L'Italo-Americano

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GIOVEDÌ 11 GENNAIO 2024 www.italoamericano.org 32 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO La conservazione di Venezia? Non bastano i restauri: è nelle mani di chi la abita I l premio "Pietro Torta" per il restauro di Venezia «goes to»... i Veneziani! Sì, esatta- mente. La Commissione esami- natrice non ha avuto dubbi e invece di assegnare il premio a un singolo intervento di restau- ro, quest'anno ha deciso di pre- miare tutti coloro che lavorano e partecipano alla vita cittadina, anticipando alcune tematiche che verranno trattate nel 2024, anno del cinquantesimo anniver- sario del premio. Il riconosci- mento consegnato all'intera cit- tadinanza vuole dire a chiare let- tere che senza veneziani non ci può essere Venezia. Il premio è cioè per tutti i cittadini, venezia- ni per nascita o per scelta, che s'impegnano ogni giorno per preservare e costruire il futuro della città. Il rapporto tra Venezia e i veneziani è il tema più dibattuto tra le calli della Serenissima. Residenti sempre più scarsi, in fuga. Residenti considerati una riserva e ormai tragicamente scesi sotto le 50mila unità. E ci sono già sestieri dove gli edifici privati adibiti a uso turistico hanno superato quelli abitati da residenti. I veneziani però non ci stanno, resistono e lottano. L'Ateneo Veneto è la più antica istituzione culturale della città lagunare ancora in attività, fondata per decreto napoleonico nel lontano 1812. Il premio, isti- tuito nel 1974 è dedicato alla memoria dell'ingegnere vene- ziano Pietro Torta (1896-1973), appassionato cultore dell'opera di restauro del patrimonio edili- zio della città, per molti anni presidente dell'Ordine degli Ingegneri di Venezia. In questo mezzo secolo di vita il premio è stato assegnato (prima annual- mente e dal 1999 a cadenza biennale) a soggetti che si sono distinti nel promuovere o realiz- Hutton, per l'intervento del distretto di M9 a Mestre (2019), grande esempio di restauro urba- no nella Città Metropolitana. La 37° edizione del Premio Torta invece ha celebrato i veneziani. Quale miglior "restauratore" di chi che se ne prende cura quoti- dianamente? I veneziani sono abitanti innamorati di una città senza eguali, protagonisti di que- sta «ordinaria straordinarietà», che si adoperano per consegnare alle generazioni presenti e future il patrimonio che hanno ricevuto. Dal pescivendolo allo spazzino, dai docenti che insegnano cosa sia Venezia alla gente comune che facendo la spesa contribuisce a far girare l'economia. E poi ancora tutto quell'esercito nauti- co che scorrazza su e giù per la laguna, gli stagionali, gli studenti e i bambini che con il loro entu- siasmo, dicono al mondo intero che Venezia è una città viva e dove è bello crescere. Ciliegina sulla torta, il volu- me che accompagna il Premio che quest'anno è stato realizzato con una copertina "riflettente", per fare in modo che i cittadini vedessero loro stessi, "rifletten- do" su ciò che è stato fatto e su quanto si dovrà fare per la città. Un libro la cui copia omaggio attende ogni veneziano nella sede dell'Ateneo Veneto, in Campo San Fantin, a pochi minuti da piazza San Marco. Congratulazioni veneziani! LUCA FERRARI La cerimonia di premiazione con il libro speciale che celebra i veneziani (Ph. Marta Buso - Ateneo Veneto) zare importanti interventi di restauro e recupero del patrimo- nio di Venezia. Edizione dopo edizione, le valutazioni delle varie Commissioni che si sono succedute hanno preso in consi- derazione ambiti sempre più ampi e complessi della Città Metropolitana relativi al restauro del patrimonio edilizio, dell'ar- chitettura monumentale fino al paesaggio, all'ambiente e alle infrastrutture urbane. Partendo da questi presupposti la Commissione 2023 – composta da rappresentanti dell'Ateneo Veneto, dell'Ordine degli Ingegneri di Venezia e del Collegio degli Ingegneri di Venezia – si è interrogata su che cosa significasse oggi "restauro", o meglio, l'intervento sull'esi- stente, e come si sia evoluto il concetto del restaurare in questi ultimi cinquant'anni. Le ultime due edizioni del Premio avevano visto le afferma- zioni della Procuratoria di San Marco "per la vastità, la com- plessità e la qualità degli inter- venti dedicati alla conservazione della Basilica di San Marco" (2021) e lo studio Sauerbruch e

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