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GIOVEDÌ 4 MAGGIO 2023 www.italoamericano.org 34 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & ATTUALITÀ CRONACHE NOVITÀ EVENTI L'iconico Gianduiotto (Ph© Luigi Bertello | Dreamstime.com) N el 2019 a Civita Giuliana, località a nord dell'antica città di Pompei, in una villa suburbana già in parte individuata e indaga- ta agli inizi del '900 e tornata all'attenzione per gli scavi clan- destini condotti da tombaroli, si avvia un'attività di scavo senza precedenti per la sua genesi e per le sue straordinarie scoperte. Tra queste, un carro cerimoniale con il lussuoso rivestimento in bron- zo e le decorazioni in argento, in ottimo stato di conservazione. Oggi il carro, ricostruito nelle sue parti mancanti - che lasciaro- no impronte nella cenere e furo- no recuperate grazie alla tecnica del calco - è finalmente percepi- bile nelle reali forme e dimensio- ni e sarà fruibile nell'ambito della mostra "L'istante e l'eter- nità. Tra noi e gli antichi", in programma fino al 30 luglio al Museo Nazionale Romano. Un'operazione che nasce nel 2017 dalla collaborazione tra la Procura della Repubblica di Torre Annunziata, i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale e il Parco archeologico di Pompei per arrestare l'attività illecita dei clandestini e il depre- damento del patrimonio archeo- logico di quell'area. Da questa sinergia, che ha dato vita nel 2019 a un Protocollo d'intesa per la legalità tra le istituzioni teso al contrasto delle operazioni illecite nel territorio vesuviano e dall'at- tività di scavo avviata, ne è deri- vata la scoperta e dunque la resti- tuzione al pubblico di ambienti e reperti di grande valore dal punto di vista storico e scientifico: dal rinvenimento di una stalla con i resti di alcuni esemplari equini, tra cui un cavallo bardato di cui è stato possibile realizzare il primo calco in assoluto, alla stanza degli schiavi e al carro cerimo- niale nel quartiere servile della villa; ai calchi di due vittime del- l'eruzione nel settore residenzia- le. "Questa è un'autentica perla che dimostra ancor più, ove ve ne fosse bisogno, l'unicità del nostro patrimonio. Il restauro e l'esposizione non rappresentano solo la restituzione di un reperto eccezionale ai cittadini e agli stu- diosi, ma anche – ha detto il ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano – il coronamento di uno sforzo che, in questo caso, ha visto operare insieme Parco archeologico di Pompei, Procura della Repubblica di Torre Annunziata e Carabinieri del Tpc. Tutto ciò ci spinge a lavora- re con sempre maggior impegno, consapevoli del valore del nostro patrimonio, eredità di un grande passato ma anche opportunità di crescita civile e socioeconomica per il futuro". I l Gianduiotto della Pernigotti cambia look. Dopo oltre un secolo, questo classico dolcia- rio piemontese abbandona lo sto- rico incarto metallizzato dorato per adottarne uno color rame. Per vederlo bisognerà aspettare ottobre: "Partiremo dai gian- duiotti e dalle praline, poi toc- cherà a torroni e nocciolati in vista del Natale". Lo ha annun- ciato l'azienda di Novi Ligure: "Con queste novità parte il piano di rilancio di Pernigotti, che pre- vede un'importante attività per il riposizionamento in Italia di que- sta marca storica, ma anche un forte impegno per conquistare i mercati internazionali, che sono molto interessati alla nostra pro- duzione", ha dichiarato Luigi Leonetti, direttore commerciale di Pernigotti e Walcor, aziende dolciarie controllate dal gruppo JP Morgan. "Nell'ambito di que- sto piano di rilancio, abbiamo ritenuto che fosse il momento di rinnovare il look e la ricetta di un prodotto così iconico come il Gianduiotto, restando però asso- lutamente fedeli alla tradizione ultrasecolare di questo cioccola- tino famoso in tutto il mondo". incarna appieno il senso di cadu- cità e eternità che la storia ci consegna attraverso la testimo- nianza del nostro straordinario patrimonio culturale. "La scoperta all'epoca dello scavo fu eccezionale per le infor- mazioni che rivelava per la tipo- logia di veicoli di trasporto, di tipo cerimoniale, che non trova- va confronti in Italia con simili reperti. Un carro simile era stato ritrovato anni fa in Grecia, nei luoghi dell'antica Tracia, in una tomba appartenuta a una famiglia di alto rango, ma lasciato in situ. Questa è invece la prima volta al mondo che un pilentum viene ricostruito e studiato. Inoltre - ha detto il direttore generale dei Musei, Massimo Osanna, sotto la cui Direzione del Parco di Pompei si sono avviate nel 2018 tutte le attività e la firma del protocollo d'Intesa con la Procura - le indagini a Civita Giuliana hanno sancito l'attuazione di una metodologia di scavo di tutto il contesto, ormai ordinaria a Pompei, che ha visto coinvolto un team interdi- sciplinare di archeologi, architet- ti, ingegneri, restauratori, vulca- nologi, antropologi e archeobota- nici. L'attuale restituzione del carro al pubblico racchiude una storia ben più ampia di cura del patrimonio culturale italiano". "Il carro, oltre al valore scien- tifico, è il simbolo di un processo virtuoso di legalità, tutela e valo- rizzazione dei singoli reperti e di tutto il territorio vesuviano. L'attività - ha detto il direttore del Parco Gabriel Zuchtriegel - ha dato avvio a operazioni di esproprio di strutture illecite, per consentire di proseguire l'indagi- ne e ha visto più enti collaborare per un intento univoco. L'esposizione dei preziosi reperti è un punto di partenza verso l'obiettivo ambizioso di rendere fruibile l'intera villa". Addio incarto dorato: il Gianduiotto piemontese diventerà color rame Trovato nel 2019 a Civita Giuliana, l'antico Pilentum sarà esposto al Museo Nazionale Romano fino al 30 luglio (Ph beniculturali.it) Il grande carro cerimoniale a quattro ruote, con i suoi elementi in ferro, le bellissime decorazio- ni in bronzo e argento con raffi- gurazioni erotiche, i resti lignei mineralizzati, le impronte degli elementi organici (dalle corde a resti di decorazioni vegetali), venne rinvenuto quasi integro nel porticato antistante alla stalla con i resti dei 3 equidi. come un pilentum, un veicolo usato nel mondo romano dalle èlites, per cerimonie e in partico- lare per accompagnare la sposa nella nuova casa. Un reperto unico e fragile per le sue delicate condizioni di con- servazione e rinvenimento, che nel suo percorso di recupero, restauro, ricostruzione e restitu- zione alla fruizione del pubblico, Si tratta di un vero e proprio unicum in Italia non solo per il livello di conservazione, in quan- to sono emerse le singole decora- zioni e l'intera struttura del vei- colo, ma anche perché non si configurava come carro da tra- sporto per i prodotti agricoli o per le attività della vita quotidia- na, già attestati sia a Pompei che a Stabia. Il carro è identificabile Ricostruito il carro nuziale sepolto dall'eruzione di Pompei Per la prima volta al mondo si potrà vedere un 'Pilentum'