L'Italo-Americano

italoamericano-digital-11-28-2019

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GIOVEDÌ 28 NOVEMBRE 2019 www.italoamericano.org 36 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO L a marea. La pioggia. L'improvviso vento arriva- to a soffiare fino a 130 km/h. Venezia va sotto e tanto. Nel giro di poche ore la marea passa da 145 a 187 centimetri registrati a Punta della Salute. La navigazione viene sospesa. I vaporetti sbalzati sui masegni delle fondamenta. Uno scatto immortala uno di essi lungo lungo Riva degli Schiavoni. Non era mai successo. Nel sestiere di Castello, Viale Garibaldi viene invaso dall'acqua come se ci fosse un fiume in piena. Uno scenario apocalittico. No, non è la sceneggiatura di qualche disaster movie america- no ambientato in Italia. È mera cronaca. Cronaca di una città fragile e unica che con la memo- ria ha riportato le lancette indie- tro a quel tragico 1966, quando le mareggiate invasero gran parte della città. In questo panorama di deva- stazione, la conta dei danni. Abitazioni (in particolare quelle ai piani terra), magazzini, eserci- zi commerciali, edifici pubblici, rive, scuole, le isole e le attività artigianali devastati dall'acqua alta e dalla furia del vento. A patire le ire di Madre Natura, anche e sopratutto l'immenso patrimonio artistico dell'antica Repubblica Marinara a comin- ciare dalla Basilica San Marco e Palazzo Ducale. In estrema diffi- coltà la Fondazione Querini Stampalia, proprio nel 150° anniversario dalla sua fondazio- ne, la biblioteca del conservato- rio Benedetto Marcello, lo stori- co Teatro La Fenice. Una chiesa di quel Giancarlo Galan che nel febbraio 2018 la Corte dei Conti condannò per tangenti legate al Mose. Già l'anno scorso con 160 cm di alta marea e la città messa in ginocchio, il Mose aveva misera- mente fallito. Oggi, con la secon- da marea più alta della storia e a cui sono seguite altre maree super, la situazione è davvero Il Mose (Modulo Sperimentale Elettromeccanico), il sistema che avrebbe dovuto proteggere Venezia e le sue isole dalle mareggiate non è entrato in funzione, anzi. Se lo avesse fatto, sarebbe stato peggio. Un'opera costata miliardi di euro e mai ultimata. I lavori iniziaro- no nel 2003 sotto il Governo Berlusconi e la Regione Veneto grave. Il Governo ha decretato lo stato di emergenza stanziando subito 20 milioni di euro, cifra che servirà per il ripristino dei servizi fondamentali ai cittadini. il Governo ha inoltre previsto cinquemila euro per ciascun pri- vato e ventimila per ogni realtà commerciale, produttiva e di culto. Ma con Venezia problemi ingenti anche per le isole di Murano, Burano e ancor di più per Pellestrina, che insieme al Lido di Venezia separa la Serenissima dal Mare Adriatico. L'isola è stata letteralmente invasa dalle acque con la conse- guenza che le famiglie hanno perso tutto e per le quali la rete e l'informazione le sono venuti in soccorso con la raccolta fondi "Un aiuto subito per Venezia". Il sindaco Luigi Brugnaro ha aper- to un conto corrente per le dona- zioni dall'Italia e dall'estero. Questi i dettagli per chi volesse contribuire. Intestazione conto: Comune di Venezia - Emergenza acqua alta. Causale: contributo emergenza acqua- Per bonifici effettuati dall'Italia: IBAN: IT24T030690211710000001876 7. Per bonifici effettuati dall'e- stero: oltre al medesimo IBAN è necessario riportare il codice BIC: BCITITMM. Venezia è un patrimonio di tutti, unico al mondo. Anno dopo anno Venezia e l'Italia intera si scoprono più fragili. Oggi di più rispetto al passato. Com'è possi- bile? Qualcuno ha responsabi- lità, tante e troppe. Al momento però, gli unici a pagare sono i cittadini costretti a vivere tra mille difficoltà e il patrimonio artistico, totalmente indifeso, come sempre. Venezia sott'acqua come non si vedeva dal tragico 1966. Danni ovunque per oltre un miliardo di euro su due praticamente danneggiata, tra cui San Giacomo dall'Orio. La notizia fa il giro del mondo. Dal Veneto e da tutta Italia arrivano privati cittadini e studenti per aiutare una città messa in ginocchio dalla furia del mare. In tutto questo la domanda che ogni singolo vene- ziano si chiede arrabbiato, è stata: ma il Mose che fa? LUCA FERRARI Con 130 cm si allaga quasi il 50% della città di Venezia (Ph L.Ferrari) Sott'acqua a causa dell'acqua alta gran parte di Venezia: mai tante maree in due secoli (Ph. L.Ferrari)

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