L'Italo-Americano

italoamericano-digital-9-25-2014

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GIOVEDÌ 25 SETTEMBRE 2014 www.italoamericano.com 26 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Il Milan ci credeva. Dopo due anni difficilissimi, i rossoneri si presentavano alla grande sfida contro la Juventus con malcelato ottimismo. Cosa faceva ben spe- rare la squadra di Inzaghi? ultimo, il fatto che la Juventus, martedì, aveva dovuto spendere preziose energie in Champions League. Di contro, i bianconeri aveva- no molto da perdere: presentarsi a Milano guidati dal grande ex Obiettivo Serie A. La Juventus ristabilisce le gerarchie: batte il Milan a San Siro e resta la prima della classe Inzaghi (che quest'anno devono giocare solo una partita a setti- mana), hanno patito la Juventus anche dal punto di vista fisico. El Shaarawy ha inciso pochissimo (e nelle partite importanti gli capita decisamente troppo spes- so), Menez ha giocato eccessiva- mente da solo, il tanto atteso Torres è entrato tardi e non ha mai trovato lo spazio giusto per impensierire la difesa avversaria. La partita di 'S.Siro', insom- ma, ristabilisce le giuste distanze tra Milan e Juventus: i bianconeri sono ancora la squadra più forte d'Italia. L'arrivo di Allegri, che ha avuto l'accortezza di non modifi- care l'impostazione ereditata da Conte, correggendo solo lo stret- to indispensabile, è stato assorbi- to da un organico semplicemente stellare. Il Milan ha entusiasmo e coraggio: Inzaghi ha rigenerato un gruppo che arriva da due anni molto complicati. La strada imboccata è quella giusta, ma la meta è ancora molto molto lonta- na: solo tanto lavoro e qualche investimento importante potran- no riportare i rossoneri ai massi- mi livelli. sTEFANO CARNEVALI Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus, ha modificato appena l'impostazione (vincente) di squadra ereditata da Conte Sicuramente le due vittorie nelle prime due giornate, certa- mente i tanti gol segnati e la grande comunione di intenti mostrata in tutti i reparti. Non Allegri, poteva essere un rischio. Le tossine (fisiche e mentali) del turno di coppa, potevano davvero essere un'incognita, esattamente come CLASSIFICA DI SERIE B CLASSIFICA DI SERIE A l'assenza di Vidal. In realtà, una volta in campo, le cose sono andate molto diver- samente da quanto ci si sarebbe potuti aspettare. Per prima cosa, il Milan ha optato per una gara molto poco offensiva: i rossoneri, forse eccessivamente rispettosi del potente avversario, hanno atteso a lungo la Juventus, concedendo ai bianconeri di controllare il gioco e di operare con troppa libertà a ridosso dell'area di rigo- re presidiata da Rami e Zapata. In 90', i padroni di casa hanno creato solo una palla gol nitida (un colpo di testa di Honda, ben neutralizzato da Buffon) mentre la Juventus, pur non risultando travolgente, ha spesso impegnato Abbiati (salvato anche dal palo, su un tiro di Marchisio). Nel cuore del secondo tempo, quando la partita sembrava essersi incanalata sui binari dell'equilibrio, una strepitosa giocata sull'asse Pogba-Tevez, ha consentito ai bianconeri di passare in vantaggio. A quel punto, il Milan non ha più trova- to la forza per reagire: in modo preoccupante, gli uomini di Stephan El Shaarawy ha inciso poco nella partita contro la Juventus

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