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GIOVEDÌ 15 NOVEMBRE 2018 www.italoamericano.org 39 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & ATTUALITÀ CRONACHE NOVITÀ EVENTI P iù di un milione e mezzo di metri cubi di foresta sono stati ab- battuti in 24 ore. Il vento e la pioggia hanno devastato intere foreste in Trentino, Alto Adige e Veneto. Boschi plurisecolari sono stati rasi al suolo da raffiche di vento fino a 200 km all'ora, con vortici e trombe d'aria. Sull'Altopiano di Asiago la tromba d'aria che si è scatenata ha devastato i boschi del comprens orio dei S ette Comuni, abbattendo o spezzan- do, secondo una prima stima, tra i 250 mila e i 300 mila tra alberi e piante. Migliaia e migliaia di abeti s ono s tati dis trutti anche sull'Altopiano dei Sette Comuni che si trova sulle Alpi vicentine. Stessa sorte per gli alberi dei boschi del Comelico e della Val V is dende in pro vincia di Belluno. La stessa diga del Comelico è stata interamente ricoperta da una distesa di alberi e rami impa- stati con fango e detriti. Anche la seconda foresta per importanza per la presenza di abeti rossi dai quali si ricava il prezioso legno Ecatombe di alber i in Trentino, Fr iuli e Veneto Distrutta la foresta degli Stradivari Sicilia alluvionata da Catania a Sciacca. A Nord la piena del Po B agnato il Nartece, i monumentali portoni in bronzo bizantini, le colonne, i marmi. Sott'acqua la preziosa Basilica di San Marco a Venezia. Non solo disagi per popolazione, turisti e abitazioni. L'acqua alta re- cord toccata in Laguna ha portato danni gravi anche al suo tesoro più importante: la Basilica di San Marco. La "chiesa d'oro" è stata invasa dall'acqua salmastra nel suo corpo principale raggiungendo il livello di 90 centimetri, ritirandosi solo dopo 16 ore. Allagata qualche decina di metri quadri del mille- nario pavimento a mosaico in marmo, situato di fronte all'altare della Madonna Nicopeia e inondati completamente il Battistero e la Cappella Zen, dove campeggia una famosa Madonna con la scarpa do- rata. L'allagamento della celebre basilica è il secondo del nuovo millennio, il quinto della storia di San Marco, ma in un solo giorno la Basilica è invecchiata di alme- no vent'anni. La chiesa ha una struttura di mattoni che imbevuti di acqua salata si ammalorano anche fino a un'altezza di diversi metri, met- tendo a rischio la tenuta dei mosaici che adornano le volte. "Rimane il fatto che era stato promesso a Venezia e a tutta l'u- manità, che tali eventi non sareb- bero più accaduti". La Procuratoria di S.Marco, nominata dal Ministro dell'Interno secondo i trattati tra Stato e Chiesa cattolica, rischia di vedere annullati i recenti lavori di messa in sicurezza della Basilica, della Cripta, il progetto di prote- zione del Nartece e dell'area della Piazza sino a un'altezza di marea di 85 centimetri, e il rifacimento del vecchio progetto di imper- meabilizzazione dell'intera Piazza fino a un'altezza di marea di 110 centimetri. Nulla può la Procuratoria per difendere S.Marco e l'intera città di fronte agli eventi sopra i 110 centimetri, che sono stati già oltre 60 nell'ultimo, non ancora com- pletato decennio. Tale difesa è possibile solo interrompendo il collegamento tra mare e laguna. Riparare ai danni delle frequenti inondazioni, a parte i costi, sta diventando sempre più difficile e potrebbe diventare impossibile, specie in uno scenario di cambia- menti climatici globali che il mondo scientifico considera certi. per realizzare gli Stradivari, ha subito gravissimi danni. Si tratta della Val Saisera, una foresta in frazione d i V albruna Malborghetto che si trova nella zona di Tarvisio (Udine) in alto F riuli, vicina al confine con l'Austria. I danni della tempes ta di vento e pioggia, una sciroccata durata ore sono impossibili da quantificare. Solo per la provin- cia di Belluno si parla di 25 mila ettari che corrispondono a dieci milioni di metrocubo di legname. In termini economici si ragiona di centinaia di milioni. Ora la priorità è lo sgombero delle strade prima dell'arrivo della neve e la raccolta dei tron- chi per evitare che marciscano. Se un'intera economia legata al legno è crollata, il nemico più subdolo si chiama bostrico: è il coleottero "tipografo" che divora i tronchi. Se gli abeti rimarranno a lungo l'insetto prolifererà e diventerà una minaccia per il resto del bosco sano. Ci vorrà un secolo prima che alcune aree recuperino i boschi. Ma nei pendii più esposti le frane rallenteranno la ricrescita. Sott'acqua la basilica dorata di San Marco Po r t o f i n o inondata L a furia del maltempo ha distrutto il porto di Ra- pallo e isolato Porto- fino: i danni sono pe- santissimi. E' crollato il muro esterno del porto, la diga foranea, in cemento armato. Tante barche e altrettanti yacht pesante- mente danneggiati o affondati. Su 390 ormeggiati nella baia la metà è andata distrutta con danni per milioni di euro. Nella piazzetta di Portofino, cuore del borgo dei vip, è avve- nuto un cedimento a causa delle piogge che hanno fatto gonfiare il rio Fondaco che per raggiunge- re il mare corre sotto il selciato a ciottoli della piazza. Era già iso- lato dal 29 ottobre quando le mareggiate avevano distrutto in più punti la strada che unisce Portofino a Santa Margherita Ligure. Il paese è ora come un'i- sola: raggiungibile solo dal mare. Problemi anche a Rapallo, per allagamenti. A causarli gli yacht che la mareggiata del 29 ottobre ha portato alle foci dei torrenti ostruendoli. Le forti piogge non hanno ris parmiato G enova: acqua in scantinati e sottopassi. U na terribile alluvione ha colpito la Sicilia e le zone interne prima nella piana di Catania dove in una notte sono caduti oltre 200 mm di pioggia tra Mineo e Ramacca. Si- tuazione drammatica poi nel Sira- cusano, dove in alcune aziende agricole e in case di campagna le persone si sono messe in salvo sui tetti. La furia della pioggia è quindi proseguita verso ovest dove ha pro- vocato frane, allagamenti e smot- tamenti. Particolarmente colpite Sciacca, Mazara del Vallo e il Tra- panese: numerose auto sono state travolte e portate via dalla furia di acqua e fango, e molte persone sono rimaste bloccate e salvate dai soccorritori. Nella tragica ondata di mal- tempo che ha colpito l'Italia da Nord a Sud causando anche una ventina di vittime, sorprese dalla furia del maltempo, allerta alta, danni ma nessuna emergenza invece per la piena del Po. Ponti chiusi, lavori fermi, negozi chiu- si, aree e negozi allagate. La terza piena consecutiva ha segnato fino a un +8 metri sullo zero. Ma al di là delle golene aperte allagate e di alcune abitazioni soll'acqua, è passata senza danni evidenti. Sopra la foresta degli Stradivari, sotto la diga del Comelico coperta di rami Piana aagricola allagata in Sicilia dopo l'ondata di maltempo