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12 www.italoamericano.com L'Italo-Americano GIOVEDÌ 26 SETTEMBRE 2013 Otto anni fa l'ultimo film italiano candidato agli Oscar: 7 autocandidature in attesa di selezione vALENTINA cALABRESE Mancano ancora alcuni mesi prima che si svolga l'attesissima serata degli Oscar 2014 e già si discute sulla probabilità o meno che qualcuno, tra i film italiani usciti in sala tra il 1 ottobre 2012 e il 30 settembre 2013, riesca finalmente ad essere nominato. Sono infatti trascorsi ben otto anni dall'ultima candidatura a Miglior Film Straniero, quando la Comencini presentò nel 2006 La bestia nel cuore. Tanti sono i film che quest'anno si sono autocandidati per competere agli Oscar 2014 come miglior film in lingua non inglese. Ben sette di alcuni abbiamo già parlato anche sulle pagine de L'Italo Americano, come "La grande bellezza" di Paolo Sorrentino e "Viva la libertà" di Roberto Andò, ma insieme a loro, concorrono anche i meno conosciuti, "Midway tra la vita e la morte" di John Real, "Miele" di Valeria Golino, "Razzabastarda" di Alessandro Gassman, "Salvo" di Antonio Piazza e Fabio Grassadonia e infine "Viaggio Jasmine Trinca in Miele, primo film da regista di Valeria Golino sola" di Maria Sole Tognazzi. Tanti e differenti tra loro i film che vogliono puntare in alto quest'anno. Da un lato troviamo Paolo Sorrentino, determinato a seguire con la sua macchina da presa un Toni Servillo intramontabile che interpreta un tipico tipo all'italiana, intellettuale e cinico alla ricerca di un unico e indefinito scopo, la bellezza. Dall'altro il discorso ironico, originale e puntuale di Roberto Andò nei confronti della politica, con il giano bifronte dello spettacolo, ancora una volta interpretato da Toni Servillo. Non manca il tema della mafia con il film rivelazione dell'anno, "Salvo" che si è aggiudicato all'unanimità il Grand Prix de la Semaine de la Critique, Prix Révélation, al festival di Cannes. Il protagonista è un killer della mafia che dovrà fare i conti con il suo lato più umano. Poi c'è "Miele" di Valeria Golino, primo film della celebre attrice italiana, ma ben conosciuta a Hollywood, che afferra con decisione la macchina da presa e racconta del controverso argomento dell'eutanasia. Infine spazio ai due figli d'arte: da un lato c'è Alessandro Gassman che affronta il razzismo con "Razzabastarda" e dall'altro c'è Maria Sole Tognazzi che si affida a Margherita Buy, con "Viaggio da sola", un film sulla forza delle donne, non tradizionalmente intese. Fino a quando verrà effettiva- L'Italia fuori dal cinema mondiale del futuro e senza giovani registi promettenti DOM SERAFINI Il "New York Times" non ha riportato la notizia del vincitore del Festival Cinematografico di Venezia. Ha peró fatto un dettagliato elenco dei 20 giovani registi più promettenti del mondo, tra questi non c'è neanche un italiano. A dire il vero, nemmeno i programmi televisivi americani sul mondo dello spettacolo, come "Entertaiment Tonight" ed "Extra", hanno dedicato spazio al 70° Festival, mentre nell'elenco dei 20 registi da tener d'occhio il "New York Times" ammette che la separazione tra fiction e documentario si sta offuscando. La pagina del New York Times che "esclude" i registi italiani Non è chiaro se si tratti di un riferimento al vincitore del Leone d'Oro a Venezia "Sacro Gra", un documentario diretto da Gianfranco Rosi, ma è chiaro che il "Times" non ha trovato un singolo regista italiano da segnalare tra i 700 film che recensisce ogni anno. L'elenco del "Times" si limita a registi che non superano i 40 anni di etá, di questi la più giovane é un'americana che ne ha 28. Per il "Times", con sette giovani registi, gli Usa dominano il campo, seguiti dal Cile con due registi. Altri Paesi hanno un regista ciascuno: Argentina, Canada, Cina, Corea del Sud, Francia, Grecia, Germania, Gran Bretagna, Norvegia, Romania e Svezia. Avendo visto solamente il trailer (come fanno gli acquirenti stranieri di film) di "Sacro Gra", episodi di vita quotidiana intorno alla superstrada anulare che racchiude Roma, va detto che non è materiale da export per il grande pubblico. Questo è un vero peccato perché Venezia è l'unico trampolino che è rimasto all'Italia per lanciare film da fare apprezzare al mondo intero. Carlo Verdone e Toni Servillo in La grande bellezza di Paolo Sorrentino mente annunciato quale dei film autocandidatisi ai prossimi Oscar sarà effettivamente in concorso, l'attesa sarà spasmodica. Le autocandidature saranno esaminate dalla Commissione di Selezione istituita presso l'Anica, su incarico dell'Academy Award. Per quanto riguarda invece l'annuncio delle cinquine che parteciperanno al premio Oscar per il miglior film in lingua non inglese bisognerà aspettare giovedì 16 gennaio 2014, mentre per la cerimonia di consegna dell'86esimo premio Oscar si dovrà attendere domenica 2 marzo 2014. Complessivamente alcune candidature sembrano plausibili, in particolare quella di Sorrentino, ma altre sono deboli, soprattutto considerando che, agli Academy Awards, concorrono spesso nomi di grande fama e importanza. L'Italia resterà comunque ad aspettare, e tra non molto, sapremo quale di questi bellissimi film sarà investito dell'importante ruolo di rappresentare l'Italia e il nostro cinema, oggi così poco conosciuto, a livello internazionale.