L'Italo-Americano

italoamericano-digital-8-15-2013

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GIOVEDÌ  15  AGOS TO  2013 La Vignetta della Settimana Governo Letta di Renzo Badolisani L'Italo-Americano PAGINA  3 John Phillips nominato nuovo ambasciatore americano in Italia eMANuele poNzo Il presidente Barack Obama ha reso ufficiale la nomina di John Phillips, illustre avvocato statunitense con origini italiane, a nuovo ambasciatore Usa in Italia. Il nuovo responsabile dell'ambasciata di Via Vittorio Veneto, presidente della commissione che seleziona i collaboratori addetti alla residenza del Presidente degli Stati Uniti d'America, è coniugato con Linda Douglass, giornalista che vanta una eccellente carriera presso l'emittente Abc News, nonché ex portavoce dell'attuale amministrazione democratica sulle questioni pertinenti la riforma della sanità. Con l'intento di omaggiare i suoi nonni italiani, che di cognome facevano Filippi, e rinsaldare il legame con l'Italia, il nuovo coinquilino di Villa Taverna (residenza romana del responsabile della delegazione diplomatica degli Stati Uniti a Roma) nel 2002, insieme a sua moglie Linda, decise di acquistare e restaurare il suggestivo borgo Finocchieto, antico villaggio dell'Italia centrale, avvolto dalla splendida cornice della Toscana, terra amatissima dal popolo anglosassone. Il celebre avvocato di Washington, vigoroso sostenitore delle battaglie per la legalità, arriva nella Villa Taverna in via V. Veneto sede dell'Ambasciata americana a Roma capitale d'Italia con un curriculum di tutto rispetto: il suo studio legale, denominato "Phillips e Cohen", vanta il ritrovamento, grazie ad attente indagini investigative, di più di 10 miliardi di dollari sottratti alla criminalità organizzata ed è stato tra i più operosi e combattivi nel contrastare le frodi fiscali messe in atto contro il governo federale. La sua notorietà, oltretutto, è legata anche alle numerose "class action" milionarie vinte contro influenti multinazionali che esercitano le loro attività finanziarie sul territorio americano. Grazie alla sua fermezza e al forte senso dello Stato, Phillips è stato inserito da autorevoli testate giornalistiche, tra cui il celebre New York Times, nell'elenco dei 100 avvocati più influenti degli Stati Uniti. Inoltre, il nuovo rappresentante diplomatico di Roma, incaricato per succedere a David Thorne, è stato uno dei maggiori finanziatori della campagna elettorale che lo scorso novembre ha condotto il presidente Obama alla rielezione per il secondo mandato presidenziale. La laurea in legge conseguita nella prestigiosa università californiana di Berkeley, le molteplici lotte per la difesa dei diritti civili e la tutela dello sviluppo sostenibile, sono state determinanti per la nomina di Phillips ad ambasciatore. Dalle sue prime dichiarazioni in veste di neo-ambasciatore, Phillips ha evidenziato la volontà di rafforzare le relazioni bilaterali tra il Belpaese e gli Stati Uniti, da sempre legati da una profonda amicizia e solida alleanza. RISCHIO ELEZIONI Il Governo lavora anche oggi, il giorno di Ferragosto. A Palazzo Chigi, in questi giorni di canicola, si sono alternati il Premier Letta e il suo Vice, Alfano. Il riscontro dovrebbe generare una sensazione di solidità perché la calma, invece, è solo apparente. La condanna definitiva per frode fiscale pronunciata dalla Corte di Cassazione contro l'imputato Silvio Berlusconi ha riacceso la miccia. Inevitabile, d'altronde, per questa strana, bizzarra e appiccicaticcia maggioranza, retta da centrodestra e centrosinistra, accapigliarsi giornalmente su qualsiasi situazione. Il Ministro dell'Economia, Saccomanni, cresciuto alla scuola di pensiero e di azione del Presidente della Banca Centrale Europea Draghi, reputa complicato eliminare totalmente la tassa sulla prima casa? Insorge il Pdl (che pure sostiene nel Governo il dicastero economico) chiedendo risolutamente al Ministro di non considerare più la tassa sull'Imu, sulla cui auspicata cancellazione il centrodestra ha costruito la sua ultima campagna elettorale. Ma è sul futuro di Berlusconi che il Partito Democratico si sta gradualmente spaccando. Come giustificare, davanti alla base elettorale, il ventilato salvataggio del Cavaliere avallando il tentativo (in atto) di una sorta di amnistia dalla condanna inflittagli? Non farti logorare dai ricatti della destra, il consiglio elargito dal Segretario del PD, Epifani, al Presidente del Consiglio. La legalità di un Paese, il rispetto di una sentenza emessa da un Tribunale di uno Stato democratico, viene prima della stabilità e della sopravvivenza di questo (strambo) Esecutivo. Ecco il concetto espresso da Epifani. Come dire: non salveremo Berlusconi. Non chiedeteci di votare provvedimenti a suo esclusivo vantaggio, come richiesto dai vertici del centrodestra. Aggiungete che, alla luce della sentenza ormai passata in giudicato, nei prossimi giorni la Giunta per le autorizzazioni a procedere del Senato voterà per la decadenza (o meno) da parlamentare di Berlusconi. Se così fosse, praticamente espulso dal Parlamento, Berlusconi dovrebbe scontare la sua pena. Non in carcere ma agli arresti domiciliari o affidato ai servizi sociali. Lo smacco finale, nonostante i quasi dieci milioni di italiani che, nelle ultime elezioni, lo hanno votato. Noi saremo contro il Cavaliere, ha tuonato Epifani, ovvero il leader di uno dei partiti pro-Governo. Nessun salvacondotto, c'è una sentenza e da quella si inizia a discutere. È la sintesi del muro contro muro. Ecco perché questo stralcio infuocato d'estate annuncia tempesta. Il Governo si avvia malinconicamente verso un piano inclinato. Senza più coesione, squarciato dal caso-Berlusconi (l'ennesimo), senza più poter emanare provvedimenti per uscire definitivamente dalla crisi, avvitato su sè stesso, boccheggiante e privo di futuro, l'Esecutivo sarebbe costretto alla resa, rimettendo (ancora una volta...) nelle mani del Presidente della Repubblica il destino di un'ennesima crisi al buio. Crescono le possibilità allora di una tornata elettorale in autunno, con il rischio (evento mai accaduto nella storia repubblicana) che il leader di una coalizione in lizza non possa svolgere la propria campagna perché - pensate un po' - agli arresti domiciliari. Buffo paese, l'Italia, in questi ultimi vent'anni. Governato (da tutti) in modo maldestro. Sempre sull'orlo del precipizio. Vacanze brevi per il Parlamento italiano: riapre il 6 settembre ma in aula si torna il 20 agosto Ufficialmente il Parlamento è chiuso per ferie dal 9 agosto al 6 settembre ma il 20 o 21 agosto i parlamentari torneranno in aula. Da approvare alla Camera c'è il decreto legge sul femminicidio. Le norme contro la violenza sulle donne varate dall'ultimo Consiglio dei Ministri. Un'emergenza vera e propria se è vero che dall'inizio dell'anno sono state uccise da partner, ex o familiari 67 donne. Significa in media una vittima ogni due giorni e mezzo nei primi sei mesi dell'anno. E furono 114 nel 2012. Un provvedimento atteso che ci si augura serva a realizzare un Laura Boldrini cambiamento culturale vero e proprio come ha detto lo stesso premier Letta durante l'ultima seduta del Consiglio dei Ministri: "L'avevamo promesso. Lo facciamo". Le tempistiche le ha spiegate la presidente della Camera, Laura Boldrini, sottolineando che "Se facciamo un confronto con gli altri Parlamenti europei, questa volta l'Italia dà il buon esempio'. L'emiciclo di Strasburgo si è fermato il 4 luglio per riaprire i battenti il 9 settembre. I due rami del Parlamento francese sono chiusi da metà luglio e i lavori riprenderanno il 10 settembre. Nel Regno Unito l'ultima seduta il 17 luglio e la prossima è convocata il 30 settembre. La Germania il 28 giugno e il rientro non è ancora fissato".

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