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GIOVEDÌ 12 GENNAIO 2023 www.italoamericano.org 34 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & ATTUALITÀ CRONACHE NOVITÀ EVENTI te all'età di 24 anni, studia teolo- gia e filosofia a Monaco e a Frisinga. Insegna a Bonn, Munster e Tubinga, diviene pro- fessore ordinario di Dogmatica all'Università di Ratisbona. A Roma una carriera densa e luminosa all'interno delle gerarchie episcopali: nel '62 si distingue al Concilio Vaticano II, dove interviene come consu- lente teologico dell'Arcivescovo di Colonia, il Cardinale Frings.Viene creato Cardinale da Paolo VI nel Concistoro del 27 giugno 1977. Il 25 novembre 1981 è nominato da Giovanni Paolo II Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. Fra le sue numerose pubblicazioni ricordiamo oltre alla trilogia su Gesù, "Introduzione al Cristianesimo", "Dogma e Rivelazione" "Rapporto sulla fede", "Il sale della terra". E' stato membro del Consiglio nella II sezione della Segreteria di Stato, del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, delle Pontificie Commissioni per l'America Latina ed Ecclesia Dei, della Congregazione per le Chiese orientali, per il Culto divino e la Disciplina dei Sacramenti, per i Vescovi, l'Evangelizzazione dei popoli, per l'Educazione cattoli- ca. va lasciato solo con i suoi mali, le sue inquietudini, le sue crisi. Ratzinger è stato un Papa che ha sorpreso il mondo, un volto conosciuto per il suo rigore e la nettezza intellettuale, un timido di grande energia, che ha avuto tutti i numeri per conciliare tradi- zione e utopia. L'intelligenza brillante e l'acume critico lo avvicinavano al disincanto di Agostino, ma non gli mancava l'ottimismo di Bonaventura, autori molto amati, per far pro- gredire la fede sulla strada irta di ostacoli della società odierna. Le sfide che ha dovuto affrontare sono state tante. Vale ricordare in tal senso la sua Omelia "Pro eligendo Pontifice" di inizio Conclave, che era già un pro- gramma chiaro della via da per- correre. In quell'Omelia pronun- ciata appena 24 ore prima di uno dei Conclavi più brevi della sto- ria, denunciava, con i toni netti che gli erano propri, i mali che agitavano e non cessano di agita- re il Cristianesimo: "Quanti venti di dottrina abbiamo conosciuto in questi ultimi decenni, quante correnti ideologiche, quante mode del pensiero… La piccola barca del pensiero di molti cri- stiani è stata …gettata da un estremo all'altro: dal marxismo al liberalismo, dal collettivismo all'individualismo radicale, dall'ateismo ad un vago mistici- E ' finita con il canto del Magnificat, la cerimonia funebre in onore di Papa Benedetto XVI e con le parole di Papa Francesco "che la tua gioia sia perfetta nell'udire definitiva- mente e per sempre la Sua voce!". Una cerimonia semplice e sentita in Piazza San Pietro, ha suggellato la vita terrena di un Papa mite che già si invoca come Santo, alla presenza di 130 Cardinali, 3700 sacerdoti e circa centomila persone che hanno sfi- dato una giornata fredda e neb- biosa per assistere al sacro rito. Una monumentale opera su Gesù di Nazareth ha riempito di senso gli anni fecondi della vec- chiaia di Papa Ratzinger, trascor- si, dopo il lungo addio al Pontificato, nell'ombra discreta del Monastero Mater Ecclesiae con accanto il fido segretario padre George Gaenswein e le memores, in compagnia di una colonia di gatti e del suo amatis- simo pianoforte. Riflessione e inquietudine, Grazia e mistero, spiritualità, teologia sono state le passioni a cui si è dedicato il Papa emerito dopo i tormentati otto anni sul soglio di Pietro. Lo scandalo della pedofilia che ha investito la Chiesa, la corruzione, una riforma della Curia larga- mente osteggiata, i problemi con le altre religioni, risentimenti e fraintendimenti, tutto si stempe- rava nella preghiera e nella ste- sura della sua imponente trilogia dove il 267e successore di Pietro si faceva semplice credente invitando gli altri a condividere la sua esperienza di teologo e di innamorato della figura di Cristo. Che ha trovato la sua giusta eco nelle ultime parole prima della scomparsa raccolte dal segretario particolare: "Gesù ti amo". Compendio e mirabile sintesi di una vita spesa in una ricerca cri- stologica complessa e senza fine. Il nome prescelto da Papa Ratzinger all'inizio del Pontificato, Benedetto, lo ricolle- gava a quei Papi, che dal primo, del 575, appena una generazione dopo la morte del grande mona- co che cristianizzò l'Occidente, lo portava all'ultimo, Benedetto XV, il papa genovese che con- dannò la Grande Guerra come "inutile carneficina". Quel nome mite, che così tanto sembrava contrastare con l'immagine pub- blica del rigido custode della Dottrina della fede, parlava, quel nome, di radici cristiane e di spe- ranza, di umiltà e spiritualità col- tivate in solitudine, nel chiuso delle celle, ma pronte ad espan- dersi come un fiume in piena all'esterno, nel mondo che non Benedetto XVI, la forza della mitezza. Roma saluta il primo Papa emerito della storia Papa Francesco ha celebrato i funerali di Ratzinger in piazza San Pietro : 'Grati per la sua sapienza e dedizione' (Ph© MaxiSports | Dreamstime.com) smo religioso, dall'agnosticismo al sincretismo… Avere un'idea chiara, secondo il Credo della Chiesa, viene spesso etichettato come fondamentalismo". Richiama, l'allora ancora per poco Cardinale Ratzinger, ad un'assunzione di responsabilità e di crescita da parte di chi si dice cristiano per arrivare ad "essere realmente adulti nella fede" e combattere contro ogni deviazio- ne. Ma la dolcezza di Papa Ratzinger si coniugava con la forza e la decisione di chi non ha paura del dialogo e scende nel- l'agorà della storia con tutto il peso del suo straordinario per- corso intellettuale. Di Benedetto XVI, il teologo tedesco dal volto gentile, spesso illuminato da un sorriso timido ed ironico, si conoscono le batta- glie culturali e filosofiche volte al recupero del senso dell'iden- tità cristiana. Di certo sappiamo che non ha mai cercato il facile consenso, il suo linguaggio è stato chiaro e capace di andare dritto al cuore dei problemi: la Chiesa ha un Messaggio da tra- smettere ed un patrimonio di significati e di valori a lei affida- to da 2000 anni di storia. L'ex enfant prodige della teo- logia, che scriveva poesie di tenera elegia e si dilettava a suo- nare Mozart e Beethoven, è ormai nel cuore dei cristiani del mondo. Affacciandosi appena eletto dalla Loggia delle Benedizioni che incorona i Papi, ha trovato, pur nella giusta commozione della sua nascita a Pontefice, i gesti e le parole dirette a cui la Piazza ha risposto con ripetuti applausi: "I signori Cardinali hanno eletto me un semplice e umile lavoratore nella vigna del Signore". Si era poi congedato dal Trono di Pietro fra lo stupore del mondo. "Mi consola il fatto che il Signore sa lavorare e agire anche con strumenti insufficien- ti". Il segno è dato. I temi forti della sua missione sono stati collegialità, Concilio, rapporti ecumenici, dialogo con le altre religioni, con gli uomini e le donne anche non credenti, che cercano però una risposta alle loro domande esistenziali. Il suo Pontificato si è rivelato all'inse- gna della comunione collegiale con i Vescovi e ha avuto il Concilio Vaticano II come bus- sola per orientarsi nel vasto ocea- no del terzo millennio. Nato il 16 aprile 1927, un Sabato Santo, a Marktl am Inn, nella diocesi di Passau in Germania, il padre, commissario di gendarmeria, proveniva da una famiglia di agricoltori della Bassa Baviera. Ordinato sacerdo- FRANCESCA GRAZIANO