L'Italo-Americano

italoamericano-digital-2-4-2021

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www.italoamericano.org 35 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & ATTUALITÀ CRONACHE NOVITÀ EVENTI GIOVEDÌ 4 FEBBRAIO 2021 La pandemia spinge l'export dei prodotti della dieta mediterranea Over 70 i più a rischio (Ph hayakorn Lotongkum | Dreamstime.com) In cucina dominano i prodotti freschi (Ph Softdreams | Dreamstime.com) Covid, più ricoveri tra gli over 70 e ancora 5 regioni sotto osservazione Ristoranti chiusi: buco da 5 mld da gennaio L e chiusure di gennaio sono costate 5 miliardi di euro ai ristoratori italiani. Lo stop alla grande maggioranza di bar, ristoranti, pizzerie e agriturismi, per l'inserimento nelle diverse ordinanze in zone dove è consen- tita la sola consegna a domicilio, e la ristorazione con asporto, ha avuto un drammatico impatto su economia ed occupazione. E' quanto emerge da una ana- lisi della Coldiretti che valuta gli effetti della chiusura "a cascata". Fermare bar e ristoranti significa infatti una pesante ricaduta sul- l'intera filiera agroalimentare con disdette di ordini per le for- niture di molti prodotti agroali- mentari, dal vino all'olio, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che tro- vano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco. In alcuni settori, come quello ittico e vitivinicolo, la ristorazio- ne rappresenta addirittura il prin- cipale canale di commercializza- zione per fatturato. Le difficoltà della ristorazione – continua la Coldiretti – si tra- sferiscono infatti sulle 70mila industrie alimentari e le 740mila aziende agricole lungo la filiera impegnate a garantire le fornitu- re per un totale di 3,6 milioni di posti di lavoro. Intervenire a sostegno del set- tore significa quindi difendere la prima ricchezza del Paese con la filiera agroalimentare nazionale che vale 538 miliardi pari al 25% del Pil nazionale ma è anche una realtà da primato per qualità, sicurezza e varietà a livello inter- nazionale. "Occorre salvaguardare – conclude la Coldiretti – un setto- re chiave per la sicurezza e la sovranità alimentare soprattutto in un momento in cui con l'e- mergenza Covid il cibo ha dimo- strato tutto il suo valore strategi- co per il Paese". Il protrarsi della situazione rischia di dare il colpo di grazia ai consumi alimentari degli italiani fuori casa che lo scorso anno erano già scesi al minimo da almeno un decennio, con un crack senza precedenti per la ristorazione che dimezza il fatturato (-48%) per una perdita complessiva di quasi 41 miliardi di euro, secondo le stime Coldiretti su dati Ismea. I n netta controtendenza con il crollo del commercio estero, la pandemia spinge la doman- da dei prodotti della dieta medi- terranea Made in Italy nel mondo, dove nel 2020 si registra un valore record nelle esporta- zioni con un aumento medio del 9%, dalla frutta alla verdura, dalla pasta all'extravergine fino alle conserve di pomodoro. Emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi ai primi dieci mesi del 2020 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Ad essere avvantaggiate sono state nell'or- dine le esportazioni nazionali di conserve di pomodoro (+17%), pasta (+16%), olio di oliva (+5%) e frutta e verdura (+5%) che hanno raggiunto in valore il massimo di sempre, secondo l'a- nalisi della Coldiretti. Un ten- denza favorita sia dal ritorno in tutti continenti alla preparazione casalinga dei pasti anche per effetto del lockdown diffuso della ristorazione, sia da una svolta salutista nei consumatori a livello globale che hanno privile- giato la scelta di prodotti alleati del benessere. P uglia, Sardegna, Sicilia, Umbria e la Provincia Autonoma di Bolzano restano sorvegliate speciali. Resta anche il divieto di sposta- mento tra le regioni ma l'occupa- zione in terapia intensiva a livel- lo nazionale è sotto la soglia cri- tica (28%). "L'indice di trasmis- sione del contagio è sceso a 0,84. È un risultato incoraggiante frut- to dei comportamenti corretti delle persone e delle misure di Natale che hanno funzionato. Ma è fondamentale - dice il ministro della Salute, Roberto Speranza - mantenere la massima attenzio- ne. La sfida al virus è ancora molto complessa". Infatti per "la mortalità c'è una decrescita abbastanza lenta. La fascia di età preminente per i ricoveri è quella sopra i 70 anni". Per il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro: "L'Italia rimane costante nella sua curva ma si colloca a livelli più bassi rispetto agli altri paesi europei. Il rischio è moderato-basso in quasi tutte le regioni. C'è un miglioramento in termini di impatto sui servizi, ma le curve decrescono molto lentamente". A nche Moderna, dopo Pfizer e Astrazeneca ha annunciato il taglio delle forniture. Dopo le prime settima- ne di vaccinazione che avevano permesso di raggiungere rapida- mente il milione di somministra- zioni fra operatori sanitari e ospi- ti delle residenze per anziani, lo stop comunicato ma non concor- dato dalle case farmaceutiche, che hanno ridotto le forniture, ha fatto saltare il piano vaccinale nazionale: oggi siamo "superati da Germania e Turchia". Il Commissario straordinario per l'attuazione e il coordinamento delle misure occorrenti per il contenimento e il contrasto del- l'emergenza Covid-19 Arcuri ha detto: "Fino al 15 gennaio abbia- mo somministrato 81mila vacci- ni al giorno, dal 16 al 25 gennaio solo 39mila, meno della metà, perché non abbiamo i vaccini che ci avevano assicurato e che le aziende hanno ridotto unilate- ralmente senza avvisarci". Anche se l'Italia ha avviato tutte le procedure legali di auto- tutela, il problema è che il vacci- no è decisivo nella lotta al Coronavirus. Dall'inizio dell'epi- demia "un italiano ogni 23 si è contagiato. Ma grazie alle misure di contenimento, la curva viene tenuta entro ambiti di non esplo- sività". Tuttavia, senza dosi vac- cinali è impossibile frenare con- sistentemente i contagi ed è "dif- ficile - ha detto Arcuri - comin- ciare una vaccinazione di massa" per mettere in sicurezza la popo- lazione. "Moderna ci ha appena informato che per la settimana dell'9 febbraio delle previste 166mila dosi ne consegnerà 132mila, il 20% in meno". In pratica ora "ci mancano almeno 300mila dosi di vaccino che avremmo dovuto ricevere e che non abbiamo ricevuto". Mancano conseguentemente all'appello 500 mila persone, tra ospedalieri e anziani nelle Rsa, tutti in attesa della prima inocu- lazione. La seconda dose, invece, devono farla circa un milione e 400mila cittadini. Ad ora appena 450mila persone sono state immunizzate. I ritardi, in partico- lare, hanno penalizzato gli ultraottantenni che, nella previ- sione più ottimistica, comince- ranno ad essere chiamati dai medici di base solo a metà feb- braio per essere invitati a presen- tarsi nei centri vaccinali. 'Saltano' 300mila dosi: i piani vaccinali slittano

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