L'Italo-Americano

italoamericano-digital-6-11-2015

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GIOVEDÌ 11 GIUGNO 2015 www.italoamericano.org 37 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Nel diario di una ballerina tutto diventa 'Nero': viaggio interiore di Vicidomini Al centro la scrittice Vicidomini: "Il mio è un noir atipico. Qualcuno l'ha definito poetico, psicologico" " C ' è u n c a l a b r o n e c h e s i accanisce contro il vetro. Mille anni fa avrei lanciato un gridoli- no di paura, vezzoso, pieno di ingenua femminilità, ma quella era un'altra vita. Ero considerata una principessa, delicata, fragi- è singolare come la bambina che ha aiutato Simona, che poi gli lascia un'eredità morale e anche una ferita al cuore. Ce ne parla? Il commissario Martino è la legge, non solo quella istituzio- nale ma quella della vita. È un po' l'incarnazione del lettore, che entra nella storia a dire la s u a , i n t e r v e n e n d o n e l c o r s o degli eventi. È un personaggio che amo molto e che, forse, tor- nerà. Miriam è l'alter ego di Simona, la sua parte migliore, il simbolo della continuità di certi valori e il prodotto finale di certe scelte. La bellezza e la ricchezza sono i maggiori attrattori di invidia o, secondo lei, l'attrat- t i v i t à d i u n a p e r s o n a n o n dipende solo da questo tipo di potenzialità? Sono doti che attirano l'atten- zione. Spesso sono l'obiettivo di chi manca dell'una e dell'altra, s e n z a r e n d e r s i c o n t o c h e i n molti casi chi le possiede non le utilizza a discapito di altri. BIOGRAFIA - Vicidomini è nata e vive a Nocera Inferiore, m a è c i t t a d i n a o n o r a r i a d i N a p o l i . H a l a v o r a t o c o m e speaker nelle maggiori radio campane: Kiss Kiss, Rtl 102.5, Radio Marte, Radio Club 91, Crc e Radio Punto Nuovo. Ha pubblicato vari romanzi: per Akkuaria "Nella memoria del cuore" (2006) e "Angel" (2007), " I l s e g r e t o d i L a z z a r o " ( c o n Cento Autori 2013), "La poltro- n a d i s e t a r o s s a " ( H o m o Scrivens 2014) e il racconto "Mio Padre" nell'antologia Una m a n o s u l v o l t o ( c o n A d e s t dell'equatore 2015). EMILIA FERRARA cari. Tutto scorre a gonfie vele, f i n o a q u a n d o u n a d i s g r a z i a dopo l'altra non segna la sua vita. Massimiliano, il marito bal- lerino nonché partner al Teatro San Carlo, manca una presa e Simona crolla sul palcoscenico, fratturandosi i talloni. Da quel momento tutto si tinge di nero. La scrittura del diario non l'ab- bandonerà, continuerà a riempi- re pagine in maniera ossessiva utilizzando un codice elaborato sin da bambina. Sarà un viaggio in fondo ad un'anima, percor- rendo tutte le stazioni dolorose che ne determinano la progressi- va corruzione. Diventando sem- pre più nero. Un viaggio che racconterà l'esperienza di una donna che combatte anche contro l'ipocri- sia e la delusione e contro la fine di un sentimento che aveva dato senso alla sua vita personale e professionale. Il nero raccontato è quello del sipario interiore che cala su Simona-ballerina e su Simona-moglie. Nero è cioè il viaggio introspettivo nell'anima di Simona. Il libro scorre veloce, e il let- tore partecipa emotivamente ai suggestivi e passionali cambia- m e n t i d e l l ' a n i m o u m a n o , cogliendone ogni sfumatura. L e t i z i a V i c i d o m i n i n e l s u o romanzo "Nero. Diario di una b a l l e r i n a " ( E d i z i o n i H o m o Scrivens) ci accompagna lungo tutto il cammino per mano, con delicatezza. Nel suo ultimo libro, si è cimentata con maestria noir, come mai questo salto? Il mio percorso nella scrittura è stato abbastanza rapido e con- sequenziale. Le prime storie sono state legate a grandi fami- glie, a numerosi personaggi e vicende intrecciate tra di loro. C'era, però, sempre un'attenzio- ne particolare al lato oscuro della vita, al brutto che può pre- sentarsi in qualsiasi momento a chiedere un dazio da pagare. Mettici poi che le mie letture sono spesso state orientate al genere giallo e noir, ed ecco che è scattata la voglia di provarci. Il mio è un "noir" atipico, qual- cuno l'ha definito "poetico", molto più attento al percorso psicologico dei protagonisti che al fatto di sangue vero e proprio. La storia di una ballerina in filigrana, che cambia radical- m e n t e v i t a e p e n s i e r i , p e r colpa delle batoste. Si è trova- ta sola, o almeno si sentiva, sola. Se avesse avuto maggior aiuto, sarebbe rimasta come era, nonostante le delusioni? Simona comincia il suo per- corso di vita in maniera felice e appagante, non risente degli scossoni della vita, quindi è naturale che si senta disorientata di fronte ad alcuni eventi negati- vi. Non so se sarebbe rimasta uguale a se stessa, con maggiore aiuto, anche se sono incline a credere di no. I personaggi vivono di vita propria, come noi, e chi scrive può solo stare a guardare. C'è un personaggio che ha amato e odiato di più? Certamente il personaggio di Francesca, che incarna la positi- vità dell'amicizia e della com- prensione profonda mi è molto caro, anche se provo infinita tenerezza per Simona. Odiare è una parola grossa, ma direi che Massimiliano mi sta particolar- mente antipatico, e chi leggerà la mia storia capirà il perché. Nei rapporti d'amore e d'a- micizia, spesso incontriamo persone poco sincere, che arri- vano a plagiare gli altri. Quale potrebbe essere un antidoto o un modo per riconoscerle? Quando si ha un animo can- dido e una completa apertura agli altri è difficile accettare l'invito ad essere cauti, perché q u e s t o s e m b r a e q u i v a l e r e a togliere spontaneità agli slanci e ai rapporti. Non è così, in realtà, quindi il consiglio migliore è quello di non darsi totalmente a tutti, senza operare distinzioni. La figura del commissario, Protagonista del romanzo è Simona, una ballerina dalla vita perfetta che incontra il male e sprofonda le, amata e accudita. Una por- cellana fine, soprattutto quando mi immobilizzavo sulle punte, cristallizzando il momento come in un'opera d'arte. Il calabrone ronza, tenta una direzione poi nell'altra, cozza contro quella parete trasparente che non vede. Immagino la sua rabbia, l'accumularsi della furia, la voglia frustrata di fare qual- cosa che prima faceva, sempli- cemente, mentre ora non ci rie- sce più". Simona è una ragazza della Napoli bene, ottima famiglia, danzatrice classica talentuosa. Una passione che sin da bambi- na le darà numerose soddisfa- zioni. La sua vita scorre meravi- gliosamente, tra un successo e l'altro nei teatri più prestigiosi. Simona è considerata fortunata e circondata dall'affetto dei suoi La scrittrice campana e speaker radiofonica Letizia Vicidomini (Ph. Rachele Montoro)

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