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GIOVEDÌ 13 GIUGNO 2019 www.italoamericano.org 36 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO A vete mai sentito parlare di N arnia? È un mondo immaginario popolato da maghi, streghe e personaggi fan- tastici, creato dallo scrittore bri- tannico Clive Staples Lewis, come scenografia per la sua serie fantasy per ragazzi dal titolo "Le cronache di Narnia", pubblicata negli anni Cinq uanta del Novecento. A questo punto si dirà: cosa c'entra questo argomento con l'Umbria, la regione più verdeg- giante d'Italia? C'entra, perché Narnia non è altro che l'antico nome di Narni, una storica, deli- ziosa cittadina umbra, ricca di monumenti e circondata da verdi campagne, a cui Lewis si è sicu- ramente ispirato, pur non aven- dola mai vista. È proprio nel ter- ritorio circostante questo borgo arroccato su un colle che si colti- va ancora oggi un vitigno già noto e apprezzato dagli antichi Romani: il Ciliegiolo di Narni. Siamo in una zona dalle anti- che tradizioni nel campo della coltivazione della vite, soprattut- to per quanto riguarda il Ciliegiolo, vitigno che è riuscito a sopravvivere grazie alla tenace passione di un gruppo di piccoli produttori che hanno continuato a coltivarlo mentre altrove veni- va estirpato per fare spazio a varietà più commerciali. Attualmente gli ettari coltivati sono circa 50 e anche grazie all'Associazione dei Produttori del Ciliegiolo, sta trovando spa- zio come uno dei rossi più tipici e interessanti del Centro Italia. Le origini del vitigno sono piuttosto misteriose. Secondo la acini dalla buccia sottile. Il vino è di colore rosso rubino dalle sfumature violacee. Al naso pre- senta freschi aromi di ciliegia, frutta rossa e sottobosco e al palato è armonioso, morbido, poco tannico. Solitamente viene vinificato in acciaio ma a volte viene preferito il legno per otte- nere un vino più strutturato e complesso. Il Ciliegiolo è molto apprezzato all'estero, ma da qual- che anno ci si impegna a farlo conoscere alla clientela italiana. Se si è tornati negli ultimi anni a parlare di questa varietà interes s ante e caratteris tica dell'U mbria, lo s i deve a Leonardo Bussoletti, impegnato produttore di Narni. È sua l'idea devolvere il 10% del ricavato delle vendite del suo Ciliegiolo "05035" al restauro dei dipinti delle 33 grandi lunette presenti all'interno del chiostro dell'ex convento di Sant'Agostino. L'autore è il narnese Federico Benincasa che ha dipinto dal 1693 le "Storie della vita di santi e beati agostiniani". L'apparato decorativo del chiostro è forse opera dello stes- so artista che ha realizzato molte pitture all'interno della chiesa, che oggi non è visitabile perché ancora bisognosa di restauri. La prima lunetta è stata già restaurata e il progetto prevede usato per tagliare il Sangiovese e donare un po' di morbidezza e note fruttate. Il nome deriva proprio dall'a- roma predominante di ciliegia, che conferisce una caratteristica impronta al bouquet di frutta rossa. Matura presto e produce grappoli abbastanza grandi, con di recuperarne una all'anno. Il chiostro, da cui si gode un bellis- simo panorama sulla valle, è facilmente raggiungibile dal par- cheggio con ascensore o scala mobile. Oltre ad aver iniziato a restau- rare il ciclo pittorico del chiostro di Sant'Agostino, Bussoletti, il cui vino Brecciaro ha ottenuto in passato il riconoscimento dei 3 bicchieri della guida Gambero Rosso, intende fare di quel luogo anche una cantina prestigiosa. In uno dei locali del chiostro infatti Bussoletti ha ricavato un prezio- so angolo in cui conservare i suoi migliori prodotti e renderlo anche un luogo di aggregazione. Simone De Turres, il restaura- tore, ha spiegato che in realtà le lunette sono olii su intonaci e n o n affres ch i v eri e p ro p ri. Ritraggono molti santi tra cui, naturalmente Sant'Agostino ma anche molti altri, come Santa Rita da Cascia. A Narni c'è molto altro da visitare: la cattedrale di San Giovenale, il palazzo dei Priori, il ponte d'Augusto, la Rocca Albornoziana e la chiesa di San Domenico nei cui sotterranei è stato scoperto nel 1979 la Narni sotterranea, cioè una serie di ipo- gei con cisterne, ma anche la s ede locale di un tribunale dell'Inquisizione. Le Cronache ispirate a Narni non raccontano la bontà del Ciliegiolo, vitigno tenace già noto agli antichi Romani tradizione pare sia stato portato dalla Spagna nell'800, ma una tesi più recente lo indica come uva autoctona forse derivante da antiche varietà di "vitis vinifera" che hanno dato origine anche al Sangiovese. Oltre che in Umbria, il Ciliegiolo è diffuso in Liguria e Toscana, dove veniva spesso NICOLETTA CURRADI La Rocca Albornoziana di Narni fu costruita nel 1367 e controlla le vie di accesso per Perugia, Terni, la via Flaminia e la strada che porta a Orte e nel Lazio © Mario Ascione | Dreamstime.com