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GIOVEDÌ 30 APRILE 2015 www.italoamericano.org 41 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Nonostante il mare sia a solo una trentina di minuti di macchi- na dalla città, di solito i romani non usano andarci d'inverno. Ma appena arriva la primavera, durante il sabato e la domenica, cominciano a percorrere le vie che portano sul litorale laziale, a passeggiare sulla spiaggia, e ad andare a "pranzo fuori", cioè a mangiare al ristorante con amici e parenti. Può così capitare, durante una gita domenicale, di trovarsi al chilometro 53 della Via Aurelia, sul litorale a nord di Roma, con il mare alla vostra sinistra, e di vedere, di punto in bianco, tra i campi di pomodori, i filari delle vigne, le serre dei fiori, stagliarsi nella luce del sole, all'improvvi- so, un vero castello medievale! Questo castello ha proprio tutto quello che la vostra idea di castello richiede: le torri, i merli, le mura, i cannoni e il fossato del ponte levatoio. Si affaccia sulla spiaggia e sul mare dell'antichissimo porto etrusco di Pyrgi, sulle cui vesti- la Casa del Muratore, il Cortile delle Carrozze, la Casa dei Forni, il vicolo del Bacio. Il grande giardino pieno di piante di agrumi e vasi di fiori, fu fatto allestire nel 1633 dal commendatore Racagni in occa- s ione della vis ita del P apa Innocenzo VIII. Si affaccia a picco sul mare e un apposito acquedotto vi fa giungere "l'ac- qua della Mola". Dalla Spianata dei Signori si accede al Piazzale delle Due Chiese, al Battistero e alla Chiesa dell'Assunta. Nella parte meridionale del castello, la Torre Saracena, un alto maschio cilindrico costruito nel XII seco- lo, si faceva onore proteggendo il castello e il litorale dalle incur- sioni saracene, mentre nell'area della Rocca le due torri circolari e le due rettangolari, sovrastano strutture murarie molto più anti- che. In fondo al Cortile del Castello, in un locale chiamato la Legnaia, è visibile un tratto del muro risalente al III secolo avanti Cristo che faceva parte dell'antico insediamento roma- no, così come le mura perimetra- li visibili all'esterno del borgo Urbano VIII. Il periodo di massi- mo splendore fu nel Seicento, poi seguì una lunga e lenta deca- denza. Nel 1943 fu utilizzato dai Tedeschi come postazione mili- tare strategica. Dagli anni Ottanta il castello fa parte del comune di Santa Marinella. Il Castello che possiamo visi- tare oggi, occupa un'area dove già dall'età del bronzo, un picco- lo insediamento neolitico, sorto in prossimità del mare e vicino a una s orgente d'acqua dolce perenne, si sviluppò nei secoli, divenendo un importante punto di approdo fisso fin dal VI secolo avanti Cristo, prendendo il nome di Pyrgi (questo è il nome latino che deriva dalla prima versione greca Pyrgoi che significa "Le Torri"). P yrgi fu fondata dagli Etruschi alle pendici dei Monti della Tolfa e rappresentò un porto importantissimo del bacino del Mediterraneo dove avveniva- no traffici tra Cartaginesi, Fenici ed Etruschi. Il centro abitato si sviluppava per almeno sei ettari, e comprendeva un s antuario dove si veneravano i culti di Eileithya-Leukothea, di Apollo, dell'etrusca Uni, assimilata alla fenicia Astarte, e di altre divinità minori (Cavatha, Suri). Durante gli scavi del 1957 emersero due templi riccamente decorati denominati tempio A del 470-460 avanti Cristo, e tem- pio B del V I avanti Cris to e un'area sacra C, dove furono rin- venute le tre famose lamine auree iscritte in etrusco e punico, testimonianza diretta dei profon- di legami esistiti alla fine del VI s ecolo tra gli Etrus chi di relativi all'area etrusca sono oggi vis ibili nell'A ntiquarium Pyrgense, appena fuori le mura del castello e altri si trovano al Museo di Villa Giulia a Roma. U na vis ita al M us eo della N avigazione A ntica (M us eo Civico di Santa Marinella), che si trova proprio vicino all'entrata del castello, è d'obbligo per Prendete d'assalto i bastioni del castello medievale di Santa Severa Sullo stesso sito del castello di Santa Severa sorgeva nell'antichità Pyrgi, fondata dagli etruschi SABINA BRODOLINI Imbarcazione del Museo del Mare e della Navigazione Antica Fondali preziosi (Ph. Archivio Museo del Mare e della Navigazione Antica) gia, il Castello di Santa Severa, fu costruito, prendendo il nome dalla Santa, martirizzata poco distante nel 660 e in cui onore venne costruita una chiesa. Las ciando la via A urelia, dopo aver percorso un lungo viale alberato, sotto la Torretta della Porta, si attraversa l'arco in blocchi di travertino, sormontato dagli stemmi in pietra di Urbano VIII al centro e dei nipoti cardi- nale Francesco Barberini a sini- stra e Taddeo Barberini prefetto di Roma a destra, e si accede al Cortile della Guardia. D'incanto, ci si trova in un vero castello medievale, edificato nel XIV secolo. Il borgo del castello, for- mato in varie fasi dal XV al XVI secolo, è pieno di antichi vicolet- ti e locali che ospitavano sia gli alloggi dei signori che di volta in volta si sono susseguiti nel pos- sederlo, sia le botteghe e le abi- tazioni degli artigiani, dei conta- dini e degli operai che contribui- vano con il loro lavoro a renderlo vivo e produttivo. I nomi origi- nali delle botteghe ricordano ancora i mestieri di chi le abita- va: il Cortile dei Trattori, la Casa dei Somari, la Casa dei Cavalli, insieme ad alcune basi di torchi sempre di epoca romana. Il Castello di Santa Severa appartenne nel tempo a diverse nobili famiglie romane per ben cinquecento anni. Poi, dal 1482 al 1980, divenne di proprietà dell'Ordine del Santo Spirito. Tra il Cinquecento e il Seicento vi soggiornarono molti papi: tra questi Gregorio XIII, Sisto V e Anfore recuperate in mare (Ph. Museo del Mare e della Navigazione Antica) Cerveteri e i Cartaginesi. Nel 384 a.C. il santuario fu saccheg- giato dal tiranno di Siracusa Dionigi I, che gli fruttò un ingen- te bottino in oro e argento. Pyrgi era il porto di Caere, l'odierno paese di Cerveteri, e già nel VI secolo avanti Cristo una via monumentale in terra battuta, larga dieci metri e lunga 10 chilometri, univa Pyrgi a Caere, rendendo gli scambi com- merciali semplici e frequenti. Nel III secolo avanti Cristo, Pyrgi divenne una colonia roma- na, i templi furono smantellati, l'antico centro etrusco fu trasfor- mato in una grande fortezza a pianta rettangolare, cinta di mura in parte ancora oggi visibili, tra- sformandosi forse successiva- mente in una grande villa impe- riale. Infine, sui resti romani, fu edificata la fortezza del Castellum di Sancte Severae, in epoca medievale. Molti reperti intraprendere un percorso di conoscenza ampia e dettagliata del Porto di Pyrgi, della fortezza romana, del Cas tello e del Borgo. Infatti, nelle sette nuove sale espositive, grazie a pannelli didattici e a oltre cento reperti, la lunga trasformazione del sito da antico insediamento neolitico fino ai giorni nostri, viene dipa- nata, scandagliata e resa accessi- bile anche a chi si trova a visita- re questo luogo magico per la prima volta. D'estate il Castello di Santa Severa è "preso d'assalto" dai villeggianti. Oggi è circondato da stabilimenti balneari e piccoli ristoranti, ma, dopo pranzo, una bella passeggiata nel Grande Giardino del Castello, all'ombra degli eucalipti, tra il profumo dei limoni, e la vista sul mare, non solo vi rilasserà ma vi riporterà tra etruschi, assalti saraceni e giostre di cavalieri medievali.