L'Italo-Americano

italoamericano-digital-7-23-2015

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GIOVEDÌ 23 LUGLIO 2015 www.italoamericano.org 44 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Il premio Oscar Helen Mirren a Firenze Festival Orizzonti verticali a San Gimignano: teatro, danza, musica e cultura a confronto. Marco Baliani e Teatro Marche hanno presentato la prima regio- nale dello spettacolo "Trincea", monologo scritto ed interpretato da Baliani ed ispirato alla Grande Guerra. Come ha affermato lo stesso Baliani: "Vorrei tentare di essere laggiù, in quel punto di una trin- cea di molti anni fa ed esserci prima di tutto fisicamente, come corpo, in una forma di mimesi totale, in modo da essere così immerso nella dimensione del- l'orrore e della sua gratuità da percepire almeno per un istante "il tipo di esistenza" di quel sol- fatto di gesti folli divenuti nor- mali, di azioni compiute per iner- zia, senza speranza di cambia- menti, di atti al limite della dignità umana. La percezione del tempo, congelato nel presente, impedisce alla parola di divenire discorso o dialogo o narrazione, essa gira a vuoto, in spirali, in un flusso vegetativo, si ubriaca di terrore o di fame o comunque di mancanze di cui alla fine si perde il ricordo. La vita diviene uno stillicidio quotidiano, infinito, di terrori, paure, catastrofi. Gli occhi spalancati davanti all'orrore, sono increduli, incapa- ci di accettare lo sfacelo dei corpi massacrati, che fanno tornare alla memoria la celebre Veglia di Ungaretti. Le visioni dunque sono indicibili, non si rapportano al resto del mondo che, lontano, continua a vivere un'altra realtà, comoda, tranquilla, certo non confrontabile con quella di trin- cea. Il singolo soldato diventa ingranaggio di una immensa fab- brica di morte, è un pezzo di ricambio fatto di carne umana. E la Prima Guerra Mondiale crea per la prima volta una forma di assoggettamento dell'uomo, la sua riduzione ad automa. È da questo momento storico che deri- veranno tanti regimi totalitari del XX secolo Un'opera da non perdere, che Baliani porta in giro per l'Italia fino a dicembre 2015. A Orizzonti verticali, nel corso di un "Talk+walk", un'ac- cattivante passeggiata in città con ascolto interattivo di spettatori, artisti e critici, ideata da Carlo Infante - Urban Experience e Matteo Siracusano, Patrizia Marti, dell'Università di Siena, è stato presentato il Santa Chiara Lab Siena, spazio di co-working creativo che si inaugurerà ad ottobre presso l'ex convento Santa Chiara di Siena e con cui interagirà Orizzonti Verticali. Il Santa Chiara Lab sarà dedi- cato alla creatività digitale e allo allo sviluppo delle competenze trasversali, del fare e innovare insieme, del pensiero creativo e della multidisciplinarietà. Uno degli obiettivi del progetto è quello di formare i nuovi artigia- ni del futuro, che sappiano utiliz- zare non soltanto materiali e stru- menti tradizionali, ma anche nuovi strumenti e materiali (es. stampanti 3D, laser cut, elettroni- ca, sensoristica, accesso a banche dati su nuovi materiali, imprese ecc..) creando anche nuovi ambiti di progettazione culturale. Monologo in 'Tr incea' per commemorare i soldati della Grande Guerra Marco Baliani in Trincea (Ph. Marco Parollo)  Star internazionali e premi Oscar al gala fiorentino di Apoxomenio "Gli occhi spalancati davanti al terrore" in Trincea (Ph. Marco Parollo)  Al teatro Puccini di Firenze serata di gala con l'assegnazio- ne dei premi a star del cinema internazionale e ai grandi nomi di casa nostra. Tra gli ospiti l'attrice Palma d'Oro a Cannes Helen Mirren, il regista presi- dente della Directors Guild of A m e r i c a , T a y l o r H a c k f o r d , l o s c r i t t o r e R o b e r t E d s e l , f o n d a t o r e d e l l ' a s s o c i a z i o n e M o n u m e n t s M a n , n a t a p e r ricordare coloro che durante la Seconda Gguerra Mondiale si sono spesi per salvaguardare i tesori artistici, Abel Ferrara a t t o r e e r e g i s t a a m e r i c a n o , Richard Chavez, autore di Yo Mimo Soy, già successo di pub- blico in Perù. Come ogni anno le categorie del premio Apoxomenio sono state sei: Sport, Giornalismo, Musica, Cinema e Televisione, Letteratura, Teatro e Arte. Tanti gli italiani premiati: da M a s s i m o P e r l a e A k i / R e x a D o m e n i c o F o r t u n a t o e F r a n c e s c o A r c a , d a l l ' a t l e t a delle Fiamme Azzurre pluri- campione del mondo nella spe- cialità del pattinaggio artistico Silvia Marangoni alla speaker r a d i o f o n i c a R o s a r i a R e n n a , dalla pianista di fama interna- zionale Isabella Turso, all'atto- re Massimo Poggio, dallo scrit- t o r e C o m a n d a n t e A l f a a Antonio Fusco a Ilaria Rastrelli per il mondo della musica fino al cappellano della Polizia di Stato Don Paolo De Grandi. L ' a s s o c i a z i o n e L ' A r t e d i Apoxiomeno nasce per contri- buire alla promozione alla dif- fusione della cultura italiana e opera attraverso la realizzazio- ne di manifestazioni, gare spor- tive, convegni, corsi di musica e p r o d u z i o n i t e a t r a l i . D a 1 7 a n n i p r o m u o v e i l P r e m i o Apoxiomeno, che viene asse- gnato a personaggi del cinema, della televisione, dello sport, dello spettacolo e della cultura italiana che, attraverso la loro attività, hanno dato lustro alle Forze dell'Ordine. Alcuni dei premiati delle scorse edizioni: Flavio Insinna (2006), Massimo R a n i e r i ( 2 0 1 0 ) , A n d r e a C a m i l l e r i , F r a n c o N e r o , Carmen Lasorella (2011), Dacia M a r a i n i ( 2 0 1 2 ) , F r a n c e s c o G u c c i n i , R e n a t o P o z z e t t o , A n d r e j K o n c i a l o s k y ( 2 0 1 3 ) , Ottavia Piccolo, Gabriel Garko, Corinne Touzet (2014). NICOLETTA CURRADI FABRIZIO DEL BIMBO dato". Sono trascorsi cento anni dal primo conflitto mondiale. Sono previste celebrazioni, pubblica- zioni, conferenze, riflessioni. Baliani prova col suo teatro a toccare un piccolo punto di quell'immensa catastrofe, un solo corpo, quello di un qualsiasi sol- dato, anonimo, senza una precisa nazionalità, e toccare quel corpo nel luogo più emblematico della grande guerra, la trincea. Con un'interpretazione magi- strale, un lunghissimo monologo che coinvolge ed avvolge lo spet- tatore in un umano abbraccio, tra musiche emozionanti ed immagi- ni toccanti, Baliani cerca di esse- re proprio là, in quel punto di una trincea di cento anni fa, ed esser- ci prima di tutto fisicamente, come corpo, in una forma di mimesi totale, attraverso una sin- cronia di gesti immagini parole minacciate da un evento apocalit- tico, senza possibilità di salvezza, come se fosse il corpo in procinto di morire in ogni attimo scenico, in modo da essere così immerso nella dimensione dell'orrore da percepire per un istante il "tipo di esistenza" di quel soldato. Per il soldato in trincea il tempo diventa un puro presente, un tempo bloccato nella cruda quotidianità della sopravvivenza, FABRIZIO DEL BIMBO "Il soldato è ingranaggio di una immensa fabbrica di morte" in Trincea di Marco Baliani (Ph. Marco Parollo) 

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