L'Italo-Americano

italoamericano-digital-2-9-2023

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GIOVEDÌ 9 FEBBRAIO 2023 www.italoamericano.org 34 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & ATTUALITÀ CRONACHE NOVITÀ EVENTI O gni anno nel mondo viene gettato oltre un miliardo di tonnellate di cibo, pari al 17% di tutto quello prodotto, con un impatto devastante sul- l'ambiente e sull'economia, oltre che a sollevare un problema etico in una situazione in cui ci sono oltre 800 milioni di persone affa- mate nel mondo. Secondo la Fao, l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agri- coltura, gli italiani arrivano a sprecare fino a 65 kg di cibo all'anno. Cifre che superano di molto la media europea. A guidare la classifica degli sprechi sono le abitazioni private dove si butta mediamente circa l'11% del cibo acquistato mentre mense e rivenditori ne gettano rispettivamente il 5% e il 2%, secondo l'analisi della Coldiretti su dati Onu. Un fenomeno che determina anche effetti dirompen- ti sull'economia, sulla sostenibi- lità e sul piano ambientale per l'impatto negativo sul dispendio energetico e sullo smaltimento dei rifiuti. Si stima, infatti, che le emissioni associate allo spreco alimentare rappresentino l'8-10% del totale dei gas serra. Nelle case italiane si gettano mediamente ogni anno – spiega Coldiretti – oltre 27 chili di cibo all'anno per abitante, La frutta è l'alimento più sprecato in Italia, con 1,2 chili a testa che finiscono nella pattumie- ra in un anno seguita dal pane con oltre 0,8 chili pro capite e poi da insalata, verdure, aglio e cipolle con perdite economiche nei bilan- ci delle famiglie per quasi 6,5 miliardi di euro, secondo il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari dell'Università di Bologna e di Last Minute Market da Borsa Merci Bologna 2023. Un problema drammatico dal punto di vista etico oltre che eco- nomico contro il quale occorre incentivare l'opera di sensibiliz- zazione dei consumatori. Dalla cucina degli avanzi alla doggy bag al ristorante, dal ritorno della gavetta in ufficio agli orti sul bal- cone, dalla lista della spesa allo sguardo attento alla data di sca- denza fino al boom della spesa nei mercati contadini a chilometro zero sono solo alcune delle strate- gie adottate dagli italiani che hanno fatto scendere del 12% lo spreco alimentare nelle case nell'ultimo anno. "Lo spreco alimentare - dice il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin - reca danno all'ambiente e rappresenta un insostenibile costo energetico, oltre ad essere un peso etico della nostra società di fronte alla povertà. Determina una catena di costi energetici inaccettabile". Troppo cibo tra i rifiuti: gli italiani sprecano fino a 65 kg l'anno Troppo cibo finisce nei rifiuti (© Simon Kadula | Dreamstime.com) Ondata di freddo artico sull'Italia ma il fiume Po resta in secca e i laghi sono ridotti del 30% A rrivano freddo e gelo ma l'assenza di precipitazioni aggrava la situazione di siccità con il fiume Po a secco: al Ponte della Becca (Pavia) si trova a -3,2 metri rispetto allo zero idrometrico con le rive ridotte a spiagge di sabbia come in estate. L'arrivo di aria artica, gelo e vento e una brusca dimi- nuzione delle temperature che ha riportato la neve, non è però accompagnato da precipitazioni significative. La situazione del più grande fiume italiano è rap- presentativa della carenza idrica in cui si trova tutto il nord con i grandi laghi che hanno percen- tuali di riempimento che vanno dal 36% del lago di Garda al 35% di quello Maggiore fino ad appena al 19% di quello di Como. Con il Po a secco – sottolinea la Coldiretti – rischia 1/3 del Made in Italy a tavola che si pro- duce proprio nella food valley della Pianura Padana dove si concentra anche la metà dell'al- levamento nazionale. Dal grano duro per la pasta alla salsa di pomodoro, dai grandi formaggi come Parmigiano reggiano e il Grana Padano ai salumi più pre- stigiosi come il prosciutto di Parma o il Culatello di Zibello fino alla frutta e alla verdura la produzione della Pianura Padana rappresenta la punta di diamante del Made in Italy alimentare in Italia e nel mondo. Un patrimo- nio messo a rischio dalla situa- zione di scarsità di acqua in un 2022 in cui al nord è caduto il 40% di acqua in meno e il mal- tempo con le precipitazioni di gennaio 2023 non è stato suffi- ciente a colmare il pesante gap, secondo l'analisi Coldiretti su dati Isac Cnr. I danni provocati dalla siccità e dal maltempo hanno superato i 6 miliardi di euro nell'ultimo anno. Il 2022 è stato il secondo anno più caldo mai registrato in Europa e addirittura il più roven- te di sempre in Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Gran Bretagna e Irlanda, secondo i dati del rapporto Copernicus In Italia la temperatura media è stata infatti superiore di 1,15 gradi con la caduta del 30% di precipitazioni in meno, rispetto alla media storica del periodo 1991-2020. Il fiume Po in secca (Ph© Mario Bonotto | Dreamstime.com) M eno di 500mila nuovi domini .it registrati nel 2022, per un totale di 3.467.693 domini nostrani attualmente in Rete: lo 0,50% in più rispetto al 2021. Un risultato inevitabilmente diverso da quell'effetto pandemia che aveva fatto segnare +2,24% e addirittura +4,20% nel 2021 e nel 2020. Sono i dati rilevati dal Registro .it, organo tecnico dell'Istituto di informatica e telematica (Iit) del Cnr e anagra- fe dei domini a targa italiana, che rileva un anno di stasi fisio- logica per il web italiano - rap- presentato dal dato sulle nuove registrazioni, in calo del 13% rispetto al 2021 - ma anche un grande potenziale di crescita e di sviluppo per il futuro. "Potremmo dire che i numeri del Registro .it fanno ancora da cartina tornasole del momento attuale, in primis dal punto di vista sociale ed economico, non solo in termini di innovazione e tecnologia", ha commentato Marco Conti, direttore del Cnr- Iit e responsabile del Registro .it. "Il 2020 dei lockdown era stato l'anno dell'approdo alla Rete per Calano i domini con .it e Sud fanalino digitale coloro che si affidavano al web per salvare la propria attività o per avviarne una nuova; il 2021 era stato l'anno resiliente, della fiducia e della ripartenza. Con questi presupposti, dopo il boom degli ultimi due anni, il 2022 non poteva che essere un anno di stasi fisiologica: un dato che trova riscontro anche a livello europeo e globale. E tuttavia, il potenziale di crescita della rete italiana è molto alto, maggiore di quello di tanti altri Paesi euro- pei". Andamento simile si era visto negli anni della crisi del 2008, quando incertezza ed emergenza economica avevano fatto segnare tassi bassissimi di presenza .it in Rete, per poi risa- lire a partire dal 2010-2011. Altra evidenza emersa è che il Sud Italia e le Isole continuano a essere il "fanalino di coda" dell'Italia digitale. La rilevazio- ne mette in evidenza che sono le regioni del Centro-Nord ad avere il tasso di penetrazione più alto del Paese, con in testa Trentino-Alto Adige, Lombardia e la Valle d'Aosta. Più giù inve- ce le regioni del Sud e delle Isole, con in coda la Basilicata, la Sicilia e la Calabria.

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