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GIOVEDÌ 20 AGOSTO 2015 www.italoamericano.org 31 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | v i v e n t i e n o n , v i s s u t i o n a t i all'estero, e oriundi, discendenti di famiglie italiane emigrati, indipendentemente dal fatto che possiedano o abbiano posseduto la cittadinanza italiana. Si tratta di uomini e donne d i s t i n t i s i i n c a m p o p o l i t i c o , s o c i a l e , r e l i g i o s o , a r t i s t i c o , scientifico, sportivo, ecc. che hanno contribuito, nella stra- grande maggioranza dei casi, alla crescita del Paese d'adozio- ne (con qualche eccezione di celebrità raggiunta attraverso attività criminali) e che hanno reso o rendono tuttora onore all'Italia. U n m o n d o d i s t e r m i n a t a genialità che fa riflettere: effetti- vamente, la mobilità umana è un "fatto sociale totale", un feno- meno cioè che coinvolge più persone ognuna nella sua com- plessità individuale e di relazio- ne con gli altri. Lei è direttore e curatore d e l R a p p o r t o I t a l i a n i n e l Mondo, annuale pietra miliare della Fondazione Migrantes quale indispensabile finestra di osservazione e approfondi- mento sul mondo delle migra- zioni di ieri e di oggi. Ne par- liamo? Nel corso del suo lavo- ro di Coordinatore scientifico, ha riscontrato eventuali inter- s e z i o n i a m p l i a n t i , s i n e r g i e conoscitive, tra il Rapporto Italiani nel Mondo e questo Dizionario, una sorta di possi- bile effetto moltiplicatore nel dibattito sull'Emigrazione ita- liana nel mondo, che alcuni definiscono 'storia del passa- to', altri materia vivissima? Sicuramente ho preso mag- giore coscienza che nonostante il Rapporto Italiani nel Mondo sia, in questo 2015, al suo deci- mo anno di età, è più ciò che resta da fare di quanto sia stato fatto. Da anni mi spendo affin- ché il tema della mobilità italia- na sia maggiormente presente n e l d i b a t t i t o p u b b l i c o e c o n nuove caratteristiche ovvero che si guardi al passato come impre- scindibile passepartout per arri- vare a meglio capire e interpre- tare la mobilità di oggi. Ogni strumento culturale che possa ampliare il dibattito è importan- te. Il Dizionario è, qualcosa in più. Non esiste un'opera parago- nabile e se ne aveva bisogno anche come punto di riflessione comune degli studiosi di questo argomento dal quale ripartire alla luce del nuovo momento di m o b i l i t à i t a l i a n a c h e s t i a m o vivendo. La mobilità non si può fermare; è innata nell'uomo e si trasforma con esso. Anche la riflessione va plasmata a secon- da delle trasformazioni rilevate: nuovi strumenti, nuovi approcci. Occhi nuovi per il mondo diver- so in cui siamo. I n u n t e m p o c h e v i v e l e contraddizioni e i contraccolpi della globalizzazione e della c o m p l e s s i t à , u n t e m p o c h e necessita di sguardi più matu- r i , a m p i e i n c l u s i v i v e r s o l'Altro, può secondo lei essere utile (e soprattutto a chi) que- sto Dizionario come strumen- to, come occasione di cono- scenza, di sensibilizzazione sui fenomeni migratori e il loro portato umano, sociale, stori- co? Il nostro passato cosa può insegnare? A me piacciono due cose in particolare di questo Dizionario: la sua modernità nonostante la sua pubblicazione lo abbia "fis- sato" in un determinato momen- to storico escludendolo, di fatto, da tutto ciò che dal mese della sua pubblicazione è avvenuto e la sua attenzione all'Altro. Dalla lettura attenta di ogni lemma emerge che l'obiettivo perseguito da ogni autore è sem- pre l'oggi anche quando parla di eventi dell'Ottocento. Guardare le foto delle navi delle Compagnie di navigazio- n e , a d e s e m p i o , r i m a n d a a i gommoni di oggi, alle "navi" con cui arrivano in migliaia alle c o s t e i t a l i a n e d a i p o r t i d e l Nordafrica. Ricostruire la parola 'straniero' attraverso le voci dei sociologi lungo l'arco del tempo ci riporta all'uso improprio che ne facciamo oggi nel nostro par- lare quotidiano, ma anche nello scrivere. Basta leggere i tanti dibattiti del giornalismo di oggi e l'uso di "etichette" improprie q u a n d o s i " r a c c o n t a n o " l e migrazioni di oggi. L'attenzione per l'Altro è un punto fondamentale e impre- scindibile che richiede una par- ticolare sensibilità. Alcuni stu- diosi di mobilità l'hanno innata magari perché loro stessi sog- getti di mobilità, altri la impara- no dal contatto con i migranti. Altri ancora, permettetemi, pur- troppo non riescono a sintoniz- zarsi su questo "canale" che i n v e c e è , p e r l a F o n d a z i o n e Migrantes e i suoi collaboratori, insostituibile. Non ci si può accostare allo studio della mobilità umana senza sensibilità verso i prota- gonisti, verso il fatto che i per- corsi migratori sono compiuti da uomini e donne di ogni età e provenienza, i quali proprio per l a l o r o u n i c i t à d e t e r m i n a n o viaggi straordinari e danno vita a storie particolari. Non possono essere dimenticati i tanti italiani, emigrati o nati all'estero, e i discendenti che, con le loro vite semplici e comuni, contribui- scono o hanno contribuito in m a n i e r a d e t e r m i n a n t e a l l a straordinarietà dell'emigrazione italiana. Cosa si augura possa nasce- re da questa esperienza edito- riale-culturale, a tutti i livelli? E a lei, cosa lascia come perso- na e come studiosa? Spero nel contributo attraver- s o o g n i l a v o r o n e l q u a l e m i impegno e in questo Dizionario in particolare vista la sua unicità e l'interesse che ha suscitato, nella nascita di una nuova men- talità sulla mobilità, in una sen- sibilità diversa per il migrante al di là del luogo da cui proviene e della meta che si è prefissato di raggiungere. Una sensibilità che porta al semplice rispetto del motivo che lo ha portato a met- tersi in viaggio ed è quella ricer- ca dello stare bene, la semplice e, allo stesso tempo, difficile ricerca della felicità a cui fa riferimento la Costituzione ame- ricana quale diritto di ogni indi- v i d u o . L a D i c h i a r a z i o n e d'Indipendenza americana rico- nosce a tutti gli uomini il diritto ad essere felici, una vita piena in termini collettivi però, e non come soddisfazione solo indivi- duale. Questo pensarsi come insieme, come comunità e non come isole è quanto auspico. Da studiosa poi guardo alle nuove generazioni e mi auguro che questo Dizionario sia per loro esempio di un modo diver- so di lavorare e studiare: lavora- re insieme perché l'uno comple- ta l'altro nella multidisciplina- rietà e nella multilocalità. continua da pagina 30 I viaggi del passato per capire la mobilità dei migranti di oggi Biglietto di terza classe della società italiana di navigazione La Veloce emesso nel 1907 Passaporto di un emigrante italiano originario di Pescopagano, in Basilicata, datato 1923 in partenza per l'Argentina