L'Italo-Americano

italoamericano-digital-2-27-2014

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molto presto a Los Angeles: si esibirà infatti insieme ad Elisabetta Sabato 1 Marzo, in occasione del 106esimo anniver- sario de L'Italo-Americano, dove incontrerà un pubblico italiano ed americano. Quest'ultimo, secondo Elisabetta, è capace di emozionarsi e di farlo in modo semplice e trasparente, " un pub- blico che si appassiona, vive le emozioni e le esterna" trasmet- tendo entusiasmo, positività ed incoraggiamento, che forse anche a causa di un pubblico dal carattere più riservato si vedono raramente in Italia. Qui negli Stati Uniti il pubblico si avvicina e ti ringrazia piangen- do, ed in quanto artista il mio fine primario è comunicare". E per Elisabetta sapere di aver compiuto tale missione è motivo di enormi soddisfazioni ed è ciò che la spinge a continuare e a volersi rinnovare e lanciare nuove sfide per nuovi traguardi artistici. Per Elisabetta è impossibile rilassarsi: la ricerca di nuove col- laborazioni deve essere una Lontana da qualsiasi stereotipo o cliché che solitamente rivesto- no i cantanti lirici, Elisabetta Russo, soprano calabrese tra- piantata a Los Angeles, che vanta collaborazioni con artisti di fama internazionale, sta rivo- luzionando ogni preconcetto della sua antica arte. Elisabetta ammette il ruolo fondamentale della genetica nell'impostazione della sua voce naturalmente di grande estensio- ne, ma riuscire a diventare ciò che è lei oggi rappresenta una sfida incessante, continua, con ostacoli da superare di ogni tipo, a cominciare da quelli economici che l'hanno in parte spinta a Los Angeles. "Ho lasciato tutto in nome di questo sogno", confessa Elisabetta, aggiungendo che "in Italia molti teatri sono stati chiu- si, il governo ha tagliato i fondi e molti artisti non riescono ad essere pagati". Arrivata quindi nel nuovo continente con lo scopo di promuoversi, ha poi deciso di trasferirsi a Los Angeles. "L'America è stata una bellissima sorpresa, è tutto molto più semplice, la comunicazione , diretta ed essenziale, mi ha per- messo di contattare personal- mente produttori, musicisti e direttori di fama internazionale semplicemente attraverso il web", spiega Elisabetta. Dopo aver partecipato come special guest ad un festival hol- lywoodiano, è stata notata da un agente degli Hollywood Music Awards che l'ha invitata a parte- cipare alla competizione che ha poi vinto nel 2011 come miglio- re voce femminile. La vittoria è stata completamente inaspettata per Elisabetta, in quanto si è tro- ELENA VIPERA Vita da Soprano vata a gareggiare con tutti i generi musicali, ed anche per questo la soddisfazione è stata ancora più grande. "È stata una settimana da favola", ricorda Elisabetta, "l'accoglienza e la preparazione sono state da vera star hollywoodiana: interviste sul red carpet, la limousine, l'abito da sera". Elisabetta ha continuato a rin- novarsi e proporsi in nuove e diverse vesti e collaborazioni come quella con i Bridge, duo di violoncellisti a metà tra il classi- co e il moderno, e la nascita del DuoRusso, un gioco di parole in quanto la parola "Russo" espri- me sia il cognome di Elisabetta che la nazionalità di Vladimir Khomyakov, pianista russo vincitore di numerosi con- corsi che sarà possibile ascoltare costante. Al contrario di molti altri artisti per i quali esiste solo il teatro, per Elisabetta il rinno- vamento è una necessità, una componente essenziale. Elisabetta non vuole abbandona- re l'aspetto classico del suo canto, ma la ricerca di nuove collaborazioni che per Elisabetta sono stata rese ancora più stimo- lanti ed interessanti dagli ambienti hollywoodiani che hanno favorito la collaborazione con Lee Curreri, probabilmente molto più conosciuto con il nome del personaggio da lui interpretato nella serie televisiva degli anni '80 Saranno Famosi, Bruno Martelli, un ruolo che ha scalda- to il cuore di tanti spettatori. Elisabetta descrive Lee,- con cui ha registrato alcuni pezzi inediti presto in uscita, come una perso- na "di una generosità e una sem- plicità sconvolgenti: mentre registravamo nella sua sala per- sonale mi è sembrato di toccare il cielo con un dito", racconta Elisabetta, ed è proprio questo che la rende un'artista assoluta- L'Italo-Americano GIOVEDÌ 27 FEBBRAIO 2014 www.italoamericano.com 6 mente unica nel suo genere. Nonostante ritenga il "rimane- re con i piedi per terra" una tra le più grandi difficoltà del suo lavoro, l'umiltà di Elisabetta è disarmante, per un'artista che ha già lavorato con artisti del cali- bro di Andrea Bocelli, di cui ricorda il sacrificio, la fatica, la sensibilità e l'umiltà nel cantare anche per beneficenza. Una lista che comprende Bruno Aprea, Luigi de Filippi, Marco Boemi, Gianna Fratta, Ennio Morricone, Nicola Piovani e David Foster, che ricorda come "un artista ver- satile, uno show man", accenna Elisabetta, conosciuto diretta- mente sul palco senza la possibi- lità di alcuna prova, aneddoto candidamente rivelato al pubbli- co, a cui Foster ha seppur scher- zosamente dichiarato di non stare per dare inizio ad un con- certo ma ad una prova, in quanto era davvero la prima volta che si incontravano per mancanza di tempo. "Esibirsi sul palcoscenico ti dà la possibilità di vivere molte vite", ma allo stesso tempo rende difficile incanalare la pro- pria di vita, con tutti i sentimenti e tutte le emozioni che si vivono quotidianamente e che non pos- sono trapelare sul palcoscenico ma che tengono Elisabetta forte- mente ancorata a una realtà a volte magica, spesso dura, ma che vale sempre la pena vivere a pieno. Elisabetta Russo. Photo: Leonardo Baldini

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