L'Italo-Americano

italoamericano-digital-7-24-2025

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www.italoamericano.org 35 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | GIOVEDÌ 24 LUGLIO 2025 SOCIETÀ & ATTUALITÀ CRONACHE NOVITÀ EVENTI Il falso made in Italy ruba milioni di euro ai produttori e qualità certificata ai consumatori Usa (Ph Coldiretti) I dazi al 30% annunciati dal presidente Usa sui prodotti europei potrebbero costare alle famiglie statunitensi e all'a- groalimentare italiano fino a 2,3 miliardi di euro di danni diretti. È quanto emerge da una stima Coldiretti, effettuata sulla base dell'impatto per le filiere nazio- nali già sperimentato in occasio- ne delle tariffe aggiuntive impo- ste nel primo mandato Trump, che aveva portato a un calo delle vendite a doppia cifra per i pro- dotti colpiti. L'impatto in termini di prezzi maggiorati per i consu- matori americani si tradurrebbe inevitabilmente in ricadute anche sulle aziende italiane, vista la richiesta di "sconti" da parte degli importatori riscontrata nelle scorse settimane. La dimi- nuzione dei consumi si traduce inevitabilmente in prodotto invenduto per le imprese tricolo- ri, costrette a dover cercare nuovi mercati. Il tutto senza dimentica- re il pericolo falsi, con gli Stati Uniti primo produttore mondiale di falso cibo Made in Italy. L'eventuale scomparsa di molti prodotti italiani dagli scaffali rappresenterebbe un assist per la già fiorente industria del tarocco, stimata in un valore di 40 miliar- La presidente del Consiglio Giorgia Meloni (Ph courtesy governo.it) di. Al danno immediato in termi- ni di un probabile calo delle esportazioni andrebbe ad aggiun- gersi quello causato dalla man- cata crescita, con il cibo Made in Italy in Usa che quest'anno pun- tava a superare il traguardo dei 9 miliardi di euro, dopo aver rag- giunto lo scorso anno il valore record di 7,8 miliardi di euro, grazie a un incremento delle vendite del 17% rispetto al 2023, secondo l'analisi Coldiretti su dati Istat. Le tariffe aggiuntive andreb- bero a sommarsi a quelle già esi- stenti, penalizzando alcune filie- re cardine. Con il dazio al 30%, le tariffe aggiuntive per alcuni prodotti simbolo del Made in Italy inoltre, arriverebbero al 45% per i formaggi, al 35% per i vini, al 42% per il pomodoro tra- sformato, al 36% per la pasta farcita e al 42% per marmellate e confetture omogeneizzate. "I dazi al 30%? Un colpo durissimo all'economia reale, alle imprese agricole ma anche ai consumato- ri americani, che verrebbero pri- vati di prodotti autentici o costretti a pagarli molto di più oltre ad alimentare il fenomeno dell'italian sounding" afferma il presidente Coldiretti Prandini. L a Confederazione Nazionale dei Consorzi Volontari per la Tutela delle Denominazioni dei Vini Italiani Federdoc si è detta forte- mente preoccupata per l'eventua- le introduzione di dazi commer- ciali da parte degli Stati Uniti sul vino italiano. In particolare sui vini a denominazione d'origine, prodotti di eccellenza che rappre- sentano l'identità e la cultura dei territori di origine. Non solo il mercato statunitense costituisce uno dei più importanti e strategi- ci sbocchi per le esportazioni ita- liane di vino, con un valore che nel 2024 ha superato i 2 miliardi di euro. Ma l'introduzione di tariffe doganali aggiuntive rischia di penalizzare gravemen- te le imprese italiane, già impe- gnate nel mantenimento di eleva- ti standard qualitativi, e di mette- re a rischio l'intera filiera pro- duttiva del vino, che coinvolge migliaia di operatori e contribui- sce in modo significativo allo sviluppo socioeconomico delle comunità rurali italiane. I vini a denominazione d'ori- gine, inoltre, secondo Federdoc "non sono solo prodotti commer- Con l'export a rischio la cultura del vino italiano Palazzo Chigi punta su accordi equi 'Insensato uno scontro commerciale' " Il governo italiano continua a seguire con grande atten- zione lo sviluppo dei nego- ziati in corso tra Unione europea e Stati Uniti, sostenendo gli sfor- zi della Commissione europea che verranno intensificati ulte- riormente nei prossimi giorni". Così Palazzo Chigi dopo l'an- nuncio Usa in cui si conferma l'applicazione di dazi al 30% sulle merci importate dagli Stati Uniti. Una posizione contro cui, ha replicato a stretto giro la Presidente della Commissione Ursula von der Leyen annuncian- do che "sono pronte contromisu- re" dell'Unione. "Confidiamo nella buona volontà di tutti gli attori in campo per arrivare a un accordo equo, che possa raffor- zare l'Occidente nel suo com- plesso, atteso che, particolarmen- te nello scenario attuale, non avrebbe alcun senso innescare uno scontro commerciale tra le due sponde dell'Atlantico", con- tinua la nota di Governo. "Ora - conclude - è fondamentale rima- nere focalizzati sui negoziati, evitando polarizzazioni che ren- derebbero più complesso il rag- giungimento di un'intesa". Con i dazi non solo una perdita da 2,3 miliardi di euro per i produttori italiani ma una grossa mano all'Italian sounding ciali, ma prodotti che sono porta- tori di una storia, di tradizioni secolari, di metodi produttivi sostenibili e di un forte legame con il territorio. Essi rappresen- tano un patrimonio culturale e ambientale che contribuisce a valorizzare l'immagine e la repu- tazione dell'Italia nel mondo". In questa fase di grande incer- tezza peraltro, Federdoc registra già una sostanziale riduzione degli ordinativi da parte degli importatori statunitensi, timorosi dell'impatto che i dazi potrebbe- ro avere sui costi finali e sulla competitività del prodotto. Per questo, tramite il presi- dente Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi, l'associazione di categoria ha sollecitato il Governo italiano e le istituzioni europee a "intensificare il dialo- go con le autorità statunitensi, per riuscire a trovare soluzioni condivise che evitino l'applica- zione di misure tariffarie così penalizzanti. La cooperazione internazionale e la diplomazia commerciale devono prevalere, al fine di tutelare un settore vita- le per l'economia e la cultura ita- liane".

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