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GIOVEDÌ 27 NOVEMBRE 2014 www.italoamericano.com 26 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | U n M i l a n d e c i m a t o d a g l i infortuni (soprattutto in difesa), pareggia con più rimpianti che rischi contro la nuova Inter di Mancini, che dimostra di avere ancora tanto lavoro da fare. In generale, si può dire di aver assi- stito ad uno dei peggiori derby degli ultimi 20 anni, partita sin- tomatica del pessimo momento che vive il calcio milanese. Senza Alex, Abate e soprat- tutto de Jong, Inzaghi schiera una formazione largamente rima- neggiata, con Rami costretto a giocare terzino destro. Anche Honda, reduce da due impegni pesanti in Nazionale, finisce in panchina. D a l l ' a l t r a p a r t e , M a n c i n i abbandona il 'mazzariano' 3-5-2 e cerca di fare calcio, proponen- do un rombo avente come vertici Kovacic e Kuzmanovic. Entrambe le squadre denun- ciano un'evidente mancanza di qualità in mezzo al campo: la mediana del Milan è composta da E s s i e n e M u n t a r i , m e n t r e nell'Inter Kovacic, ancora una volta, finisce per nascondersi troppo, evidenziando come latiti pesantemente a livello di perso- nalità. Ci mette del suo Mancini che, dovendo ancora prendere pieno possesso del gruppo, fa giocare a lungo troppo larghi sia lo stesso Kovacic, sia Palacio. Dal canto suo Inzaghi, opta per mantenere la sua squadra compatta e bassa, cercando di rischiare il meno possibile, quasi fosse consapevo- le che, senza un vero regista, i rischi di perdere palloni pericolo- si si sarebbero moltiplicati. 'Ciliegina sulla torta', nella brutta serata di 'S. Siro', sono gli e r r o r i s o t t o p o r t a : I c a r d i , i n Obiettivo Serie A. In campo a San Siro uno dei derby peggiori degli ultimi 20 anni Chelsea si impegna, sacrificando- si con generosità in ripiegamen- to, ma non fa nulla di rilevante in a v a n t i . D ' a c c o r d o : i n q u e s t o momento il Milan, nonostante il g r a n d e n u m e r o d i g i o c a t o r i offensivi che schiera, non crea palle gol 'classiche', utili per una p u n t a , m a è e v i d e n t e c o m e Torres non riesca più a incidere, a mettersi in condizione di essere pericoloso. Che 'El Niño' sia davvero al capolinea (mentale) della propria carriera? I l M i l a n , c o n t u t t e l e s u e assenze, si prende un punto. L'Inter, che deve ripartire con Mancini, si prende un punto. A conti fatti, sembra che siano i rossoneri (se non altro per le cla- morose occasioni del finale di gara) a doversi rammaricare di più. Per certo siamo di fronte a due squadre piene di lacune e di equivoci. Gennaio si avvicina: il mercato di riparazione basterà per far tornare competitive le due milanesi? STEFANO CARNEVALI CLASSIFICA DI SERIE B CLASSIFICA DI SERIE A avvio, si fa ipnotizzare da Lopez; invece El Shaarawy, nel finale, colpisce una traversa clamorosa e, poco dopo, si incarta sprecan- do l'ennesimo assit dell'ispirato Bonaventura. All'ultimo istante, anche Poli si mangia un gol. Anche le due reti che hanno deciso la partita confermano la pochezza del match: la pregevole segnatura di Menez è scaturita dall'unica azione degna di nota nel pessimo avvio di gara del Milan; il gol di Obi, invece, appare del tutto fortuito ed è ser- vito a sancire un pareggio tutto sommato giusto nel modo più iniquo possibile. Assieme al timido Kovacic e a g l i s p r e c o n i I c a r d i e d E l Shaarawy, però, il derby ha visto un altro passaggio a vuoto per Fernando Torres: domenica sera, su 'S. Siro', aleggiava il fanta- sma dello spagnolo. Torres è un triste mistero: se tecnicamente non si può discutere, è altrettanto evidente come sia poco brillante d a l p u n t o d i v i s t a f i s i c o e , soprattutto, abbia perso ogni traccia della cattiveria che deve fare parte del bagaglio di un attaccante. L'ex centravanti del Mateo Kovačić centrocampista dell'Inter Fernando Torres