L'Italo-Americano

italoamericano-digital-8-3-2015

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GIOVEDÌ 6 AGOSTO 2015 www.italoamericano.org 37 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | Fabrizio Masucci presidente del Museo Cappella di Sansevero (Ph. Manuela Montella) Lo spettacolare Cristo Velato di Giuseppe Sanmartino, 1753. L'opera è al centro della Cappella Sansevero commissionata dal principe Raimondo di Sangro (Ph. Massimo Velo - Archivio Museo Cappella Sansevero) Disinganno di Francesco Queirolo, particolare della scultura del 1753-54 (Ph. Massimo Velo - Archivio Museo Cappella Sansevero) Il Cristo Velato, meravigliosa scoperta d'arte tra i vicoli di Napoli sulle tracce di un principe del '700 E d e t t a a n c h e c h i e s a d i Santa Maria della Pietà o Pietatella. È sconsacrata ed è tra i più importanti e visi- t a t i m u s e i d i N a p o l i . M a l a Cappella Sansevero è soprattut- to la meraviglia artistica del Cristo Velato. L'Italo-Americano ha inter- vistato Fabrizio Masucci, dal 2010 presidente del consiglio di a m m i n i s t r a z i o n e d e l M u s e o Cappella Sansevero. Ha curato il catalogo della mostra "Parole Maestre. Libri antichi e rari per i l p r i n c i p e d i S a n s e v e r o " (Napoli, 2007) e la guida alla mostra "I nostri omaggi, princi- pe!" (Napoli, 2010). Nel 2013 ha ideato la rassegna annuale di eventi "MeravigliArti", che ha p o r t a t o n e l l a C a p p e l l a PAOLA ORRICO costui? È stato detto che Sanmartino era "solo" un abile modellatore di pastori da presepe, ed è nota la leggenda secondo cui il prin- cipe di Sansevero avrebbe acce- cato lo scultore affinché non potesse più realizzare capolavo- ri paragonabili al Cristo Velato. In realtà, Giuseppe Sanmartino continuò a scolpire fino alla fine del Settecento e divenne uno dei più affermati artisti del Regno di Napoli. Quel che è v e r o , p e r ò , è c h e i l C r i s t o Velato è una delle primissime opere a figura intera realizzate dal giovane Sanmartino e che, nonostante egli abbia continua- to a operare per quarant'anni dopo il 1753, non ha mai più toccato i vertici artistici rag- giunti con il Cristo. Si può dire, in questo senso, che il Cristo V e l a t o è u n v e r o m i r a c o l o dell'arte e che, come avvenne con altri artisti, il principe di Sansevero riuscì a tirar fuori il meglio dallo scultore. L ' o p e r a i n s é , è q u a s i incommentabile se non filtra- t a a t t r a v e r s o u n a e t e r n a meraviglia. Quante volte di p u ò g u a r d a r e p r o v a n d o l a stessa emozione o lo stesso stupore? Non saprei, naturalmente è una questione soggettiva. Quel che posso riportare è la mia esperienza: pur avendo visto il Cristo migliaia e migliaia di volte, mi capita ancora di fer- marmi a contemplarlo e provare un senso di smarrimento dinan- zi a tanta abilità e perfezione. S i n a r r a c h e l o s t e s s o Canova sia rimasto incantato dalla maestria dell'esecuzione. È vero? È una notizia che si traman- da da secoli: Canova avrebbe a f f e r m a t o c h e a v r e b b e d a t o dieci anni della sua vita pur di e s s e r e l ' a u t o r e d e l C r i s t o Velato. Quel che è storicamente d o c u m e n t a t o è c h e C a n o v a visitò la Cappella Sansevero alcuni anni dopo la morte del principe Raimondo di Sangro. Si racconta anche che provò ad a c q u i s t a r e l ' o p e r a , m a ( p e r nostra fortuna!) il figlio del principe rifiutò l'offerta. La cappella di Sansevero, luogo magico fuori dal tempo, molto conosciuta e sono sempre più numerose le persone che la visitano. Tuttavia chi viene a trovarci ha ancora la sensazione della scoperta personale, di aver "scovato" un tesoro nell'intrico dei vicoli di Napoli, un tesoro che non racchiude solo il Cristo velato, ma anche meraviglie del v i r t u o s i s m o c o m e i l Disinganno, enigmatiche pre- senze come le Macchine anato- miche e tanto altro. Il visitatore ha voglia di raccontare e condi- videre la propria esperienza, e q u e s t o c r e a u n p a s s a p a r o l a "virale", dentro e fuori la rete. Cosa colpisce maggiormen- te, il visitatore? La magnifi- cenza, la purezza delle opere o l'atmosfera senza tempo, che vi si respira? Io credo che siano tutte que- ste cose assieme: chi viene da n o i e n t r a i n c o n t a t t o c o n l a B e l l e z z a e s c o p r e c h e l a anche grazie al Principe di S a n s e v e r o , R a i m o n d o d i Sangro, personaggio eclettico e misterioso. Ci dica qualcosa che non possiamo sapere sulla figura di questo mecenate. Mi risulta sempre difficile sintetizzare in poche righe la complessa figura di Raimondo di Sangro, che sfugge a defini- zioni univoche. Come è noto, fu un valoroso militare, uno scien- ziato, un letterato, un editore clandestino, Gran Maestro della Massoneria napoletana, e chi più ne ha più ne metta, un genio, un Leonardo del Settecento. Se devo dire di lui qualcosa di poco noto, mi preme sottoli- neare l'aspetto leggero e faceto della sua personalità: pochissimi sanno che, non a caso, il princi- pe in uno dei suoi libri propose l'introduzione nella punteggia- tura del "punto ironico", che disegnò anche, con un semicer- chio e un puntino. Si può affer- mare che con questo punto emo- zionale il principe abbia inven- tato le "emoticon" moderne, le f a c c i n e c h e t u t t i u s i a m o s u i social network e nelle chat. La moltitudine dei visitato- ri, ogni anno, viene documen- tata. Più italiani o stranieri? La maggior parte dei visitato- ri è costituita da italiani, all'in- circa per il 65%. Tuttavia gli stranieri sono in crescita, e in alcuni periodi dell'anno, come nei mesi estivi, sono addirittura più degli italiani. Per chi non fosse ancora venuto a visitarla, perché si dovrebbe visitare la cappella di Sansevero? Per emozionarsi dinanzi a una delle vette più alte toccate dall'arte occidentale e respirare l ' a t m o s f e r a d i m i s t e r o d i u n luogo carico di storia. S a n s e v e r o a t t o r i , m u s i c i s t i , scrittori e artisti contemporanei italiani e internazionali. La cappella di Sansevero è u n a n i m e m e n t e r i t e n u t a , a fronte anche dell'affluenza dei visitatori, una delle location "imperdibili", a Napoli. Come spiega questo successo? Il successo è merito del prin- cipe di Sansevero, Raimondo di Sangro, che nel Settecento com- missionò le straordinarie opere che oggi i visitatori possono ammirare nella Cappella. Negli ultimi anni l'amministrazione del Museo Cappella Sansevero si è molto impegnata nella pro- m o z i o n e d e l p a t r i m o n i o , e i risultati si sono visti: nel 2014 si sono registrati oltre trecentomila v i s i t a t o r i p a g a n t i , c o n u n aumento di oltre l'80% rispetto a soli quattro anni prima. Q u e s t i n u m e r i c i r e n d o n o orgogliosi, ma mi piace dire che non sono sufficienti: un capola- v o r o c o m e i l C r i s t o V e l a t o merita ancora di più. Ad ogni modo, credo che il motivo del successo sia riassumibile con la formula, spesso abusata in altri contesti, "esclusivo per tutti": la C a p p e l l a S a n s e v e r o è o r m a i Cappella Sansevero è molto più che il solo Cristo velato. La pre- senza del principe di Sansevero si avverte in ogni angolo di que- sto luogo, e si comprende che il tempio barocco è il suo testa- mento culturale: questa perce- zione suggestiona e affascina. Parliamo della celeberrima opera de "Il Cristo velato" e d e l s u o a u t o r e G i u s e p p e S a n m a r t i n o . C o s a s i s a d i '

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