L'Italo-Americano

italoamericano-digital-3-6-2014

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GIOVEDÌ 6 MARZO 2014 www.italoamericano.com L'Italo-Americano 9 Angelo J. Di Fusco, CPA Tax preparation & planning Financial statements & accounting Financial planning & budgeting Quickbooks professional advisor & small business consulting Let's team up to cut your taxes 25 years experience Parliamo italiano 818/248-9779 www.difusco.com Ara proibita Naturalismo gotico Luci e ombre Fontana di Ercole. È opera di Niccolò Pericoli detto il Tri- bolo. Architetto famoso sia per le scenografie fantasiose, per esempio quella per l'ingresso di Carlo V a Firenze realizzata nel 1536, sia per le eleganti ed inge- gnose sistemazioni di giardini con gradinate, grotte e fontane. Suoi i progetti del giardino di Boboli e delle ville medicee di Petraia e Castello, dove rivela anche un'inaspettata abilità di ingegnere idraulico. Considerato il padre del giardino all'italiana, diede il suo migliore contributo al manierismo toscano con le sue pittoresche e decorative fon- tane. Quella di Ercole nella Villa di Castello, di straordinaria ele- ganza nell'altissimo stelo con una gioiosa ronda di putti tra le due tazze, ha forme michelan- giolesche tradotte in agilità di snodati ritmi e con grazia raf- faellesca. Elegante manierismo Monumento alla Resistenza a Cuneo. Opera del 1969 di Um-berto Mastroianni. Dopo un pri-mo periodo figurativo carat- terizzato dal recupero di forme es-pressive arcaiche ed antiche, in seguito improntato su infiltra- zioni neocubiste, Mastroianni persegue una linea astratta utiliz- zando sia strutture informali, sia schemi geometrizzanti, con forti caratterizzazioni dinamiche e vitalistiche, con particolare rife- rimento al costruttivismo. Si im- pose come lo scultore che è mancato al cubismo, per robusta immaginazione plastica, impo- stata sui ritmi di dissonanze che fanno danzare visivamente le forme. Elabora una scultura di tensioni interne che nella loro coesione di spinte centrifughe stanno sempre al limite di una possibile deflagrazione come nei monumenti postbellici. Immagini plastiche Adamo ed Eva. Antonio Rizzo è stato architetto e uno dei massimi scultori attivi a Ve- nezia della seconda metà del secolo XV. Verso l'ultimo de- cennio del secolo scolpì l'Ada- mo e l'Eva dell'Arco Foscari (ora in Palazzo Ducale), due opere di tale naturalismo e vigo- re espressivo da richiamare di nuovo la cultura lombarda, o addirittura fonti germaniche: forse Rizzo non ignorò il vasto interesse per le stampe tedesche al tempo della prima venuta di Durer a Venezia (1494-95). L'o- pera di Rizzo rappresenta un'e- laborazione autonoma della forma plastica rinascimentale: non basata sull'imitazione del- l'antico né sull'applicazione dei canoni fiorentini. Trova piutto- sto i fondamenti nella tradizione della cultura gotica padana e in una personale inclinazione a un naturalismo empirico. Ara dedicata a Cibele ed At- tis. In un luogo non precisabile nelle vicinanze della Basilica vaticana sorgeva il santuario della dea frigia Cibele, da cui provengono altari iscritti, che dovette essere chiuso in seguito ai provvedimenti dell'Imperatore Teodosio contro i culti pagani nel 391 e nel 392. Teodosio fu l'ultimo a regnare su un impero unificato e fece del Cristianesimo la religione unica e obbligatoria. Per questo fu chiamato Teodosio il Grande e dalle Chiese orientali è venerato come santo. Tra i numerosi altari iscritti ivi rin- venuti figura questa ara dedicata a Cibele ed Attis, con il pino sacro di Attis, un toro e un ariete, ricordo dei sacrifici compiuti, e oggetti di culto. Su di essa è riportata la data della dedica: il 19 luglio del 374 d.C. L'opera in marmo è oggi conservata nelle sale dei Musei Vaticani di Roma. Pulpito per la chiesa di Sant'Andrea. Fu realizzato da Giovanni Pisano a Pistoia e ter- minato nel 1301, in cui l'autore riprese, goticizzandolo, lo sche- ma strutturale delle opere del padre Nicola. Tuttavia è nuovo il sentimento plastico che, sia nei rilievi con Storie di Cristo e Il Giudizio, sia nelle statue ango- lari, si manifesta in aspri con- trasti di ombre e di luci da cui scaturisce un modo di rappre- sentare sintetico e concitato, di straordinaria comunicatività emotiva. Pisano esprime intenti dottrinali molto complessi me- diante una disposizione architet- tonica e plastica elaborata dentro una forma poligonale con archi, colonne e gruppi di statue che hanno una forte componente es- pressiva (contribuendo a qualifi- care l'individualità psicologica dei personaggi) e plastica.

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