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GIOVEDÌ 6 OTTOBRE 2022 www.italoamericano.org 36 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO l.a Farmacia della Certosa di Trisulti affrescata dal pittore napoletano Filippo Balbi (Ph Nicoletta Curradi) FABRIZIO DEL BIMBO L a Ciociaria, millenario ponte geografico tra Roma e Napoli, coincide quasi perfettamente con la provincia di Frosinone. L'origine del nome deriva dalle "ciocie", antichissi- me e caratteristiche calzature portate una volta dai pastori del Lazio, fatte di un solo pezzo di cuoio, fermato al piede da strin- ghe, anch'esse di cuoio, e avvolte attorno al polpaccio, a sua volta rivestito da una fascia di tela bianca. La terra che vediamo oggi è quella che ha preso forma nei primi secoli del Medioevo, con l'opera civilizzatrice delle abba- zie benedettine e lo splendore della Città dei Papi, Anagni. I borghi catturano il visitatore per bellezza e splendore e trasforma- no ogni vacanza in tante, uniche esperienze a contatto con l'arte, la natura, la tradizione popolare e la cultura millenaria. Partiamo da Fumone, "Olimpo di Ciociaria" secondo Curzio Malaparte, un'antica rocca che domina, dall'alto dei suoi 800 metri, più di 40 paesi. In passato in caso di invasioni nemiche, una colonna di fumo veniva innalzata per segnalare a Roma il pericolo e durante il medioevo il "castrum" fu adibito a prigione di stato per i nemici della Chiesa e fra questi lo stesso Celestino V, il papa dantesco del "gran rifiuto". Questo castello, luogo storico di fascino e di misteri, oggi appartiene ai marchesi Longhi- De Paolis ed è visitabile. Particolarmente suggestivo è il borgo medioevale in pietra e molto curato. Deliziosi gli ango- lini con portoni decorati e piante che sembrano fermi nel tempo. A pochi km di distanza, Anagni è la cittadina più celebre del ter- ritorio anche per il celebre "schiaffo" subito da papa sulle montagne circostanti. In pochi minuti si raggiunge, immersa in fitti boschi, la Certosa di Trisulti, visitabile in orari prestabiliti in gruppi accompagnati da una guida loca- le. Bellissima è la farmacia, cir- condata da un giardino all'italia- na. All'interno due sale intera- mente affrescate dal napoletano Filippo Balbi che, impiegò due decenni per finire il lavoro. Singolare è il richiamo alla sua terra con la raffigurazione di alberi di limoni di Sorrento. Molto ricca è la collezione espo- sta, essendo queste terre ricche di erbe officinali. Non si può lasciare l"Alta Ciociaria senza una tappa a Fiuggi, centro termale famoso per le acque dalle notevoli pro- prietà terapeutiche, indicate per le patogie renali. La qualità delle sue acque era già nota in tempi antichi e lo fu sempre di più nel corso dei secoli, tanto che lo stesso papa Bonifacio VIII, a cui si deve il nome, venne più volte qui per curarsi dal cosiddetto "mal di pietra". Nel corso degli anni ha visto crescere in modo consistente la potenza ricettiva, legata quasi esclusivamente alla fonte terma- le. Infatti può contare oggi 90 hotel. Tuttavia, negli ultimi anni si è avuta una certa inversione di tendenza. La struttura urbana è divisa in due parti: il borgo anti- co, o Fiuggi Città, adagiato su un colle a circa 750 metri e Fiuggi Terme, o Fonte, più in basso a circa 550 m, dove si concentrano gli hotel e le fonti termali. Nella zona più antica troviamo il Grand Hotel Teatro Casinò, oggi teatro e sala espositiva e il sette- centesco palazzo Falconi che acquistato dal Comune, presto sarà aperto al pubblico. Per la terapia idropinica si entri alla Fonte di Bonifacio VIII, realizzata nel 1969 ristrut- turando quella dei primi anni del '900. Oggi possiamo ammirare la scenografica entrata, unica testimonianza dell'originaria struttura. La fonte è stata costrui- ta in stile liberty ed è avvolta da un grande parco con una lussu- reggiante vegetazione che ne fa un luogo ideale per rilassarsi. All'interno si trovano numerose fontanelle e una serie di edifici come sale da concerto. Grazie al progetto "Anticoli Fiuggi Zer0 Km", che narra sto- rie e tradizioni del territorio attraverso l'arte urbana, lungo le strade della città si possono ammirare fatti e personaggi sto- rici come Bonifacio VIII e Michelangelo, ma anche versi di poeti, animali e antichi mestieri su murales popolati da animali realizzati da street artists con- temporanei. Bonifacio VIII, nativo del luogo. L'episodio avvenne il 7 settem- bre 1303, quando Sciarra Colonna oltraggiò Bonifacio VIII come segno del conflitto che da anni si protraeva tra il papa e il sovrano Filippo IV, che non accettava la supremazia del potere papale su quello tempora- le. L'attuale palazzo Bonifacio VIII ospita ogni anno rievocazio- ni storiche, ma forse il fatto è avvenuto in un altro palazzo distrutto da un successivo terre- moto. Il sagrato della cattedrale di S. Maria è dominato dalla torre campanaria, la cui struttura è separata dalla chiesa in stile gotico. Lascia a bocca aperta per il meraviglioso pavimento cosmatesco ben conservato. L'area museale adiacente alla cattedrale ospita oggetti ecclesia- li di grande valore come una pia- neta intatta di Bonifacio VIII. Di notevole bellezza è la biblioteca lignea e, tra le teche, si scorgono numerosi tesori di pregio, icone, pale e abiti da funzione realizzati con tessuti preziosi. La cripta di San Magno è spettacolare con la sua struttura ad archi, il colonnato fitto e sug- gestivo e le pareti interamente affrescate, opere realizzate tra il 1100 e il 1250 circa raffiguranti scene dell'Antico e Nuovo Testamento. Altra tappa consigliata è l'im- ponente Alatri che presenta mura possenti e un'acropoli da cui si gode di un notevole panorama Fumone, Anagni, Fiuggi, Alatri. In viaggio nel millenario ponte geografico della Ciociaria