Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel
Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/426332
GIOVEDÌ 4 DICEMBRE 2014 www.italoamericano.com L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | 19 Nuovi eccezionali ritrova- menti archeologici a Orvieto nel- l'area del Fanum Voltumnae, il grande santuario federale degli Etruschi risalente al VI secolo avanti Cristo. Ne dà notizia la direttrice degli scavi Simonetta Stopponi (Università di Perugia) alla vigilia di una conferenza a Carmignano. Insieme a un tempio di grandi dimensioni, probabilmente il principale del Fanum, è venuta alla luce una splendida testa maschile in terracotta in origine policroma, a grandezza naturale e su base dello stesso materiale, che secondo i primi accertamenti potrebbe identificarsi proprio con Voltumna, divinità suprema del pantheon etrusco. Scoperto inoltre un tratto della via sacra che conduceva al tempio. no della micidiale peste nera che spopolò città e campagne. N el 1876 i primi s cavi archeologici restituirono resti di strutture murarie in tufo e furono recuperate pregevoli terrecotte architettoniche oggi al Pergamon Museum di Berlino. Nel Duemila le indagini sono riprese anche sulla spinta di studi più recenti secondo i quali il mitico Fanum Voltumnae, massi- mo santuario del popolo etrusco, doveva trovarsi proprio a Campo della Fiera. Inutilmente cercato fin dal Quattrocento, il Fanum era il luogo delle riunioni annuali dei rappresentanti della lega delle dodici città etrusche. Lo storico romano Tito Livio ricorda che nell'occasione, alle cerimonie religiose si accompa- gnavano fiere, mercati, spettacoli teatrali e giochi solenni. Doveva trattarsi perciò di un'area molto vasta, capace di ospitare tutte le delegazioni e accogliere così "La testa è molto bella e ben conservata", spiega la professo- ressa Stopponi, "Un ritrovamen- to importante così come quello del tempio che misura 12 metri per 18. Finora non sono state rin- tracciate iscrizioni, ma stiamo ancora scavando e contiamo di trovare presto altro eccellente materiale. Sarà invece problema- tico far riaffiorare l'intera strada sacra. Sul percorso si trova infat- ti una villa privata la cui costru- zione ha certo compromesso l'in- tegrità della zona". Il Fanum Voltumnae si trova come noto in località Campo della Fiera, l'area pianeggiante a ovest del pianoro di tufo su cui sorge Orvieto. Il nome deriva dall'essere s tata s ede di fiere e mercati periodici per secoli, epoca roma- na compresa, fino al 1384, l'an- A Pratolino terminato il restauro del Gigante dell'Appennino dopo 3 anni di lavori NICOLETTA CURRADI La testa in terracotta identificabile con il dio etrusco Voltumna Il gigante di Pratolino tante manifestazioni diverse. Le ultime scoperte nell'area archeologica non si limitano tut- tavia al periodo etrusco. In que- ste settimane, ricorda la profes- soressa Stopponi, sono state sco- perte le vestigia di un enorme edificio, lungo circa 30 metri, probabilmente il refettorio con relativo chiostro della chiesa medievale di S an P ietro in Vetere. G li s cavi in Campo della Fiera sono a cura dell'Università di Perugia su concessione mini- steriale e vengono finanziati dalla F ondazione Cas s a di Risparmio di Orvieto. La testa del dio etrusco come è stata trovata nello scavo in Campo della Fiera a Orvieto Veduta aerea dello scavo curato dall'Università di Perugia I visitatori di villa Demidoff di Pratolino, vicino a Firenze, possono ammirare il Gigante dell'Appennino riportato alla luce con un intervento di 315mila euro e tre anni di lavori. Capolavoro del Giambologna, all'interno del Parco Mediceo, fu eretto dal celebre scultore fiam- mingo fra il 1579 ed il 1580. Il colosso in muratura, alto oltre 10 metri, rivestito d'intonaco e pie- tra, aveva un tempo al suo inter- no grotte con decorazioni, affre- schi e giochi d'acqua. Sotto il gruppo scultoreo esiste ancora la camera ipogea, che in origine ospitava la fontana di Narciso e automi mossi da meccanismi idraulici. Fu restaurato sia al tempo di Ferdinando de' Medici, che della famiglia Demidoff. Il Gigante si inquadra nella s toria del P arco di V illa Demidoff. Le mutazioni della statua rimandano a quelle del- l'intera architettura dell'ambien- te: da giardino delle meraviglie Architettonici e del Paesaggio, con il contributo dell'Opificio delle P ietre D ure e del Cnr Opere d'Arte, era stato eseguito dalla Soprintendenza dal 1984. L'attuale manutenzione straordi- naria della grande statua, iniziata a settembre 2011 e condotta in tre fasi consecutive, si è conclu- sa all'inizio di ottobre. Resta da completare il restau- ro alla grotta inferiore, la sostitu- zione della recinzione perimetra- le intorno al colosso, la manu- tenzione della vegetazione circo- stante e l'illuminazione dell'in- tero complesso e delle grotte. Per i lavori di restauro è stata utilizzata una malta a base di calce, in tre tipi diversi di colori, formulata appositamente per l'o- pera, attraverso prelievi di into- naco antico. Tutte le stalattiti e le spugne sono state controllate e fissate, l'intera "pelle" del gigan- te è stata pulita, consolidata e protetta con prodotti specifici, rispettando colori e texture origi- nali. Molti interventi sono stati FABRIZIO DEL BIMBO Eccezionale scoperta archeologica a Orvieto: trovata la testa del dio degli Etruschi rinascimentale, alla trasforma- zione barocca, sino alla reinven- zione romantica dell'inizio dell'Ottocento e quindi la rivisi- tazione dei Demidoff. L'ultimo res tauro al Comples s o del Gigante dell'Appennino, condot- to da Mariachiara Pozzana per la S oprintendenza per i Beni eseguiti nelle due camere interne alla statua: sia la grotta, che è stata messa in sicurezza, sia la "grotticina s uperiore" (già restaurata negli anni '80), dove è stata ricollocata una piccola sta- tua di marmo detta "Venerina". È stato ripulito il drago posto sul retro ed è stato ripristinato il flusso di acqua che sgorga dalla bocca del serpente sotto la mano sinistra del Gigante.