L'Italo-Americano

italoamericano-digital-9-2-2014

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GIOVEDÌ 4 SETTEMBRE 2014 www.italoamericano.com 24 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Italia fa rima con storia, moda, cibo, design, calcio ma anche e soprattutto musica. Le voci e le melodie italiane sono da sempre le più ricercate e spes- so maldestramente imitate. Oggi come un tempo, quando dal Belpaese si mosse un uomo che meglio di ogni altro seppe incar- nare il concetto di melodia trico- lore regalandola a tutto il mondo. Un uomo di nome Enrico Caruso, forse il più grande can- tante lirico della storia, che il pubblico americano conoscerà ancor meglio attraverso il "docu- concert" che andrà in onda a dicembre sulle frequenze della PBS, ideato e interpretato da Pasquale Esposito, cantante liri- co napoletano che sta letteral- mente spopolando negli Stati Uniti grazie ad una voce ed uno stile fuori dall'ordinario. Cresciuto nello stesso quar- tiere di Napoli che diede i natali a Caruso, Pasquale Esposito all'età di 22 anni, dopo un breve soggiorno turistico negli Stati Uniti, si ritrovò catapultato all'Università Statale di San Josè, in California, per studiare Musica e dare il la, o forse sarebbe il caso di dire la "chiave di sol", alla sua carriera. Perché proprio in California, un giovanissimo Pasquale, dopo aver maturato quasi una venera- zione professionale nei confronti del grande Caruso, ha mosso i primi passi nel mondo della musica lirica proponendosi con uno stile inconfondibilmente ispirato al più grande tenore ita- liano di sempre. "His life, his music, his city" sarà un viaggio audio-visivo nel mondo di Enrico Caruso inter- pretato dall'inconfondibile voce di Pasquale Esposito. Definirla il nuovo Caruso della lirica italiana sembrereb- be eccessivo, ma in realtà ci sono diverse analogie tra i suoi primi passi professionali e quelli del suo grande predeces- sore… Sono nato a 100 metri dal posto in cui è nato Enrico Caruso. Ricordo che quando accompagnavo mia madre a fare la spesa lei era solita indicarmi il balcone della casa di Caruso che per noi napoletani era ed è tutto- ra, una sorta di luogo sacro. A 22 anni mi sono trasferito negli Usa per studiare musica e anche Caruso dovette emigrare per consacrarsi. Detto questo, non oso assolutamente parago- narmi dal punto di vista tecnico a colui che tuttora viene considera- to una sorta di unità di misura della musica lirica. Quando sono arrivato negli Stati Uniti ho apprezzato ancor di più la sua arte al punto da farne fonte d'ispirazione per quella che dovrà essere la mia carriera. La straordinarietà di Caruso, a mio avviso, si concre- tizzò nella sua naturale capacità di commistione dei generi. Miscelare lo stile pop proprio della "posteggia" napoletana con la lirica fu un'intuizione geniale che Caruso seppe concretizzare aprendo nuovi scenari musicali. Perché un ragazzo di 22 anni, napoletano, con una bella voce decide di trasferirsi in Enrico Caruso rivive nella voce del giovane tenore napoletano Esposito: sulla PBS il suo docu-concert NiCola alFaNo California per studiare musi- ca? Mi recai in California in vacanza e decisi di partecipare alla Lotteria della Green Card. Il destino mi premiò e così in pochi mesi mi ritrovai oltreoceano a costruirmi il mio futuro lontano da casa e dagli affetti personali. Come Caruso, d'altronde, mi rimboccai le maniche per conse- guire la Laurea in Arte e Musica presso l'Università Statale di San Josè. Un pizzico di fortuna e la mia voce mi hanno poi, rapida- mente, consentito di inserirmi sia come maestro di canto che come cantante lirico vero e proprio. Un "docu-Concert" dedica- to a Enrico Caruso: ci spieghi come è nata questa idea. Un "docu-concert" è un docu- mentario fuso a un concerto inte- ramente dedicato alla straordina- ria vita di Enrico Caruso. Questa scelta è stata ponderata per ren- dere il tutto più scorrevole e meno noioso, considerato che spesso e volentieri i documentari sono apprezzati solo da una pic- cola parte del pubblico televisi- vo. Ho iniziato a lavorare a que- sta idea circa sei anni fa quando, attraverso la Onlus da me fonda- Il "tenore per eccellenza" Enrico Caruso ta, la Nmao, grazie alla quale insegno canto nelle scuole, sono riuscito a trovare i fondi, anche mediante crowdfunding, per rea- lizzare il tutto. Ci tenevo in maniera partico- lare a parlare di una persona capace di costruirsi una carriera inimitabile partendo da zero. Enrico Caruso, iniziando come "posteggiatore" a Napoli, conobbe la lirica fondendola a quel suo background pop per dar vita ad una melodia unica e tut- tora inimitabile che gli valse poi ben 18 stagioni consecutive al Metropolitan di New York. Cosa vedranno i grandi appassionati di musica lirica in questo docu-concert? Rivivranno le tappe più importanti della vita di Caruso e le sue interpretazioni più famose attraverso la mia voce e una serie di contributi filmati duran- te un concerto tenutosi presso Castello Giusso a Vico Equense a settembre dello scorso anno. Si tratta di una location non scelta a caso, molto cara a Caruso, che ha regalato un tocco di magia a questo lavoro che verrà poi trasmesso dalla PBS negli Stati Uniti. Ci tengo a sot- tolineare che questo lavoro è frutto di una produzione italo- americana perché volevo che il docu-concert somigliasse alla vita professionale di Caruso che, nato e cresciuto in Italia, poi perfezionò il suo inconfondibile timbro proprio oltreoceano. Cosa riserva il futuro a un giovane e brillante cantante lirico italiano? Sto collaborando con un gruppo di lavoro per il video editing del docu-concert. Stiamo ultimando il tutto per la PBS, un network potentissimo che asso- cerà la messa in onda della sera- ta a una tappa di un mio tour che partirà nel 2015. In pratica, ognuna delle città in cui verrà trasmesso "Enrico Caruso, his life, his music, his city" ospiterà una tappa di un tour che dovreb- be contare 40-50 date. Da ades- so a fine anno, invece, sarò impegnato con una ventina di concerti. Pasquale Esposito, è nata una stella. Sulle orme di Caruso alla conquista degli Stati Uniti. Pasquale Esposito è nato a 100 metri dalla casa natale di Enrico Caruso poi è emigrato in California per studiare Ligabue per la prima volta oltreoceano con 5 concerti anche a Los Angeles e San Francisco Il "Mondovisione Tour" sbar- ca negli Stati Uniti e in Canada e, per la prima volta nella sua carriera, Luciano Ligabue suo- nerà Oltreoceano. Dopo la pausa estiva e gli stadi italiani di Trieste, Torino, Bologna e Bari, il cantante emi- liano torna sul palco. Cinque concerti sono in programma il 18 ottobre a Toronto (al Casino Rama), il 19 ottobre a New York (Terminal 5), il 22 ottobre a Los Angeles (Whisky a Go Go), il 24 a San Francisco (Dna Lounge), il 26 ottobre a Miami (si esibirà al Grand Central). Il Tour internazionale pro- porrà un palco spettacolare e innovativo, una scaletta con i grandi successi del cantautore e i brani di Mondovisione. Nei concerti Ligabue sarà accompagnato sul palco dal suo gruppo ovvero dalla band forma- ta da Federico "Fede" Poggipollini (chitarra), Niccolò Bossini (chitarra), Luciano Luisi (tastiere e programmazioni), Michael Urbano (batteria) e Davide Pezzin (basso). L'album di Mondovisione, uscito nel novembre 2013, esor- disce alla prima posizione della classifica Fimi, dove vi rimane per 4 settimane consecutive rag- giungendo 5 dischi di platino e vendendo oltre 220.000 copie in un mese e dopo il quinto disco di platino oltre 250.000 copie. Il cantautore Luciano Ligabue sbarca con il suo tour in America

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