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GIOVEDÌ 9 GENNAIO 2020 www.italoamericano.org 33 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO plesso telematico Vega. Andrea Segre entra nella vita dei tanti lavoratori. Quelli che grazie alle nuove tecnologie possono alme- no vedere i propri figli crescere a centinaia di chilometri di distan- za, inviando mese dopo mese il denaro per farli vivere e frequen- tare a scuola. La loro esistenza si svolge tra quelle ciminiere senza clamore. Senza troppa gioia, tra turni stancanti e il tempo necessario per sfamarsi. Venezia è a poche fermate di autobus. Un Eldorado inavvicinabile per queste esisten- ze nei cui pensieri c'è solo la voglia di riabbracciare i propri affetti lontani. E se questo è il v o l t o c o n t e m p o r a n e o d e l l a società, il documentario punta deciso anche verso il ricordo delle grandi marce di contesta- zione, facendo emergere tutto l'orgoglio delle lotte per i diritti dei lavoratori nelle parole delle v e c c h i e g e n e r a z i o n i o r m a i a pochi anni dalla pensione, nel racconto di una discussione sin- dacale toccando il tavolo del dibattito. I più giovani ascoltano, a t r a t t i i n c r e d u l i . D u b b i o s i . Come a dire: ma davvero una volta credevate di poter cambia- re le cose, avevate provato a cambiare il mondo? Sembra la p r e i s t o r i a . S e m b r a u n ' a l t r a epoca, e in effetti così è. E poi ci sono i camionisti. Quelli che vivono Marghera solo di passaggio. Vedono e com- mentano. Scherzano. Hanno le idee chiare sull'Italia. Tra una risata dissacrante e un'altra, elo- giano le strade della Turchia, raccontando di come i colleghi serbi siano sempre cordiali con S torie di operai, dirigenti, ristoratori. Storia di tra- sformazione ed evoluzio- ne. Storie attorno alla laguna. Storie che si svolgono a pochis- simi chilometri di distanza da Venezia, una delle città più visi- tate e fragili al mondo. Qui sorge il polo industriale di Marghera ed è qui che l'atten- ta telecamera del regista vene- ziano Andrea Segre (Mare chiu- so, La prima neve, L'ordine delle cose) si è posata, realizzando "Il pianeta in mare", prodotto da ZaLab Film con Rai Cinema in associazione con Istituto Luce Cinecittà e il sostegno di DG Cinema – Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, presenta- to nella sezione Fuori Concorso alla 76° Mostra Internazionale D ' A r t e C i n e m a t o g r a f i c a d i Venezia. La pellicola offre uno sguardo differente su Venezia. Andrea Segre entra nel cuore meccanico e multietnico della V e n e z i a m e n o a p p a r i s c e n t e . Dentro quel grande ammasso di fumi industriali che si scorge nel vicino orizzonte dalla Venezia fotografata dai turisti. Una piccola e operosa Babele che giorno dopo giorno vede sgretolarsi un glorioso passato di lotte sindacali a favore di una globalizzazione forsennata che sta spingendo sempre di più le sue "api operaie" a partire per altri lidi in cui lavorare. Vite ai margini nella maggioranza dei casi, ma anche vite privilegiate. Quelle dei manager, sempre in giro per il mondo tra Londra, New York e la ricca Salisburgo. Irrompono come voci fuori dal coro. Un minuscolo affresco di un ceto che segna i mutamenti, li segue, li sponsorizza. Pronto ad abbandonare il pianeta lì dove ci fossero migliori condizioni d'in- gaggio. Dentro le tute sudate invece, ecco i bastioni abbandonati del Petrolchimico. I forni. Le cimi- niere. I container. Il nuovo com- LUCA FERRARI loro. Cambia il tono quando il soggetto diventa il Bel paese. Un paese da cui tutti vorrebbero andarsene, anche se partire per molti, causa età, non è nemmeno più un desiderio ma una chime- ra. Minuto dopo minuto si passa dalle luci dell'ultima trattoria del pianeta Marghera al ciarlare dia- lettale fino alla notte, quando l'ennesimo container interconti- nentale è in fase di attraccaggio nel porto lagunare. Cade la piog- gia sul mondo di Marghera. Gli operai arrivano. Chi in bicicletta, chi a piedi. Quale futuro li attende? Non Venezia e Marghera, due lati (molto diversi) della stessa medaglia e che pochi turisti conoscono lo sanno. Quale futuro attende l'antica Repubblica Marinara? Prima di lasciarci, Andrea Segre ci mostra due pescatori che approfittando di una matti- nata di sole, camminano dentro l'acqua nel tratto lagunare che separa la Serenissima da Porto Marghera. Raccolgono dal fon- d a l e v e r m i p e r l a p e s c a . Raccolgono molluschi, caparoz- zoli. "Non li mangerei nemmeno se me li regalassero", dice uno dei due. Anche questa è la città industriale di Marghera. Anche questa è la bellissima, unica e fragilissima Venezia. Tutto que- sto è Il pianeta in mare. Due mondi vicinissimi e lontani al tempo stesso: l'iconica Venezia e l'industriale centro produttivo di Marghera in uno scatto del film di Segre