L'Italo-Americano

italoamericano-digital-8-7-2025

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GIOVEDÌ 7 AGOSTO 2025 www.italoamericano.org 37 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO Il regista e produttore italoamericano Vincent Scarza, tra aneddoti e memorabilia, ricorda il suo 'Live Aid' Oggi Scarza vive a Pescara, in Abruzzo. Nove anni fa decise di lasciare New York dopo una vita nel mondo del cinema, del teatro e della tv (Ph D'Agnese) Scarza mostra a L'Italo Americano dediche e cimeli del grande evento live del luglio 1985 (Ph courtesy D'Agnese) umano indescrivibile". Per capire il portato professio- nale di Scarza basti ricordare che nel campo televisivo portano la sua firma le produzioni di Billboard's Disco Party con Donna Summer; di "Spring Break Reunion" con Frankie Avalon; di "A Special Evening With Tony Bennett", di "Weddings of a Lifetime" nel Disney World. La carriera gli ha permesso di lavorare con artisti di grande calibro come Lotte Lenya, Johnny Cash, Tony Bennett, Dizzy Gillespie, Chico Hamilton e molti altri, di scoprire il talento di Donna Summer, e di collaborare e poi stringere amici- zia personale e non solo profes- sionale con tanti personaggi del mondo dello spettacolo, da David McCallum, volto noto di Ncsi, alla "conterranea" Deana Martin. Per cinque anni Scarza ha diretto il cast satellitare (una pro- duzione in mondovisione) per la "International Conference on Aids", con basi in Italia, Olanda, Germania, Giappone, Vancouver, British Vancouver e New York. Più recenti sono le sue produzio- ni dal titolo "Buns of Steel" e "Staying Younger" con Depak Chopra e gli special Tv "Just Ask George, (about George Washington)" sulla vita del presi- dente Washington. Negli ultimi 38 anni, Scarza ha prodotto e/o diretto programmi televisivi per tutte le reti americane, incluse Abc, Nbc, Cbs e la rete pubblica Pbs mentre negli ultimi anni è stato ideatore di varie serie tele- visive incentrate sulle biografie e trasmesse per l'emittente A&E. Ancora oggi la sua "Manhunters: Fugitive Task Force" continua a mietere apprezzamenti nelle reti televisi- ve di tutto il mondo, rappresen- tando la ciliegina sulla torta di un produttore e regista che per decenni ha raccolto tanti apprez- zamenti nel mondo del cinema e della televisione. Ma il Live Aid rimarrà in assoluto l'esperienza più coinvolgente della carriera lavorativa di Scarza. Sul palco di Philadelfia (la città fu scelta dopo aver scartato New York e Washington, i cui impianti erano indisponibili per concomitanti eventi sportivi) si esibirono, tra gli altri, Mick Jagger e Tina Turner in un duet- to, il gruppo Crosby, Stills, Nash & Young, i Led Zeppelin, Bob Dylan, Madonna, Sting, The Who, David Bowie, Paul McCartney, Joan Baez, Sade, i Dire Straits, Santana, Eric Clapton, Huey Lewis & The News, Billy Joel, Paul McCartney, gli U2 ed Elton John mentre alla conduzione si alter- narono, durante lo spettacolo in diretta, affermati attori come Jack Nicholson Bette Midler Jeff Bridges e Chevy Chase. "Sapevamo dell'arrivo di Phil Collins – ricorda con il sorriso Vincent Scarza – che grazie al volo sull'aereo supersonico Concorde della British Airways, si sarebbe esibito a Philadelfia davanti a 100mila spettatori dopo essersi esibito a Londra. Quello che non sapevamo era però che Phil, a bordo dell'aereo aveva aveva trovato per caso la cantante Cher la quale non sapeva nulla del concerto evento in corso. Phil la convinse e Cher apparve a nostra insaputa nel finale del concerto cantando il brano We Are the World con tutti gli artisti del concerto. Questa sorpresa - racconta ancora a L'Italo Americano Scarza - mitigò in positivo gli eccessi nel backstage di Sean Penn, allora marito di Madonna e gelosissimo nei con- fronti di chiunque si avvicinasse a sua moglie". A Londra il concerto si con- cluse con gli artisti riuniti nella Band Aid che intonarono Do They Know It's Christmas, a Philadelphia gli artisti riuniti in Usa for Africa si esibirono invece con We Are the World, scritto da Lionel Richie e Michael Jackson, e destinato a diventare un inno universale che ancora oggi cattu- ra consensi e passaggi sui social. "Di quell'evento ho conserva- to numerosi ricordi e cimeli, come le firme di tutti gli artisti ospitati nell'hotel Palace. Per me, cresciuto tra le strade di South Philadelphia, figlio di immigrati arrivati dall'Abruzzo, fu davvero emozionante poter lavorare a pochi metri dalla casa della mia infanzia. Un ulteriore regalo - dice ancora trandendo emozione -ai tanti ricevuti idealmente nel poter dirigere un evento che ha lasciato il segno nella storia della musica e dello spettacolo". L'evento originale alla fine raccolse 127 milioni di dollari di donazioni (equivalenti a circa 320 milioni di euro attuali). Quello che rimane, oltre a una straordinaria canzone, alle stu- pende immagini del videoclip e alle fotografie di Steve Hurrell che attraverso spettacolari imma- gini raccontò le emozioni di quel- le ore), è il ricordo di tutti gli artisti che furono capaci di mette- re a disposizione la propria arte per una causa nobile e a trasfor- mare un evento musicale in una pagina unica e memorabile. SEGUE DA PAGINA 38

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