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www.italoamericano.org 31 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | GIOVEDÌ 25 GENNAIO 2024 SOCIETÀ & ATTUALITÀ CRONACHE NOVITÀ EVENTI Inizia l'anno di Pesaro Capitale della Cultura 2024: natura e creatività, sulle note del geniale Gioacchino Rossini I cittadini di Pesaro "si appre- stano a vivere - con curiosità, con speranza, certamente anche con motivato orgoglio - quest'anno da Capitale italiana della cultura". Così il presidente della Repubblica ha inaugurato il lungo calendario di eventi che si svolgeranno nel 2024 sotto lo slogan La natura della cultura. "Da Bergamo e da Brescia giunge qui il testimone, reso ancor più prezioso da quanto è stato realizzato nel 2023 e dal- l'interesse che, nel corso dell'an- no trascorso, le due città - unite da una così grande sofferenza durante la pandemia - hanno saputo insieme suscitare dentro e fuori il nostro Paese, avvalendosi della propria storia e delle tante risorse che hanno presentato e valorizzato. L'Italia - ha detto il capo dello Stato - raccoglie un gran numero di luoghi della cul- tura: dai centri più remoti della nostra provincia a importanti città. Questa catena è molto più di una teoria di siti esposti in vetrina, indicati come da scoprire e visitare. È l'espressione della pluralità delle culture che fanno così attraente la nostra Patria e che rendono inimitabile la nostra identità. Si tratta un percorso di grande valore che attraversa l'Italia e mette in evidenza le radici antiche e robuste di cia- scuno dei nostri luoghi e dei nostri centri. Radici che vanno, quindi, valorizzate e preservate, nella loro peculiarità. Radici che, tutte insieme, contribuiscono a definire l'immagine del nostro Paese. L'Unità d'Italia ha trovato con la Repubblica e il conse- guente rispetto del sistema delle autonomie - per millenni, tanta parte della nostra tradizione - la possibilità di raccogliere il meglio delle tradizioni civiche delle nostre popolazioni e di esprimerle e consolidarle nei valori di coesione sociale alla base del nostro patto costituzio- nale. È la cultura espressa in tutti i questi luoghi, con le sue diverse sensibilità e la sua irriducibilità a pretesi stereotipi, a essere alla base di tutto questo. La cultura. Libera da ogni ideologia, mai separata dalla vita quotidiana e dall'insieme dei diritti e dei doveri scanditi dalla Costituzione. Diritti e doveri che ci rendono e ci fanno sentire par- tecipi della comunità nazionale; cui conferiamo vita con le nostre diversità. Quella cultura che, proprio per la natura dei processi storici che hanno caratterizzato il progressivo divenire dell'Italia, è fatta di rapporti con i Paesi vici- ni, con gli altri popoli, con le aspirazioni proprie alla dimen- sione europea. La cultura delle cento Corti, dei Comuni autono- Il presidente della Repubblica Mattarella alla cerimonia di Pesaro Capitale della Cultura 2024 (Ph Quirinale.it) mi, dei tanti mecenati che hanno dato vita all'impareggiabile patri- monio di cultura che oggi l'Italia offre al mondo. Una civiltà fon- data sull'umanesimo, che parla al mondo essendo riuscita a porre alle proprie fondamenta la dignità e la libertà della persona, l'uguaglianza dei diritti, la parte- cipazione solidale al bene comu- ne. Tutto questo è stato costruito nei tempi lunghi della storia e trova testimonianza nelle opere pittoriche, nelle sculture, nei libri, nella musica, in ogni forma d'arte, negli spettacoli, nell'ar- chitettura dei palazzi, negli ordi- namenti che compongono l'im- menso patrimonio di cui dispo- niamo. Da questo patrimonio, dalla civiltà che ne è derivata, viene un appello alla responsabi- lità. Responsabilità di capitalizzare il valore della libertà della cultu- ra oggi e per l'avvenire, insieme alla consapevolezza che si tratta di un patrimonio indivisibile per tutta l'umanità. Attraversiamo una stagione difficile, per molti aspetti drammatica, in cui l'uomo sembra, ostinatamente, proteso a distruggere quel che ha costruito, a vilipendere la propria stessa dignità. Le guerre che si combat- tono ai confini d'Europa ci riguardano. Non soltanto perché il vento delle morti, delle distru- zioni, degli odi percorre le distanze ancora più rapidamente di quanto non facciano le armi e incide sulle nostre esistenze, sulle nostre economie e soprattut- to sulle nostre coscienze. Ci riguardano perché l'Europa, rina- ta nel dopoguerra, ha iscritto la parola pace nella sua identità. L'Europa è tornata a vivere con la pace e nella pace. La straordinaria stagione di creatività culturale della seconda metà del Novecento è figlia di Il taglio del nastro che apre l'Anno della Cultura a Pesaro (Ph Quirinale.it) per il suo anno da capitale: "La natura della cultura". La natura, il suo equilibrio da ricostituire, la riconciliazione con l'ambiente, gravemente violato e sfruttato, sono anch'essi obiettivi urgenti di civiltà e di pace. La distruzio- ne di risorse non può essere gab- bellata come sviluppo ma va indicata come regressione. La sostenibilità è un nome della pace. Cultura è conoscenza. Ma anche coscienza. Ci vogliono intelligenza e coraggio per batte- re strade nuove. Pesaro si propone quest'anno di far interagire arte, natura e tecnologia. "Artigiani dell'im- maginario" è uno degli slogan per unire il fare, proprio all'arti- giano, con la cultura immateria- le, con la creatività. Tanti verran- no a Pesaro, da ogni parte d'Italia, d'Europa, da altri luo- ghi, per incontrarvi, per conosce- re il vostro patrimonio storico- artistico. È una conseguenza di quella circolarità della cultura che non sopporta restrizioni o confini, che pretende il rispetto delle opzioni di ogni cittadino, che respinge la pretesa, sia di pubblici poteri o di grandi corpo- razioni, di indirizzare le sensibi- lità verso il monopolio di un pen- siero unico. Se la cultura è sapere, creati- vità, emozione, passione, senti- mento, ebbene, è il presupposto delle nostre libertà, inclusa quel- la di stare insieme. Pesaro è ricca di retaggi culturali e il progetto che coinvolge cinquanta Comuni della Provincia amplierà ancora di più le opportunità di questo anno straordinario. Un posto d'o- nore appartiene a Gioachino Rossini, uno dei grandi della musica europea, compositore innovativo, geniale, ironico, sim- bolo affascinante dell'Italia che stava sorgendo. Per Pesaro, cer- tamente, la prossima sarà una stagione rossiniana del tutto par- ticolare. Oltre che eredità del passato la cultura è soprattutto presente e futuro, non semplice consumo di ciò che è casualmen- te disponibile: è un passaggio di testimone da una generazione all'altra. Il passaggio del testi- mone è uno dei compiti più importanti che appartengono a una comunità e alla sua civiltà. Un grande momento di civiltà, oltre che un dovere. Fare cultura significa creare opere dell'inge- gno. "Il fatto che si continui a sognare – ha scritto l'antropolo- go Roger Bastide – conferma che la creazione resta da completa- re". Per Pesaro - ha concluso Mattarella - inizia, quindi, oggi, un sogno operoso. Un sogno sor- retto dall'impegno di realizzazio- ni concrete. Buon anno da Capitale italiana della cultura per il 2024!" quella scelta. Quella promessa di pace ha generato libertà e ugua- glianza, consentendo anche di rianimare la parola "fraternità" - che la Rivoluzione francese aveva issato sui pennoni, e poi oscurata nell'evolvere dei con- flitti sociali, dagli insorgenti nazionalismi, dalla pretesa di ridurre "ad unum" il volere dei popoli, dalle volontà di potenza. Questioni cruciali, queste, che chiamano alla responsabilità i governanti. Responsabilità che coinvolge le comunità e le perso- ne, non meno degli Stati. Ma la pace è anche un grande tema che riguarda la cultura. La cultura è un lievito che può rigenerare la pace. E con essa i valori umani che le guerre tendono a cancellare, annegando- li nell'odio, nel rancore, nella vendetta, indotti dagli estremismi nazionalistici. In questo momen- to parlare di cultura, pensare la cultura, trasmettere cultura vuol dire alzare lo sguardo, per un compito di grande portata. Perché la cultura è paziente semina, specialmente nelle nuove generazioni. Perché la cul- tura è beneficamente contagiosa e permette di riflettere sulla sto- ria per non ricadere negli errori del passato. Permette di ammira- re la bellezza, l'arte, l'ingegno, consapevoli che l'estetica non può separarsi da un'etica di rispetto per la persona. Pesaro si è assunta questo compito, proponendo come tema