore. Nell'interno, dove si possono ammirare tre navate a tetto e arca- te gotiche, notevoli sono l'altare maggiore, la cui base è l'antica mensa di Federico II, un ciborio, un pulpito, sculture e affreschi del