L'Italo-Americano

italoamericano-digital-6-20-2013

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L'Italo-Americano PAGINA  4 GIOVEDÌ  20  GIUGNO  2013 Etichetta europea a tutela dell'olio d'oliva italiano. Negli Usa (primo mercato per l'export nazionale) 133mila tonnellate all'anno lucA dell'AquIlA Il via libera è arrivato da Bruxelles: dal 2014 l'origine dell'olio d'oliva sarà riportata in etichetta al centro del campo visivo, con caratteri di mezzo centimetro, anzichè in piccolo sul retro della bottiglia. Dopo il voto "neutro" di inizio anno sulla cosiddetta legge "salva-olio", la Commissione Europea si è pronunciata positivamente in seguito all'accettazione da parte del Wto della proposta di modificazione del regolamento europeo sull'olio d'oliva nelle parti relative alla commercializzazione e all'etichettatura. Le nuove misure dovranno essere pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale dell'Ue entro la metà di giugno ed entrare in vigore dal primo gennaio prossimo. Questo Da gennaio etichetta "trasparente" Un terzo di tutto l'olio d'oliva italiano per l'export vola negli Stati Uniti provvedimento è stato sostenuto con forza da Coldiretti e dalla Confederazione italiana agricoltori, secondo le quali si tratterebbe di "un passo avanti verso la tutela della qualità". La legge salva-olio rientra nel piano strategico presentato dal commissario all'Agricoltura Dacian Ciolos per rilanciare il settore olivicolo e migliorarne la competività. Con le nuove regole i consumatori verranno sempre più tutelati dalle frodi: non solo si potrà capire in modo più semplice la provenienza del prodotto ma si prevede anche l'obbligo per i ristoranti di utilizzare bottiglie di olio d'oliva munite di un sistema di protezione concepito per impedirne il riutilizzo una volta che il prodotto a cui si riferisce l'etichetta è terminato. Come ha sottolineato Nunzia de Girolamo, il neoministro alle Politiche agricole, "i consumato- ri meritano di sapere quello che mangiano e quello che acquistano". La richiesta di una maggiore trasparenza sulle informazioni delle etichette degli oli, nasce dalla difficoltà a distingure i prodotti italiani da quelli stranieri spacciati per tali. Difendere le etichette nazionali interessa in particolar modo all'Italia in quanto gli oli extra-vergini estratti nello Stivale sono considerati tra i migliori al mondo. Stando ai risultati dell'International olive oil competition di New York dello scorso aprile, il contest internazionale dedicato all'"oro verde", l'Italia, secondo produttore mondiale (600.000 tonnellate all'anno) è stato il Paese più premiato con ben 19 oli ad alto punteggio (voto 9.0 o superiore). La Spagna, il maggior produttore del pianeta (1 milione di tonnellate all'anno), ne aveva sei. La maggior parte dei nostri oli provengono dalla Puglia (primo produttore), dalla Calabria e dalla Sicilia per le caratteristiche stesse della pianta che necessita di un clima mite. La produzione è in aumento anche in zone del nord a microclima più temperato come la Liguria. Il primo mercato di riferimento del nostro prodotto sono gli Stati Uniti. Il Consorzio Olivicolo Italiano Unaprol, a cui aderiscono 550mila produttori, ha comunicato che nel 2012 l'Italia ha esportato negli Usa 133 mila tonnellate di olio vergine di oliva per un valore di 403 milioni di euro su un totale di circa 1,3 miliardi di euro di export in tutto il mondo. Vale a dire che un terzo di tutto l'export di olio extra vergine di oliva "made in Italy" vola verso l'America. Sempre nel 2012 l'export è cresciuto del 5,3% in quantità e del 4% in valore. A dominare la scena del merca- to americano, precisa l'Unaprol, sono essenzialmente i Paesi del bacino del Mediterraneo. Cinque stati controllano oltre il 92% del mercato Usa: Italia (61,24%), Spagna (17,44%), Tunisia (6,99%), Turchia (4,44%) e Grecia (2,62%). Se gli Stati Uniti d'America sono il primo mercato di riferimento per il nostro prodotto, lo sono anche per il mercato del falso made in Italy agroalimentare che vale oltre 4 miliardi di dollari. Questi dati aiutano a sfatare il luogo comune sulle abitudini culinarie americane orientate verso l'esclusivo utilizzo di burro o altri tipi di grassi da cucina e ci fanno capire, inoltre, quanto sia necessaria l'esigenza di un'adeguata comunicazione delle diverse qualità dei prodotti per agevolare un consumo consapevole al sempre più vasto numero di consumatori nel mondo. L'Italia, 2° produttore mondiale dopo la Spagna, ha 19 oli ad alto punteggio In un'App gratuita la guida con i 14 extravergini d'oliva pugliese Dop ed extra-Top È stata presentata a Bari la Guida agli Oli Extravergine di oliva di Puglia, giunta alla sesta edizione e realizzata con il contributo della Regione. Nel corso dell'evento, sono stati consegnati gli attestati di merito Extra-Top alle 14 aziende il cui olio si è fatto apprezzare per le elevatissime qualità organolettiche e per la capacità di rappresentare una più che valida espressione per gusto, cultura, tradizioni dei territori in cui nascono. La guida agli Oli Extratop pugliesi La Guida presenta una selezione di 61 aziende, a ciascuna delle quali è dedicata una scheda personalizzata con la descrizione del frantoio, degli oli prodotti e alcune indicazioni utili per il consumatore. La 6° edizione presenta una importante novità: per la prima volta la pubblicazione sarà consultabile in formato digitale grazie alla nuova app gratuita scaricabile per Android e Apple. Attraverso le pagine dedicate ai territori di produzione a Denominazione di Origine Protetta, si possono apprezzare gli aspetti più squisitamente storici e culturali legati all'enogastronomia pugliese e all'ulivo, simbolo paesaggistico della regione. Ecco i 14 oli extratop 2013: "Nasuta" Olio extravergine di oliva Dop Dauno di L'Agricola Paglione di Lucera, "Nonno Vittorio" Olio extravergine di oliva Dop Dauno di Nonno Vittorio di San Severo, "Terrae Maioris" Olio extravergine di oliva Dop Dauno di Società Cooperativa Agricola Fortore di Torremaggiore, "Masseria Cusmai" Olio extravergine di oliva fruttato intenso Dop Terra di Bari di Cusmai di Andria, "Olio extraver- gine di oliva Dop" Terra di Bari Frantoio Galantino di Bisceglie, "Tormaresca" Olio extravergine di oliva Dop Terra di Bari di Tormaresca di Minervino Murge, "Le Tre Colonne" extravergine di oliva Dop Terra di Bari Azienda Agricola di Salvatore Stallone di Giovinazzo, "Olio extravergine di oliva" Monocultivar Cima di Mola Dop Terra di Bari di Olio Intini di Alberobello, "Le Ferre" extravergine di oliva Monocultivar Nociara Dop Terre Tarentine di Le Ferre di Castellaneta,"Tenuta Piantatella" Biologico Dop Terre Tarentine della Tenuta Piantatella di Statte, "Masseria Ciura" olio extravergine di Oliva Dop Terre Tarentine dell'Azienda Agricola Masseria Ciura di Massafra, "Masseria Guidone Santa Susanna" Olio extravergine di oliva Dop Terra d'Otranto dell'Azienda Agricola Luigi Guadalupi di Brindisi, "Ostro" Olio extravergine di oliva Dop Terra d'Otranto di Santi Dimitri Azienda Agricola di Galatina, "Corte de' Droso" Olio extravergine di oliva intenso Dop Terra d'Otranto dell'Azienda Agricola Tamborino Frisari Corte de' Droso di Maglie.

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