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GIOVEDÌ 27 FEBBRAIO 2014 www.italoamericano.com L'Italo-Americano 13 Al ladroooo!!! (3° episodio) SuSANNA SquELLERIO MIchELE DE ROBERTIS (ILLuSTRAzIONI) Fu chiaro a tutti che qualcosa di terribile stava accadendo. Ke- miso si era precipitato al centro del vaso ed era visibilmente spa- ventato. "Al ladro! Al ladroooo!!!" gri- dava. "La Collana Regale è spa- ritaaaaa!!" Si sedette sul sasso, reale, e chiese a Corella di chiamare gli Agenti della sicurezza, per l'ap- punto, Reale. "Cara Corella, ti prego, la faccenda è molto deli- cata, raduna i Consiglieri Am- ministrativi Anziani e chiama gli Agenti di sicurezza..al più pre- sto!!". In fretta e furia, insomma, meglio dire con una certa fretta, arrivarono gli Agenti. Si piazza- rono impettiti ed accigliati da- vanti a Kemiso. Il più esperto fe- ce un passo in avanti e con tono perentorio disse: "Siamo tutt'o- recchi". "La corona Reale è spa- rita!" disse Kemiso. "Iniziate le indagini". Tutti al villaggio sapevano che questo gioiello era appartenuto al bisnonno paterno di Kemiso, Sir Gamhus. Era stato confezionato con peduncoli di fiori di lamponi dorati della Nigeria quando an- cora esistevano. Il nonno di Kemiso, Picath, raccontava che quei fiori sboc- ciavano ogni quattro anni e, solo, nel mese di febbraio, il 29 di feb- braio! Erano stati raccolti sulle rive del fiume Benue ai piedi dei Monti Mandara, come prevedeva la procedura. Venne poi confe- zionata, pazientemente e sa-pien- temente da 14 tessitrici, o-gnuna per ogni filo da intrecciare. Poi, al suono di una bellissima melodia "Tra-la-la, Tra-la-li, questi fiori vedran tanti soli e daran gioia ed amori a fedeli servitori", eseguita da sette suo- natori di arpette flessibili ed ac- compagnata da una danza super- classica lenta, venne completata. La leggenda vuole che ognuna delle 38 bellissime perle di petali di fiori arancioni, rarissimi, con- tenesse un talismano al quale vennero conferiti poteri straordi- nari. Gli Agenti Reali, non appena appreso l'accaduto si misero in assetto investigativo. Tre Agenti per le interroga- zioni, altri due per il sopralluogo sulla scena della scomparsa ed uno alla trascrizione degli appun- ti. "Ci dica, Capo Kemiso, cosa ha visto?". Dissero i due Agenti per le interrogazioni, i fratelli Merulin e Merulan. "Veramente, nulla! Io stavo dormendo. Vedete, ieri sera mi sono attardato alla fontana del- l'acqua canterina. L'aria era cal- da e la luna rischiarava tutte le piante. Mi parve bellissimo po- termi rinfrescare al chiarore not- turno! Sono rincasato molto tar- di. Mi sono subito addormentato e, come è noto, i bagni di luce lunare inducono al sonno profon- do per 10 ore e 24 minuti. Al mio risveglio, era molto tardi. Non avevo nemmeno senti- to la trombetta Albetta! Ho cer- cato la collana, la lascio sempre sotto il mio cuscino di piume di Aquila Reale in muta, e..non l'ho trovata!!" Mentre parlava, al ricordo del- l'accaduto sbiancò. "Capo Kemiso, volete un po- chino di tisana di bacche numero dodici?", chiese Merulin. "Sì, grazie. Mi darà forza per conti- nuare queste ricerche" disse Ke- miso, visibilmente turbato. In quel momento entrò nella stanza l'Agente per il sopralluo- go, Funzionario Fiuth. Portava con sè qualcosa che aveva trova- to sulla scena del furto. Fiuth era notoriamente un A- gente Speciale. Aveva già contri- buito alla soluzione di 13 casi molto complicati accaduti nei vasi di lamponi di Filadelfia. Portava sempre con sè un visua- lizzatore, un ascoltatore, un odo- ratore ed un percettore, tutti stru- menti di precisione. "Capo, vorrei mostrarvi un ritrovamento" disse, "un piccolo pelo di ragno verde detto anche ragno lince. Penso sia stato lui ad appropriarsi della vostra collana! Non capisco perchè lo abbia fat- to ma lo saprò alla fine delle in- dagini!" Kemiso rimase ammutolito. Un ragno si era introdotto nella sua casa e nessuno se ne era accor- to…?? Questo era inammissibi- le! I sistemi di difesa e sicurezza della piantagione dovevano es- sere rivisti. "Bene caro Agente Fiuth, ben fatto! Ma come possiamo ritro- vare la mia collana?" disse Ke- miso. "Ho già disposto che tutti gli agenti perlustrino ogni angolo dei vasi, ogni anfratto, ogni per- tugio alla ricerca della collana e del suo ladro" disse Fiuth. Così accadde. I vasi brulicava- no di ippopotamini instancabili. Tutte le pietre vennero sposta- te, tutte le foglie vennero osser- vate, tutti i pertugi vennero per- lustrati e finalmente qualcuno gridò: "Presto, la collana di Ke- miso è quiii!" Era stata nascosta sotto un ra- metto di rosmarino, uno di salvia ed anche uno di timo. Non fu dif- ficile capire che il truffaldino era proprio un ragno lince. Se ne stava lì, beatamente seduto sulla sua amaca sbeffeggiando tutti i presenti. Gli Agenti Merulin e Merulan in coro e con tono serio- so dissero: "Ragno verde, Signor Lince, ci segua!" Il ragno allungò il collo e si gi- rò lentamente: "Chi ha parlato, accidenti, mi fate pigliare un colpo!!". "Non faccia il ragno furbo" disse Fiuth. "Noi siamo arrabbia- ti!". "Ma chi parla con questa voce nasolotta? Fatevi avanti, io non vi posso vedere, ho perso i miei occhiali mentre cercavo la mia compagna Carlotta. Si era allon- tanata per preparare il nido per i nostri piccoli in arrivo. Sono molto sbadato e devo averli persi mentre cercavo tra i rami di ca- lendula. Sono tornato subito a casa e, sulla strada del ritorno mi sono imbattuto in una collana che vorrei regalare a Carlotta dopo il lieto evento. Ma perchè siete cosi nervosi? Chi siete?". In quel mentre Carlotta entrò trafelata: "Mio adorato Lincetto, ho trovato i tuoi occhiali!! Ec- coli!". Non appena il Signor Lince li ebbe indossati disse: "Eeeee voi cosa volete da me?". Fiuth raccolse la collana e la brandì davanti al naso del Signor Lince. "Questa vogliamo, la col- lana del nostro Capo Kemiso, appartenuta a suo padre e prima di lui a suo nonno ed anche al suo bisnonno!!". Kemiso osservava da lontano e si rese conto che Carlotta stava tremando. "Credetemi, non sapevo fosse vostra. Io non potevo vedere molto bene ed ho pensato fosse una collana abbandonata! Pren- detela, prendetela subito e scusa- temi!" disse il Signor Lince. "Non così facilmente, disse Fiuth, "dovrà subire una puni- zione!". Kemiso, a quel punto, avanzò e disse: "Tutto è bene quel che fi- nisce bene! Faremo in modo che tu ci risarcisca per lo spavento, lavorando per noi! Penso tu ab- bia sottratto la collana ma che tu lo abbia fatto con buone inten- zioni quindi, anche noi saremo clementi! Potreste aiutarci ad al- lontanare fastidiosi invasori ed ho in mente anche qualcos'al- tro!". Il Signor Lince ringraziò e si rese subito disponibile. Anche Carlotta fu grata a Kemiso e si allontanò per raggiungere la sac- ca con i suoi piccoli in incuba- zione. Il Signor Lince si mise subito all'opera e scacciò molti piccoli golosi e fastidiosi invaso- ri della piantagione e…..l'altra idea di Kemiso? Geniale!! Ora nei vasi la raccolta dei lamponi è molto più sicura. Lin- ce ha teso robustissime ragnatele da un ramo all'altro e da una pianta all'altra. I raccoglitori do- po avere staccato i frutti pesanti, li lasciano cadere sulle reti che li convogliano verso il basso nei bacini collettori. Nulla va perduto! Fra pochi giorni il Signor Lin- ce e Carlotta si sposteranno. I loro neonati hanno bisogno di spazio ed il nascondiglio sul mio terrazzo è ormai troppo piccolo. La collana tornò al suo posto. Kemiso, felice, ringraziò i suoi collaboratori Fiuth, Merulin, Me- rulan. Chiese poi, ufficialmente al Signor Cheli Michiedevo, noto artista, di dipingere un quadro per immortalare questo momento solenne. La Collana Regale di Capo Kemiso era stata confezionata, pazientemente e sapientemente da 14 tessitrici La seconda parte della favola è stata pubblicata il 2 gennaio Il Signor Ragno Lince: "Mi sono imbattuto in una collana che vorrei regalare a mia moglie Carlotta, dopo il lieto evento" Ora nei vasi la raccolta dei lamponi è molto più sicura. Lince ha teso robustissime ragnatele da un ramo all'altro e da una pianta all'altra