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GIOVEDÌ 9 LUGLIO 2015 www.italoamericano.org 40 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Il fascino delle pietre millenarie del Naniglio di Gioiosa Jonica L'archeologia è ricchezza. Dal passato un tesoro da sfrutta- re oggi e migliorare per il futu- ro. Eredità preziosa. La Calabria deve utilizzare fino in fondo il suo patrimonio, nei piccoli e nei grandi centri. È un bene diffuso, ma spesso ignorato. Quando si tenta con intelligenza la valoriz- zazione, le soddisfazioni non t a r d a n o a v e n i r e . S i p e n s i a Gioiosa Jonica e agli scavi della Villa Romana del Naniglio che risale al I-II secolo dopo Cristo. In età romana il sito raggiun- se il suo massimo splendore, come testimoniano le rovine di più di un edificio termale, e la scoperta di una villa romana, che presenta numerosi mosaici di notevole importanza. Il Naniglio è un imponente e suggestivo edificio ipogeo costi- tuito da tre ambienti contigui di diversa grandezza. Il maggiore di questi è situato sotto il manto s t r a d a l e d e l l a s t a t a l e 2 8 1 , è coperto da volte a crociera, e presenta un lucernario centrale; le volte sono sorrette da otto poderosi pilastri quadrangolari, disposti su doppia fila e ai piedi, alle due estremità di questo set- tore residenziale, c'era il pavi- mento a mosaico policromo con motivi geometrici, circondato da intonaco dipinto sulle pareti, sul quale sorgevano i vani nobili della villa. L'elemento di grande interesse, per l'eccezionale stato di conservazione, è la grande cisterna alla quale si accedeva per mezzo di una scala a chioc- ciola. Scavi condotti di recente (2010), ma ancora inediti, hanno messo in luce un'ampia sala ottagonale e diverse canalizza- zioni, una delle quali si collega- va probabilmente alla cisterna. Nella zona a Sud di quest'ultima si trova inoltre un complesso di ruderi non ancora scavato, che corrisponde al quartiere termale. D o m e n i c o R u s s o , o g g i d o c e n t e d i L e t t e r e , L a t i n o e Greco in un liceo classico di Napoli, negli anni Ottanta ha fatto parte del gruppo di giovani studenti universitari che parteci- parono alla fortunata campagna di scavi diretta dal prof. Alfonso De Franciscis. "Ho sempre par- lato della straordinaria esperien- za umana e professionale vissuta a Gioiosa Jonica, dove anche io ho dato un contributo per porta- re alla luce reperti di valore". Il prof. Russo ritorna con la mente a fine settembre 1982: "Ero un giovane studente della facoltà di Lettere dell'Università di Napoli Federico II, a quel tempo in grado di sfornare lau- reati con adeguate conoscenze teoriche nel settore archeologi- co, ma senza la sufficiente espe- rienza per affrontare un'indagi- ne sul campo. Ebbi allora occa- sione di partecipare a quello che era l'unico "scavo-scuola" che consentisse di fare pratica. L'area da esaminare era in Calabria, nella Locride ed esat- tamente a Gioiosa Ionica, presso la struttura antica nota con il nome di Naniglio. Chi guidava lo scavo era il professor Alfonso D e F r a n c i s c i s , d o c e n t e d i Archeologia e Storia dell'Arte Greca e Romana, al quale avevo deciso di chiedere la tesi di lau- rea. Le campagne di scavo ave- vano avuto inizio l'anno prece- dente ed erano suddivise, ogni volta, in due turni, guidati anche con un luminare come il De Franciscis, che prima di divenire docente universitario, era stato, s c h e r z ò c o n m e , d i c e n d o m i : "Bravo! Anch'io ho cominciato c o s ì … " . C i d i c e v a : "Nell'archeologia ci si deve aspettare di tutto". Ma quando abbiamo scavato e trovato quel fantastico rosone, la sorpresa e la gioia sono state immense. Sono passati 32 anni e riveden- dolo adesso provo una grandissi- ma emozione, come allora. Non ho mai dimenticato la passione e i sogni di quegli anni, l'atmosfe- ra che si creava nelle campagne di scavo nella Villa Romana del Naniglio, persino il profumo dei bergamotti tra i quali aprivamo i nostri saggi o il sapore delle paste di mandorla calabresi". Sulle scoperte archeologiche nell'area del Naniglio, il prof. Alfonso De Franciscis ha pub- blicato un interessante volume, c h e h a d e d i c a t o a l p r o f . Francesco Logozzo che è stato amministratore comunale e sin- daco di Gioiosa Jonica per mol- t i s s i m i a n n i . U n o s t u d i o approfondito che è servito per riprendere il lavoro di ricerca dopo la sua morte. Il Naniglio (da Naus e Helios ovvero Tempio del sole) è un imponente e suggestivo edificio ipogeo di età romana imperiale (II-III secolo dopo Cristo) DOMENICO LOGOZZO dagli assistenti del professore, dapprima L. A. Scatozza e A. De S i m o n e , p o i d a i c o l l e g h i A . C'è la necessità di tutelare i beni finora venuti alla luce, ma anche la curiosità di scoprire fino in fondo i misteri che que- sta grande Villa Romana tiene ancora nascosti. Pietre millena- rie di incommensurabile valore. Da giugno sono ripresi gli scavi che secondo gli esperti dovrebbero dare proficui risulta- ti. Intanto si pensa alla tutela e alla fruibilità dei preziosi mosai- ci. Ci sono i fondi necessari, un milione di euro della Provincia di Reggio Calabria, per cui non dovrebbero registrarsi ritardi nella realizzazione delle opere programmate. L'auspicio è che tutto avvenga senza devastanti impatti ambientali, come pur- troppo è accaduto con la brutta struttura metallica realizzata per l'ascensore. Ritornando ai finanziamenti, c'è da dire che 360 mila euro s o n o s t a t i c o n c e s s i d a l l a Regione per la messa in sicurez- t r a l ' a l t r o , S o p r i n t e n d e n t e Archeologico in Calabria e poi a Napoli". Anni davvero indimenticabi- li: "Oltre ad avere la conferma di ciò che prevedevo dal punto di vista scientifico, scoprii poi, con immenso piacere, che il tutto poteva essere condito da un gra- dito mix di circostanze che ren- devano l'attività quanto mai pia- cevole. Da un lato, la cordialità degli abitanti di Gioiosa e la simpatia di alcuni colleghi che sapevano trasformare un fatto scientifico in una specie di 'alle- gra vacanza' che non perdeva nulla del suo rigore metodologi- c o ; d a l l ' a l t r o , m i r e s i c o n t o dell'affabilità del professore che, al di là delle indicazioni che mai ci faceva mancare, era capace di sdrammatizzare in ogni circo- s t a n z a . R i c o r d o , c o m e f o s s e adesso, quando, vedendomi sca- ricare con fatica un pesante sec- chio di terreno frutto dello scavo, La campagna di scavi datata 1982-83 nella villa romana del Naniglio di Gioiosa Jonica Gioiosa Ionica, pavimento a mosaico della villa romana del Naniglio (I-III secolo d.C.) Continua a pagina 41 Gallo e V. Castiglione Morelli". Una esperienza entusiasman- te con un'ottima guida "a con- tatto con alcuni colleghi già più esperti di me e, principalmente,