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GIOVEDÌ 18 SETTEMBRE 2025 www.italoamericano.org 34 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & ATTUALITÀ CRONACHE NOVITÀ EVENTI L'Italia candida all'Unesco il suo rito più classico: il 'pranzo della domenica', base della cucina familiare Il rito del pasto in famiglia è un must italiano (Ph© Monkey Business Images | Dreamstime.com) N egli ultimi cinque anni il valore degli arrivi di piante e fiori stranieri in Italia è più che raddoppiato (+120%), raggiungendo il record di 874 milioni di euro, mai così alto. Un fenomeno che alimenta la concorrenza sleale ai danni dei produttori nazionali. I dati dicono che gran parte delle importazioni a basso costo proviene dall'estero e non rispet- ta gli stessi standard richiesti agli agricoltori europei in materia di fitosanitari, tutela dei lavoratori e salvaguardia ambientale. Il 72% delle merci dirette nell'Ue transi- ta dall'Olanda, con il porto di Rotterdam che rappresenta un punto critico nei controlli: molte partite vengono "triangolate" e finiscono per acquisire un'origi- ne comunitaria. Tra i Paesi extra- Ue spiccano invece Cina, Thailandia ed Ecuador, in parti- colare per i fiori recisi. Questa concorrenza sleale danneggia le 19.000 imprese ita- liane del comparto, che coltivano 30.000 ettari con produzioni di qualità sempre più sostenibili, capaci di generare effetti positivi sull'ambiente e sulla salute. P er sostenere la candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell'Unesco, iniziativa promossa congiuntamente dal Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste e dal Ministero della Cultura, il 21 settembre in diversi Comuni, dal nord al sud dell'Italia, si terrà l'i- niziativa "Il pranzo della dome- nica. Italiani a tavola": un momento di incontro e di convi- vialità tra i cittadini intorno ai piatti della tradizione gastrono- mica italiana. L'iniziativa, sup- portata dall'Anci, coinvolgerà anche le sedi delle nostre Ambasciate nelle città di Londra, Parigi e New York. "Non candidiamo un modo di cucinare, anche se tutte le cucine regionali italiane avrebbero i titoli per ottenere il riconosci- mento a patrimonio immateriale dell'Unesco. Noi candidiamo un rito", ha detto il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida. "Un rito che appar- tiene a tutti noi, che parte dalla scelta dei cibi, passa per la cuci- na per approdare sulle nostre tavole dove ancora si parlerà di quello che si sta mangiando. La cucina italiana è questo, sono antichi saperi tramandati", ha aggiunto Lollobrigida, "è la gioia di stare insieme, di incon- trarsi e di mantenere vivi i rap- porti familiari e di amicizia. Il pranzo della domenica è la mas- sima espressione di questo tratto culturale che il mondo ci invidia. Vedere così tanta gente riunita nelle piazze italiane sarà una grande dimostrazione di quello che è la cucina per gli italiani".Dall'alta cucina a quella popolare, "l'Italia, per le sue variegate caratteristiche geogra- fiche e per le sue stratificazioni storiche multiformi, è imprezio- sita da una straordinaria pluralità di ingredienti, di piatti, di occa- sioni, di rituali legati al mangia- re", ha sottolineato il ministro della Cultura Alessandro Giuli. "La storia del cibo è storia della civiltà e della cultura. La cucina italiana rispecchia la società, la storia e il nostro rapporto con il territorio: oltre a essere una peculiarità tutta italiana il cui primato è riconosciuto da tempo in tutto il mondo. Sosteniamo perciò con la massima convin- zione e partecipazione la candi- datura della cucina italiana a patrimonio immateriale Unesco". "Il cibo è un pilastro della nostra identità e un potente col- lante sociale", ha sottolineato il presidente dell'Anci e sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. "Non c'è pasto senza condivisione, non c'è tavola senza una storia da raccontare. Riunirsi per mangia- re è un rito che unisce generazio- ni, famiglie e intere comunità. È da questo legame profondo che nasce l'idea di scegliere il pranzo della domenica come simbolo per promuovere la candidatura della cucina italiana a patrimonio Unesco. Con questa iniziativa, che coinvolge diversi Comuni e territori, vogliamo sottolineare che la nostra cucina è ben più di una semplice arte culinaria: è espressione di una cultura popo- lare e accessibile, che racchiude in sé gesti, riti e saperi antichi, valorizzando il legame tra la terra e le persone, e rappresenta una delle risorse principali dell'e- conomia e della cultura del nostro Paese". Durante la giornata-evento non mancheranno momenti di convivialità internazionale, gra- zie al coinvolgimento delle nostre sedi diplomatiche di Londra, Parigi e New York, dove cibo e tradizioni locali saranno protagonisti. Non bisogna dimenticare che la cucina italiana è patrimonio comune per oltre 60 milioni di connazionali che vivo- no all'estero e di tanti stranieri che si ispirano allo stile di vita italiano che in cucina ha un suo fondamentale baricentro. Italia fra i leader del florovivaismo ma in 5 anni raddoppiati fiori e piante in arrivo dall'estero Il florovivaismo italiano è un settore centrale per l'economia del Paese, con un valore che nel 2024 ha raggiunto i 3,3 miliardi di euro, trainato anche dall'ex- port da 1,3 miliardi. Da qui l'ap- pello del comparto a far valere il principio di reciprocità negli scambi commerciali, imponendo il rispetto delle stesse regole pro- duttive e garantendo controlli stringenti su tutte le merci in arrivo nei porti Ue. Ma anche un'allerta rispetto alla sfida dei cambiamenti climatici, come l'attacco di insetti alieni, i danni da maltempo, l'aumento dei costi di produzione. Le principali aree di produ- zione sono in Toscana, Liguria, Sicilia e Lombardia, con la Liguria leader per i fiori recisi. Il nostro Paese si conferma espor- tatore netto: circa il 70% del pro- dotto è destinato all'export, un dato che ci colloca tra i principa- li fornitori di fiori e piante sul mercato internazionale. Il 43% di quanto prodotto è da ascrivere a fiori e piante in vaso (1,464 miliardi di euro), il restante 57% è generato dai vivai, con un valore di 1,68 miliardi di euro. © Travnikovstudio | Dreamstime.com
