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GIOVEDÌ 4 DICEMBRE 2014 www.italoamericano.com 22 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Angelo J. Di Fusco, CPA Tax preparation & planning Financial statements & accounting Financial planning & budgeting Quickbooks professional advisor & small business consulting Let's team up to cut your taxes 25 years experience Parliamo italiano 818/248-9779 www.difusco.com Dai sette re (sacerdoti) di Roma alla direzione da prendere per arrivare alla cinghia di correzione LUIGI CASALE Sappiamo dalla storia che, superata la fase mitica delle ori- gini (leggendarie) della città, quella dei sette re, a Roma non c'è mai stata una magistratura civile chiamata con ques to nome. Anzi, proprio in riferi- mento ai sovrani orientali, in qualsiasi epoca era viva nella coscienza del cittadino romano l'avversione verso chi cercasse di instaurare un regime persona- le assoluto. L'astuzia politica di Ottaviano Augusto, fondatore dell'Impero, fu proprio di non accentuare questo aspetto del suo potere, definendosi "privato cittadino" dopo le guerre civili e la res taurazione della Repubblica (a sue spese); nello Quanto ai sette Re delle origini di Roma, la critica storica con- corda con le conclus ioni di Benveniste. Infatti essi, senza mettere in discussione il fonda- mento storico del racconto leg- gendario, effettivamente sembra- no più sacerdoti che sovrani monarchici. La stessa analisi dei loro nomi ce li mostra come per- sonaggi simbolici che proprio nei nomi sintetizzano alcune caratteristiche del periodo stori- co attribuito ad ognuno. Romolo (da Roma), Numa (la legge), Ostilio (lo scontro o l'ospitalità), Marzio (il guerriero), Tarquinio (periodo estrusco), Servio (origi- ne plebea), Tarquinio (nuova egemonia etrusca). Intanto, però, la figura del Rex è presente a Roma durante tutta la sua storia, ed è un perso- naggio che nulla ha a che fare con la vita politica, ma esercita esclusivamente una funzione religiosa. Ed ecco le parole latine for- mate dalla radice reg. Oltre a rex, c'è il verbo rego (it.: regge- re) che significa: tener diritto, guidare, condurre, dirigere, il cui participio è rectus (= retto, diretto, diritto, in linea retta). Da rex deriva il femminile regina (= regina, principessa, guida), l'a- stratto regnum (= regno, gover- no, ecc.), il diminutivo regula (= riga, squadra, strumento che fa andare diritto; e anche regola), regio (= d irezion e, linea; e anche regione). Da "rego" si formano i com- posti dìrigo (de+rego) e còrrigo (cum+rego) che s ignificano ris pettivamente: dirigere e d is p orre in lin ea retta, il primo; raddrizzare e correggere, l'altro. I loro participi sono: directus (diretto) e correctus (corretto). Oltre a corrigia (cor- reggia, cinghia). Prima di passare al lessico italiano voglio segnalare i feno- meni fonetici per cui alcune con- sonanti si sono trasformate. In particolare: - La gutturale sonora (g), davanti alla dentale sorda (t), diventa sorda come la dentale, cioè "c" (suono: k). La stessa cosa succede quando si trova davanti alla "s". - Per apofonia la vocale "e" (della radice reg-) si trasforma in "i". - Il compos to corrigo (cum+rego) diviene còrrigo: oltre all'apofonia c'è l'assimila- zione della m davanti alle r di "rego". Ed ora, finalmente, passiamo alla sfera lessicale delle parole italiane: re, regina, regno, reggere, retto, retta, rettore, regione, rego- la, riga, righello, dirigere, diretto, diritto, dritto, direttore, direzione, dirigibile, correggere, corretto, correzione, correttore, correggia; ... e il napoletano curreja (cinghia), che i nos tri padri us avano come "strumento di correzione". (II par te, la pr im a par te dell'articolo sull'etimologia del termine Rex è stata pubblicata la scorsa settimana) stesso tempo si faceva attribuire dal Senato, a vita, l'imperium dei Consoli (quello di condurre in guerra le legioni) e la potestas dei Tribuni (quella di porre il veto alle leggi del Senato, insie- me alla sacrosanctitas, la prero- gativa dell'intangibilità, che non permetteva a nessuno di toccarlo. Egli resta il Princeps, il primo dei cittadini, il più importante (che non è un a magis tratura costituzionale), anche se si fa attribuire il titolo di Augustus (autorevole persona di riguardo; neppure questa, una magistratu- ra). L'Impero Romano, per quan- to sia soggetto all'arbitrio del sovrano, non è esattamente quel- la che si chiama "monarchia".