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GIOVEDÌ 22 GENNAIO 2015 www.italoamericano.com 24 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Buoni motivi e buone mostre per non perdere di vista l'arte a Milano Gli amanti dell'arte che si tro- vano a Milano durante questo inizio di 2015 non resteranno di certo delusi di fronte alla vasta selezione di mostre che la città meneghina mette a disposizione dei suoi visitatori. Tra le più interessanti dal punto di vista storico-artistico vanno annoverate quella s ul Bramante, in esposizione alla Pinacoteca di Brera fino al 22 marzo, "Le Dame dei Pollaiolo", per la prima volta riunite insieme in un'unica esibizione alla Casa Museo Poldi Pezzoli e visibili fino al 16 febbraio, la mostra "D a Tiepolo a Carrà" alle Gallerie d'Italia-Piazza Scala, e l'imperdibile "V an G ogh. L'uomo e la terra" a Palazzo Reale fino all'8 marzo. Il classico si impone maggior- mente tra i temi scelti dai curato- ri, in particolare attraverso la figura del Bramante, che permet- dell'epoca e appartenenti a fon- dazioni bancarie italiane. Chiudiamo con Van Gogh, autore che non ha bisogno di presentazioni, il cui fascino ha tutt'oggi il potere di attrarre diverse generazioni. F in o ai primi di marzo Palazzo Reale ospiterà alcuni dei suoi maggiori capolavori, come la "Natura morta con patate", in un percorso che si focalizza sulle tematiche legate a Expo 2015: la terra, l'uomo al centro del mondo, la vita rurale e agreste legata al ciclo delle stagioni. MARCO BRUNA te di riscoprire l'arte lombarda del tardo '400, momento nel quale un'altra città italiana, Firenze, conquistava la scena mondiale e si preparava a segna- re la storia della pittura e della scultura nei secoli a venire. L'esibizione vuole celebrare i 500 anni dalla morte di Donato Bramante (1443/4-1514), con una selezione di opere che ne tratteggiano la sua poliedrica pers onalità e ricos truis cono l'ambiente nel quale viveva e operava durante i suoi anni mila- nesi, dal 1477 al 1499 circa. Il letterato e umanista fra' Sabba da Castiglione lo descriveva come un "cosmografo, poeta volgare, et pittore valente…et gran prospettivo", sottolineando quanto la sua visione dell'arte fos s e s trettamente connes s a all'evoluzione del tempo, quan- do il Rinascimento aveva sdoga- nato ufficialmente il concetto di prospettiva, un contributo essen- ziale non solo nelle arti figurati- ve ma anche nel modo di pensare e concepire la realtà per gli uomini e le donne dell'epoca. Tra gli autori più influenti nell'arte della ritrattistica classi- ca vanno sicuramente annoverati Antonio e Piero Benci, conosciu- ti ai più come i fratelli Pollaiolo. "Le Dame dei Pollaiolo" riuni- scono finalmente le quattro dame dipinte dai due artisti fiorentini, insieme a numerosi disegni, scul- ture, incisioni e lavori d'orefice- ria portati a termine durante la seconda metà del Quattrocento, periodo nel quale A ntonio e Piero hanno sviluppato le loro intuizioni e costruito una delle botteghe più celebri e feconde del Rinascimento. La Casa Museo Poldi Pezzoli permette agli spettatori di ammi- rare le linee e i colori di una pit- tura che unisce gli elementi più classici della pittura - per esem- pio la mancanza di una prospetti- va netta e chiaramente percepibi- le - alle spinte innovative che stavano maturando nella mente degli artisti moderni, un nuovo realismo che mescolava la sinuo- sità delle forme a un diverso uso del colore, come nel celebre Ritratto di dama, attribuito a Piero e ritenuto uno dei capola- vori della ritrattistica rinascimen- tale. Per chi desiderasse invece approfondire l'evoluzione della pittura durante i secoli va segna- lata l'esposizione "da Tiepolo a Carrà", che ha il merito di aver ridato visibilità a opere di valore inestimabile e determinanti per la loro portata culturale: 23 dipinti selezionati tra i più influenti Di quale futuro stiamo parlando? In Emilia Romagna le opere cyberpunk di Bolognesi nell'oggettivazione di questa visione distopica vuole interro- gare lo spettatore e rilanciare un'ipotesi di orizzonte per l'u- manità e per quello che ne rimarrà: se, come diceva il motto cyberpunk, "il futuro è già cominciato", se è già qui, "cosa ci resta da immaginare per il futuro? Di quale futuro stiamo parlando?". Il pubblico entrerà nelle ambientazioni, e incontrerà i per- sonaggi della vita a Sendai in un complesso e interattivo percorso espositivo che va dalla fotogra- fia, al video, dal disegno al colla- ge, dalla performance alla realtà aumentata. Punto centrale della macroinstallazione sarà il grande plastico della città, un'istallazio- ne di 3mx3m costruita utilizzan- do oggetti di uso comune, mate- riale di recupero e giocattoli. Qui reale e virtuale si mesco- lano e si intersecano grazie all'u- tilizzo della realtà aumentata, costruendo un doppio piano di immagini: il primo percepibile a occhio nudo, il secondo grazie all'utilizzo di tablet. Due livelli accompagnate dalle musiche di Emanuele De Raymondi, un'in- stallazione di Meccano che proietterà il secondo capitolo del film Blue Unnatural, sculture realizzate con la tecnica del col- lage e un'estesa e suggestiva serie di disegni a pastelli colora- ti. Chi governa questo universo? di realtà e percezione che ritrove- remo in tutto il racconto del Bomar Universe. Lungo il percorso si incontra- no una nave spaziale – la Skeleton Arcadia, costruita con 300 giocattoli – al cui interno troviamo le immagini panorami- che di Sendai City vista dall'alto, Propaganda Sendai urban planning no 1 di Marco Bolognesi Le dame del Pollaiolo per la prima volta insieme a Milano Abc apre la nuova stagione culturale 2015 con il secondo capitolo dell'esclusiva interna- zionale di Sendai City. Alla fine del futuro, ultimo progetto di Marco Bolognesi, allestito per il pubblico dal 17 gennaio al 15 febbraio 2015. La mostra è un progetto mul- tiarticolato a cura di Valerio Dehò, che animerà il calendario dell'art week bolognese con una serie di eventi collaterali che tra- sporteranno l'universo postmo- derno e cyberpunk dell'artista emiliano, da quindici anni attivo tra Londra e l'Italia, in diversi punti nevralgici della città. Negli ampi spazi della nuova sede, Abc continua così una pro- grammazione degna di una vera e propria fucina culturale, conso- lidando il percorso iniziato nel 2013 che si muove dall'arte con- temporanea al cinema e alla musica, dalla moda alla letteratu- ra. Durante i giorni della mostra i visitatori entreranno fisicamente in Sendai City, città-mondo cyberpunk, exploit di una ricerca decennale di Bolognesi, che Una serie di fotografie di grandi dimensioni ritraggono i perso- naggi della Sendai Corporation, esercito, guardiane della city, spie e sacerdotesse; una panora- mica tutta al femminile, tra i livelli della piramide di comando della multinazionale Sendai che presenta le tribù e i corpi d'arma- ta che la costituiscono. Blue Unnatural, insieme di tre capitoli, è il racconto in cui si ritrovano i personaggi di questa produzione: donne, mutanti, robot, e cyborg; ma il vero cuore dell'opera rimane la città, con il suo aspetto fantascientifico e cyberpunk, la sua forma architet- tonica modulare e la struttura a rete, dove la mescolanza di razze, linguaggi e tipologie di esseri raccontano il potere della tecnologia e dell'informazione, la globalizzazione e il passaggio dalla nozione di post-umano a quella di post-mutante. Bolognesi, dopo 15 anni di ricerca e l'ispirazione tratta dal maestro di genere Antonio Margheriti, spiega il cyberpunk: si crea una realtà che non esiste. Natura morta con patate di Van Gogh a Palazzo Reale a Milano