L'Italo-Americano

italoamericano-digital-1-25-2024

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GIOVEDÌ 25 GENNAIO 2024 www.italoamericano.org 5 L'Italo-Americano IN ITALIANO | NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ S inceramente non sono molti gli arti- s t i n e l m o n d o d e l l a f o t o g r a f i a che riescono a cat- t u r a r e l ' e s s e n z a d i u n momento in modo così evo- cativo come Marco Secchi. Maestro con la macchina f o t o g r a f i c a , i l v i a g g i o d i Marco nella fotografia è ini- ziato quando era bambino a Milano, una città al passo con il ritmo della stampa e della moda. Oggi la sua arte tra- scende i confini e fiorisce in luoghi belli e affascinanti come Lubiana (Slovenia), B u d a p e s t ( U n g h e r i a ) e l a nostra Venezia. Il suo lavoro è una riflessione artistica e ponderata di una narrazione che cattura non immagini, m a s t o r i e : e c c o p e r c h é a Marco piace - e giustamente - definirsi un "narratore". E come tutti i bravi narratori, per lui la condivisione è fon- damentale, motivo per cui ha sviluppato anche laboratori di fotografia a Venezia, per tutti coloro che vogliono imparare a raccontare la propria storia con le immagini – e conosce- r e m e g l i o L a S e r e n i s s i m a mentre lo fanno. N e l l a n o s t r a i n t e r v i s t a e s c l u s i v a , n o i d e L ' I t a l o A m e r i c a n o d a r e m o u n o s g u a r d o p i ù d a v i c i n o a l mondo di Marco ed esplore- remo il suo amore per la foto- grafia, le città e i luoghi che hanno plasmato la sua arte e il rapporto con l'Italia. Ci rac- conterà la sua vita da cittadi- no globale, i suoi pensieri sul futuro dell'arte nell'era del- l'intelligenza artificiale, e anche cosa pensa dell'iniziati- va "Roots Tourism" della Far- nesina. Come è nato l'amore per la fotografia e quan- do ha deciso di trasfor- marla in una professio- ne? Il mio amore per la foto- grafia è iniziato nelle traffica- te strade di Milano, nel dina- mico mondo della stampa e d e l l a f o t o g r a f i a d i m o d a . Mentre crescevo, mio padre lavorava in uno dei più anti- chi negozi fotografici di Mila- no, un centro che soddisface- va le esigenze creative dei fotografi tra la fine degli anni '60 e l'inizio degli anni '70. Questo ambiente unico mi ha fatto conoscere l'arte della fotografia in un'epoca in cui possedere una macchina foto- grafica era una rarità. Ricor- do con affetto di aver ricevuto la mia prima macchina foto- grafica all'età di 9 o 10 anni. Per me non era affatto un g i o c a t t o l o , e r a u n a p o r t a verso un mondo di infinite possibilità. Con esso, diven- tando grande, ho scoperto le strade di Milano, la profon- dità delle espressioni umane, le storie non raccontate della vita quotidiana. Trasformare la fotografia in una professio- ne non è stata una decisione improvvisa, ma una progres- s i o n e n a t u r a l e d i q u e s t a prima storia d'amore: più esploravo il mondo attraver- so il mio obiettivo, più mi rendevo conto che la fotogra- fia era una vocazione; era un mezzo attraverso il quale p o t e v o e s p r i m e r e l a m i a visione artistica e rapportar- mi con persone e luoghi a un livello più profondo. Q u e s t ' a n n o l ' I t a l i a promuove il Root Touri- sm (il turismo delle radi- ci) e invita le persone di origine italiana prove- nienti da tutto il mondo a visitare e scoprire il loro patrimonio cultura- le: come persona che ha vissuto all'estero ed è cit- tadino del mondo, qual è i l s u o r a p p o r t o c o n i l nostro Paese? Il mio rapporto con l'Italia rimane intenso e profonda- mente affettuoso. L'Italia, per me, è molto più del luogo in cui sono nato: è storia, cultu- ra e bellezza senza tempo, e continua a influenzarmi e ispirarmi. Vivere all'estero e conoscere culture diverse n o n h a f a t t o a l t r o c h e approfondire il mio apprez- zamento per l'Italia perché mi ha permesso di vedere il Paese non solo attraverso l'o- b i e t t i v o d i u n n a t i v o m a anche attraverso gli occhi di un outsider. Questa prospet- tiva unica mi fa apprezzare la cultura italiana in tutte le sue forme, dal suo ricco patrimo- nio artistico e letterario alle sue delizie culinarie e al calo- re della sua gente. Sento un'affinità con l'idea di "turismo delle radici". È una bellissima iniziativa che incoraggia le persone a rap- portarsi con il proprio patri- monio. Per chi è di origine italiana, visitare l'Italia può essere un viaggio alla scoper- ta di sé, un modo per ricon- nettersi con le proprie radici ancestrali e comprendere l'e- redità culturale che li ha pla- smati, indipendentemente da dove si trovino nel mondo. Le mie esperienze di vita all'estero mi hanno insegnato l'importanza di comprendere e abbracciare il mio patrimo- nio culturale. L'Italia, con le sue regioni, ognuna con le proprie tradizioni e storie distinte, offre una ricchezza di esperienze per chiunque cerchi di esplorare le proprie radici. Come cittadino del mondo, vedo l'Italia come un ponte tra le mie esperienze internazionali e la mia iden- tità ancestrale. È un paese che, non importa dove mi trovo, mi fa sempre sentire a casa. A Venezia ha offerto workshop per introdurre le persone alla fotografia e insegnarne i segreti e la bellezza. È sicuramente un impegno didattico, ma è anche un'occasione per conoscere intima- mente la città. E' d'accor- do? E che rapporto ha con Venezia? Assolutamente. I work- shop mirano tanto a insegna- r e l ' a r t e d e l l a f o t o g r a f i a quanto a scoprire la bellezza più intima - e spesso trascu- Cornici d'Italia: scoprire la bellezza in ogni scatto Le immagini di Marco Secchi sono più di fotografie, vogliono raccontare una storia (Photo courtesy of Marco Secchi) CONTINUA A PAGINA 7 La magia del Carnevale a Venezia (Photo courtesy of Marco Secchi)

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